5-Dopo

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Aspettai che il ragazzo uscisse per correre da mio padre che mi ha stretto a se.
<Ho avuto troppa paura di perderti, ho dovuto fare molto prudentemente tutto>
Mi disse accarezzandomi i capelli, io lo strinsi molto forte.
<Scusami papà, ora capisco>
Appoggiai la testa sul suo petto. Arrivò Lee che fermò il NOSTRO momento. Non so perché lo feci, rabbia penso. Fatto sta che appena mio padre mi lasciò io andai da lei e le diedi uno schiaffo. Lei capì subito, mortificata si scusò
<Ti conviene scusarti>
Le dissi minacciosa. Mio padre non sapeva cosa dire. Andai nell'ufficio di Sara Essen, un altra che per me era come della famiglia.
<Ciao zia!>
Dissi alla Essen che mi accolse con un sorriso.
<Ciao cara, tutto ok per Valeska?>
Io annuii come se non fosse mai successo nulla, si sono molto bipolare. Mi salirono i brividi pensando a ciò che mi poteva fare.

Passò un mese dall'incontro con Jerome e nella mia vita andava tutto a gonfie vele, ottimi voti a scuola, soddisfazioni di ogni genere. Mio padre si era reso conto di avermi trascurato un po' quindi si rimboccò le maniche per starmi vicino. Iniziai a apprezzare per un minimo la compagna di mio padre. Era il minimo che potevo fare per lui. Stavo riflettendo su queste cose quando mio padre mi svegliò dai miei pensieri per dirmi che lo scuolabus era arrivato. Quella giornata stavamo per andare a fare una partita, non vedevo l'ora. Con l'uniforme addosso e due o tre ricambi nello zainetto andai. Il tragitto da casa mia verso la scuola era abbastanza lungo. Ad un certo punto il buss sì fermò per colpa di un camion di Benzina parcheggiato in modo da intralciare la strada. La prima cosa che mi venne in mente furono i Maniax, un nuovo gruppo di criminali, non sapevo chi facevano parte della gang, non lo volevo proprio sapere. Riconobbi una voce però. Si proprio la sua...
<Salve Salve-disse Jerome- mi fossilizzai vedendolo- la scelta era fra voi e un bingo di anziani, ha vinto la gioventù!>
Esclamò il ragazzo
<Ma io sono qui solo per una persona...>
La testa di ruggine si girò verso di me, non ci volevo credere, era lì per me...
<Hey,Alex , mi sei mancata>
Disse la testa di ruggine prendendomi per la divisa facendomi alzare. Si avvicinava sempre di più a me diminuendo i centimetri di distanza, ad essere sincera lo volevo baciare ma evitai, di conseguenza gli diedi un ceffone. Aveva bagnato tutti quanti di benzina per bruciarci, volevo impedirlo.
Lui mi prese per i fianchi con forza e mi spinse verso un suo collega
<Con te me la vedo dopo>
Mi minacciò ammiccando un occhiolino
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452 parole

𝐌𝐀𝐆𝐈𝐂 𝐌𝐎𝐍𝐊𝐄𝐘 ⭑ jerome valeska Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora