Capitolo 1 ~ Isabelle

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Cinque mesi dopo...

-Qualcuno ha idea di come entrare? -domandai quando arrivammo al palazzo. -Questo posto è peggio di una camera blindata.
Beh, almeno non pioveva e c'erano solo nuvoloni grigi che nascondevano il sole. Meglio di un acquazzone di sicuro.
-Come avete fatto l'ultima volta? -chiese Ocean a Cecily.
-Adrian ci ha teletrasportato con i suoi poteri. -rispose lei.
-D'accordo, allora ci pensiamo noi. -dissi. -Mettiamoci in cerchio.
Presi la mano di mio cugino e quella di James. Poi chiusi gli occhi e mi concentrai.
Poco dopo eravamo nell'ingresso del palazzo.
-Perfetto. Andiamo nella sala del trono. -disse Cecily. -Orfeo sarà lì.
-Come fai a sapere dov'è? -chiese Ocean.
-L'abbiamo trovata quando cercavamo Allison e Adrian. Da lì si raggiunge facilmente la stanza dove c'era la cintura di Afrodite. -spiegò James.
Lo seguimmo lungo i corridoi, in silenzio. Non incontrammo guardie o comunque nessuno che ci impedisse di continuare.
-Spero stiano bene... -disse James.
-Adrian dovrebbe stare bene. È per Allison che ho paura. -fece Cecily. -Quel sangue non poteva essere che suo.
Infatti, quando i semidei ci avevano chiesto aiuto per ritrovare Adrian e la loro amica figlia di Apollo, ci avevano raccontato cos'era successo: avevano capito che qualcosa non era andato per il verso giusto quando non avevano visto Allison e Adrian tornare nelle segrete; così avevano cercato la porta che li avrebbe condotti nei corridoi del palazzo ed erano andati a cercarli. Nella stanza dove avevano trovato la cintura di Afrodite c'era una pozza di sangue e avevano ipotizzato che potesse appartenere ad Allison, dato che Adrian era un dio.
Arrivammo alla sala del trono e ci fermammo, nascondendoci dietro ad una colonna per guardare la scena che si svolgeva là dentro. Orfeo era seduto sul trono con le gambe accavallate... non esattamente la cosa migliore dato che indossava un chitone greco... Sperai che stesse indossando le mutande.
Davanti a lui, stava inginocchiata una ragazza con i capelli castani. Aveva un mantello nero sulla schiena e teneva la testa bassa, come per inchinarsi ad Orfeo. Alle sue spalle c'erano due ragazzi biondi nella stessa posizione.
-In quanti hanno accettato? -stava chiedendo Orfeo.
-Solo tre, mio signore. -rispose la ragazza.
-E il quarto è già stato rinchiuso. -aggiunse il ragazzo sulla sinistra.
Orfeo fece un ghigno: -Molto bene.
-Ma quella è... -fece Cecily stupita. -Quella è Allison!
-Cosa? -esclamammo io e Ocean in coro. E ci costò, perché Orfeo ci sentì e alzò la voce per chiedere: -Chi c'è?
Lanciai un'occhiata ad Ocean, a cui potevo leggere il panico negli occhi, e poi a Cecily e James. La domanda muta che rivolsi ad ognuno di loro era: che si fa?
-Andiamo. -disse James dopo qualche secondo di silenzio. -Ormai ci hanno scoperti.
Uscimmo dal nostro nascondiglio e ci avvicinammo.
La ragazza era in piedi e ci guardò avvicinarci con i suoi due occhi nocciola e il mento alzato, come in segno di sfida.
I ragazzi erano in piedi a loro volta e tenevano una mano sull'elsa delle loro spade.
-Allison... -mormorò Cecily e la ragazza spostò lo sguardo su di lei. -Allison, sei tu?
-Chi dovrei essere? -ribatté l'altra freddamente.
Sono sicura che, se fosse stato possibile, le bocche di Cecily e James avrebbero raggiunto terra. Non si sarebbero mai aspettati di vedere la loro amica lì, davanti a Orfeo, viva e in splendida forma quando loro avevano pensato al peggio.
-Allison. Cos'è successo? -Cecily fece un passo avanti e Orfeo si alzò dal trono.
-Neanche un passo, figlia di Atena. -disse e si rivolse alle guardie dietro di lui: -Portateli fuori.
I due uomini si avvicinarono a noi con le spade in mano, mentre Orfeo se ne andava dalla stanza con il mantello svolazzante sulle spalle. Tsk, esibizionista.
-Fermi! -ordinò Allison.
-Ma... -tentò una guardia guardandola.
-Non hanno fatto niente di male. -disse la ragazza. -Aspettate.
Si avvicinò di più a noi quattro e così la potei guardare meglio: indossava una gonna di pelle nera e una maglietta dello stesso colore. I capelli le ricadevano sulle spalle e teneva un arco bianco in mano. Aveva anche una faretra sulla schiena.
-Allison. Che diamine stai facendo? -chiese James. -Perché hai detto quelle cose ad..?
-Ho giurato fedeltà ad Orfeo. Lui mi aiuterà in cambio della mia obbedienza. -rispose lei mantenendo un tono distaccato. -Piuttosto, perché voi siete qui?
