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Dall'alto della collina guardo verso il basso, la tana dei corpi senza anima è un campo di cimitero pieno di ossa e di corpi bruciati. Non mi interessa sapere che non ho la possibilità di ucciderli, l'unica cosa importante per me è recuperare Tom e Liz.

Inizio a scendere, quel posto avrebbe messo i brividi a chiunque, per fino al più coraggioso lupo. Alcuni di loro sembrano dormire, altri si muovono facendo avanti e indietro come persi, altri ancora fanno a botte fra di loro, cercando di uccidersi a vicenda senza aver nessun successo.

Quando sono un passo da loro, alcune anime si accorgono della mia presenza, iniziando ad emettere un suono, avvisando tutti gli altri, che si voltano verso di me per venirmi incontro.

Inizio a correre verso di loro, devo essere veloce e, soprattutto, devo cercare di rimanere lucido. La mia rabbia può solo mettere in pericolo ancora una volta delle vite. Tom e lei non possono morire per un mio colpo di testa.

Schivo le prime anime che si sacrificano in battaglia, con la spada colpivo tutti quelli che si mettono sulla mia strada. Mi fermo iniziando a combattere, allontanando chi cerca di mordermi, mentre continuo a infilare la mia spada in questi "contenitori" vuoti.

Sono circondato, inizio a spezzare i loro colli.
Nonostante io senta le ossa spezzarsi, il viso mal formarsi, nonostante tutto si rialzano. A niente servono i miei pugni, i miei calci, e nemmeno la lama della mia spada sembra nuocerli. Per la prima volta in vita mia, ho davanti a me dei veri avversari. So esattamente cosa fare, dentro di me continuo a sentire quella parola. Ho cercato di rimandare, di rimanere calmo, ma davanti all'evidenza l'unica cosa che può salvare la mia compagna è solo la magia.

Usare il mio dono risveglia in me il lato oscuro, ma non ho possibilità, non ho via di scampo.

Loro si avvicinano sempre di più, mi guardano come se fossi il cibo preferito da loro. Chiudo gli occhi concentrandomi, sento la mia paura avanzare assieme alla magia... paura di fare un danno più grande di quanto io voglia. Paura di mettere in pericolo le vite di Tom e Liz. Paura che una volta risvegliato il mio lato, non riesca a farlo tornare indietro o a fermarlo.

Alcune voci da dietro di me, mi fanno aprire gli occhi.
- Resisti, arriviamo! -
Il vecchio e l'orco sono giunti vicino a me. La mia mente capta una nuova sensazione, i due arrivati non hanno più paura. Dentro di loro posso leggere la speranza. Ma quello che mi sorprende di più è la fiducia.

Gahel ripone in me tutta la sua fiducia, pensa che io possa sconfiggere i mostri con l'aiuto dell'orco, e che liberi i nostri amici. Questa sensazione mi fa male. Perché sento il richiamo della rabbia, sento la sua voglia di uccidere, e tutto questo ora mi spaventa.

La battaglia finale sta incominciando, i corpi senza anima iniziano a correre verso di noi, mentre ci prepariamo a uccidere una volta per tutte questi esseri.

La battaglia finale sta incominciando, i corpi senza anima iniziano a correre verso di noi, mentre ci prepariamo a uccidere una volta per tutte questi esseri

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Lizzy:

La donna continua a guardarmi per poi osservare mio padre; è rimasta incredula alle mie parole, ogni tanto si tocca il ventre diventando rossa per l'imbarazzo.
- Ma... - cerca di dire, ma mio padre non la lascia finire, che inizia a spiegarle il tutto.

- Lei non è nella sua dimensione, nel suo mondo lei è già nata... l'unica cosa che ti posso dire è che a breve l'a concepirai. Ma solo se lei deciderà che questo avvenga. -
- Se lo faccio lo condanno ad essere dannato per sempre? - mio padre rispose di sì, mentre mia madre continua a guardarmi non capendo ancora di cosa stiamo parlando.

Mi siedo a terra, mentre dopo un po' i due vengono vicino a me. La mano di mia madre si posa su di me, è così dolce sentire quel suo tocco.
Li guardo meglio, i loro occhi trasmettono la sicurezza e la dolcezza che una figlia cerca, ma dentro di me c'è qualcosa che non mi convince del tutto; lascio stare quella sensazione pensando che, non essendo mai stata con loro mi sento forse a disagio.

- Quanto tempo ho per decidere? -
Mia madre si siede accanto a me, mi fa mettere la testa sulle sue spalle, mio padre prende la parola.
- Hai tempo fino a domani. Poi dovrai prendere una decisione. -

Il tempo continua a passare, nessuno osa più parlare, ognuno di noi assapora questo momento. Quegli attimi che nel mio mondo non avevo potuto vivere, e chissà se una volta tornata indietro avrei avuto l'occasione di viverli e di gustare una scena così.

- Se io dovessi scegliere di... non nascere, cosa succederebbe? -.
- Succede che tornì indietro alla tua vita da Ninfa, tu e lui non vi conoscerete mai, e lui potrà vivere felice e contento con la sua vera famiglia, come se niente fosse mai successo! -
Rimango scettica dalle sue parole, tutto quello che avevamo vissuto sia io che lui non sarebbe esistito: tutte le nostre battaglie, le nostre litigate, il nostro amore! Niente di tutto quello che avevamo fatto era reale. Ad infierire, con il piccolo dolore che inizio a sentire, mio padre aggiunge altro.
- Anche per te cambierebbe. Vivrai per sempre con noi. Nessuno ci dividerà e potrai vivere felice con la tua famiglia. Ma... devi rinunciare a lui e a tutto quello che lo circonda... - Mia madre mi stringe ancora di più a sé.
- Vedrai Lizzy, saremmo una famiglia felice -.
La mia mente inizia a pensare a tutto quello che avevo subito da piccola: a quando nessuna voleva giocare con me, perché ero quella non pura, a quando mi avevano cacciato, a quanto io avessi bisogno di loro. Guardo i miei genitori, e mi lascio cullare da quel sogno di vivere felice e serena con loro.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora