Capitolo 145.

668 43 12
                                    

Questa storia è un'opera di fantasia, puramente inventata dalla sottoscritta. Alcune delle vicende scritte  qui dentro fanno riferimento a fatti realmente accaduti. Non intendo offendere o insultare nessuno in alcun modo.

Jamie's pov.

"C'è nessuno?" Sono arrivato a casa da pochi minuti e sembra non esserci nessuno, il che è parecchio strano. "Dakota? Bambini?" Sono andato a prendere i bambini a scuola e mi hanno detto che è già passata Dakota a prenderli per portarli a casa, ho provato a chiamarla ma non risponde e qui a casa non c'è nessuno. "C'è nessuno? Dakota???" Giro per le varie stanze del piano terra ma non c'è nessuno qui. "Se è uno scherzo non è divertente." Mormoro, provando a richiamarla per telefono, senza ricevere risposta. "Ma che...?" Spero soltanto che non sia successo nulla di grave, che si tratti semplicemente di uno scherzo stupido. Vado in cucina ed esco dalla porta sul retro, uscendo in giardino. Non faccio nemmeno in tempo a mettere un piede fuori che vedo e sento una massa di persone che mi si buttano addosso urlando 'Tanti auguri!'. "Ma che diavolo sta succedendo????" Esclamo.

"Beh, ti sei dimenticato del tuo compleanno?" Dakota emerge dalla folla e mi butta le braccia al collo, tempestandomi il viso di baci mentre mi dice 'Buon compleanno' in continuazione.

"Grazie, grazie!" Mormoro, commosso, tenendola stretta a me. Dopo di che sento quelle due scimmiette dei nostri figli che scalpitano ai nostri piedi. Dakota si scosta e loro mi saltano letteralmente in braccio, seguiti da Dulcie ed Elva. Non so come, mi abbracciano tutti e quattro contemporaneamente con tutto l'amore del mondo, e Dakota sorride orgogliosa nell'angolo, con le mani sul petto. "Grazie amori miei...." Li bacio tutti sulle teste, ringraziandoli per tutto quest'affetto. Quando il piccolo Jayme si scosta da me, mi fa l'occhiolino ed io ricambio, come sempre. Piano piano si avvicinano tutti per farmi gli auguri.. ci sono davvero tutti! C'è mio padre, Samina, le mie sorelle, la famiglia di Dakota, sono venuti davvero tutti qui per il mio compleanno. Il mio 45esimo compleanno.

"Piaciuta la sorpresa?" Mi chiede Dakota, accarezzandomi il collo, con quel sorriso meraviglioso stampato in faccia. "Allora??"

"Oh, si..." Mormoro, scuotendo la testa. "Ma non dovevi... 45 anni non sono un traguardo così importante..." Le faccio notare io.

"Sciocchezze.." Alza gli occhi al cielo. "Va bene così..." Scrolla le spalle. Io annuisco e le bacio la fronte. Lei appoggia la testa sulla mia spalla, circondandomi la vita con le braccia. E testa lì a guardare la nostra famiglia, sospirando. Più passano gli anni e più diventa bella, ed ogni mattina quando mi sveglio ringrazio ancora il Signore per avermi donato questo angelo meraviglioso che mi ha letteralmente salvato.

"Non posso credere che ci siano tutti..." Mormoro, più tardi, quando ci sistemiamo tutti sulle nostre rispettive tovaglie da picnic. Dakota ha organizzato una festa davvero originale per me.. siamo tutti seduti a terra, nel nostro giardino, su delle tovaglie da picnic. I bambini giocano felici con Ezer, ormai grande anche lei. È incredibile quanto siano cresciuti tutti. Soprattutto Dulcie, ormai adolescente. Ormai ha 14 anni e già mi parla dei ragazzi che le piacciono.. è già una donna, molto responsabile e affidabile, è molto intelligente. Io cerco sempre di non ascoltarla quando mi parla dei ragazzi, perché sono davvero geloso di lei, e poi diciamocelo... Dakota è più brava in queste cose. E loro due si sono sempre adorate a vicenda. Elva adesso ha 11 anni, è molto legata a sua madre, molto silenziosa e tranquilla, non ci dà alcun problema. È molto paziente con i suoi fratelli, anche se a tratti sembra ancora un po' gelosa di non essere più la piccolina di famiglia. Jayme, il mio piccolo ometto, ha 8 anni adesso ed è il mio miglior amico, il mio compagno di giochi. Gioca già a golf meglio di me, e adoro portarlo con me quando vado a giocare. È un ragazzino davvero simpatico, ha preso esattamente il nostro senso dell'umorismo. Più quello di sua madre forse. La nostra piccola Lorna, invece, ha solo tre anni. È il nostro angioletto. Siamo stati felicissimi quando abbiamo scoperto di aspettare un altro bambino, e ho sentito da sicuro che sarebbe stata una femminuccia, anche se non ho mai badato a queste cose. L'abbiamo chiamata così in onore di mia madre, e mio padre ha pianto di gioia quando l'ha saputo. Parliamo sempre di lei ai nostri figli, guardano sempre le loro foto e cerchiamo di mantenere vivo il suo ricordo. Alzo istintivamente il viso al cielo, consapevole che adesso è sicuramente qui con noi che ci osserva. E ci protegge dall'alto. Ne sono sicuro.

Damie • The love affair IIIDove le storie prendono vita. Scoprilo ora