-Per portarti a casa. -disse Cecily facendosi avanti. -Isabelle e Ocean ci hanno aiutato a cercare il palazzo e...
-Sei mesi. -la interruppe Allison stringendo la mano con cui teneva l'arco. -Vi ho aspettato per tutto questo tempo e voi non siete mai arrivati. Ora non m'interessa più proteggere gli dei. Non mi hanno dato altro che problemi.
-Ti hanno fatto il lavaggio del cervello! -fece la figlia di Atena prendendo Allison per le spalle.
-Lasciami. -ordinò la figlia di Apollo facendo un passo indietro, come per allontanarsi da Cecily, che però non le obbedì.
-Ragiona. -disse. -È questo che vuoi?
-Cosa dovrei volere?
-Difendere tuo padre, il Campo... tutti noi. -intervenne James. -Perché ti comporti così?
Allison si scrollò di dosso le mani di Cecily: -Andatevene. -disse senza mutare l'espressione del viso.
-Non finché non verrai con noi. -disse Cecily.
-Non abbiamo passato sei mesi a cercare questo palazzo a caso, Allison. -dissi facendomi avanti. -I tuoi amici ci hanno chiesto aiuto per salvarti. Dovresti ringraziarli.
La ragazza mi lanciò un'occhiata di fuoco: -E dov'erano quando Adrian è morto?
Fu come una pugnalata in pieno petto.
-C-Cosa? -balbettò James.
-Ma è impossibile! -esclamò Ocean. Io ero senza parole. Com'era possibile che un dio fosse morto?
-Invece lo è. -ribatté Allison guardando mio cugino. -Adrian è morto e gli dei non lo riporteranno indietro. Il mio signore invece lo farà.
Vidi uno dei ragazzi che erano con lei spostare lo sguardo su quello che doveva essere il suo gemello: sembrava preoccupato.
-Ora andatevene. -disse la figlia di Apollo. -Andatevene e non tornate più.
-Allison, possiamo trovare una soluzione... -tentò Cecily.
-Non esiste una soluzione a questo. -Allison alzò la voce. -Vattene via, Cecily.
Notai che la figlia di Atena aveva gli occhi lucidi. Probabilmente avrebbe pianto, ma cercava di trattenersi davanti a quella che era stata la sua amica.
-Non abbiamo fatto tutte queste ricerche per lasciarti qui. -disse James. -Tu vieni con noi. Ti porteremo a casa. Da tua madre e tua sorella. Loro...
Lasciò la frase a metà perché Allison indietreggiò e prese tra le mani la collana che indossava.
-Non costringetemi ad usare la mia voce. -ci minacciò. Voleva sembrare sicura, ma la voce si era incrinata.
-Allison... -tentò di nuovo Cecily.
La figlia di Apollo corse via, sicuramente per non far vedere le lacrime che le stavano per bagnare le guance.
Cecily fece qualche passo, ma uno dei ragazzi la fermò mettendosi davanti a lei.
-Non servirà a niente. -disse. -L'unica cosa che potete fare è uscire da qui.
-Ma... -fece lei.
-Lily. -la chiamò James prendendole il polso. -Ha ragione.
Cecily lo guardò negli occhi, poi abbassò la testa.
Non badai molto al fatto che il ragazzo non aveva infilzato la figlia di Atena, perché le parole di Allison mi risuonavano nella testa: Adrian è morto.
No, non poteva essere vero...
Fu Ocean a trascinarmi fuori dal palazzo, ma non me ne curai. Non avevo la forza di reagire a niente.
-Adrian non può essere morto. -continuavo a ripetere come una cantilena. -È un dio... è immortale...
-Lo so, Izzy. Lo so. -disse Ocean ad un certo punto.
Solo quando mio cugino ci portò fuori dal palazzo scoppiai a piangere. Non credevo che un giorno avrei pianto per la morte di una delle persone immortali che più amavo al mondo.
-Non riesco a crederci. -fece Cecily guardando il palazzo. -Non può essere successo. Adrian...
James sembrò ricordarsi di qualcosa: -Allora lo ha fatto davvero... -mormorò.
-Che cosa? -chiese la figlia di Atena aggrottando le sopracciglia.
-La sera prima che venissimo a cercare Orfeo, al bar dell'hotel Adrian mi confessò che aveva intenzione di donare la sua immortalità ad Allison, ma non credevo che l'avrebbe fatto sul serio. -rispose il ragazzo.
-Allora vuol dire che qualcuno lo ha ucciso. -disse Ocean. -Orfeo deve aver convinto Allison a passare dalla sua parte nominando nostro cugino.
-Sicuramente la stava prendendo in giro. Voleva solo che passasse dalla sua parte. -fece Cecily un po' brusca.
-Penso che tu abbia ragione, Lily. -disse James prendendole la mano.
-Anch'io. -mi aggiunsi. -Ma ora andiamo al Campo Giove. Dobbiamo dire a Will che sua sorella è viva.


*angolo meh*
Per chi ha letto Shadowhunters: ho preso da Will e Jem (e praticamente da tutte le coppie parabatai) la domanda di Cecily "Allison? Allison sei tu?", ovviamente mettendo il nome Allison😏
E nulla, mi dispiace per come farò comportare Ally in questo libro, ma purtroppo devo farlo.

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