IL PRINCIPE ARABO - ClaRio

IN VIAGGIO CON TE - Capitolo 25/03

Un Minuto... Due Parole... Per te che in questi giorni sei impegnata con gli scrutini dei tuoi ragazzi, perché chi come te si occupa di alimentare e spronare le giovani menti a scoprire le proprie potenzialità rappresenta, per me, la massima espressione di 'Capitano o mio Capitano... Grazie per esserci sempre e grazie per come ti appassioni a tutte le storie che leggi...

"Carpe diem, cogliete l'attimo ragazzi, rendete straordinaria la vostra vita"

Tornati in albergo Mario dovette costringere al silenzio Claudio con un bacio senza fine perché pieno di tutte le emozioni della giornata non aveva chiuso la bocca un solo istante parlando per tutto il tempo in bus, a cena, a letto... L'indomani sarebbero tornati a Istambul...

Sarebbero rimasti in città ancora due giorni, ripartendo la mattina del terzo successivo al rientro ad Istambul, il primo lo avrebbero passato interamente in giro per la città a fare acquisti ciondolando nel Souq, il mercato. La città era famosa in tutto il mondo per le occasioni per fare shopping praticamente infinite; si avevano a disposizione mercati coperti, bellissimi bazar e una varietà incredibile di negozi dove era possibile acquistare i tanti prodotti di artigianato locale: tappeti, ceramiche, tessuti, gioielli, narghilè, oggetti in rame e in argento, spezie, tisane, tè e abbigliamento etnico di ottima fattura, davvero qualsiasi desiderio era esaudibile...

'I mercati a Istanbul sono una vera tradizione e meritano una visita esattamente come le principali attrazioni turistiche... Sono variopinti, profumati, caotici e rispecchiano la vita quotidiana del posto. Vedrete i venditori muoversi velocemente con cataste di primizie sulle spalle e avrete modo di perdervi fra prodotti tipici e di artigianato. In città esistono tanti mercati ma sono quelli meno conosciuti i più autentici  che animano le strade quasi tutti i giorni della settimana, ogni quartiere ha il suo e sono decisamente pittoreschi, un modo divertente e originale per  fare una visita alternativa. A differenza di quanto accade nei Paesi occidentali in cui il mercato è ambulante e generalmente settimanale, quello arabo è stanziale, al aperto, quotidiano, dall'alba al tramonto. I venditori espongono la loro merce su bancarelle riparate dal sole mediante tettoie in legno o semplici tendaggi. Ci sono alcuni casi, nei Souq più grandi, in cui sono costruiti degli edifici contenti dei piccoli negozi, quasi a formare delle gallerie commerciali; generalmente anche il Souq, come i mercati a cui siamo abituati, sono organizzati in aree merceologiche, ma non è una regola ferrea, inoltre il fatto che all'interno di una stessa città si trovano più mercati comporta che spesso questi si specializzino, possiamo così trovare il mercato del legno, quello del bestiame e così via. Un altro aspetto tradizionale di questo posto è la contrattazione, in quanto i prezzi non sono fissi, ma è l'acquirente che lo contratta insieme al venditore, proprio questa competizione favorisce la scelta di chi acquista. Al mercato, oltre ai banchi con i vestiti, si può trovare davvero di tutto: macellerie, con i capi macellati appesi ad una catena ed esposti in bella mostra all'aria aperta; venditori di utensili per la casa; saponai e profumeri; venditori di frutta e verdura, di legumi secchi; di spezie; di pellame; di bestiame e di animali vivi, ma anche barbieri, gioiellieri, negozi di souvenir, insomma... qualunque cosa. Poi, come accade quando ci si reca in un negozio qualsiasi in Africa, se viene chiesta una merce che il venditore non possiede si può star certi che lo stesso o un suo collaboratore, si recherà correndo in una bancarella, più o meno vicina, per comprare ciò che è stato richiesto e poi correrà nel suo negozio per rivenderlo...'

Questo era ciò che Mario aveva raccontato ai suoi viaggiatori durante il tragitto dal albergo al Souk. Sapeva che, come già accaduto al mercato delle spezie, quel giorno sarebbe stato più libero e d'accordo con Tommaso aveva deciso che si sarebbe assentato mezza giornata per dedicarsi completamente a Claudio, voleva donare al compagno e a sé un ricordo solo loro di quel primo viaggio fatto assieme, voleva che nel festeggiare quel traguardo lavorativo per lui così importante rimanesse un attimo indelebile di loro.