LIZZY:
Apro gli occhi, una mano delicata sfiora il mio viso, è così dolce risvegliarsi ed essere coccolata dalla propria madre. Il tempo sembra essersi fermato, l'idea di rimanere qui con loro si fa sempre più avanti. Del resto se non fossi tornata indietro, lui si sarebbe salvato, e io potevo stare qui assieme ai miei genitori.
Guardo mio padre che mi sorride, per la mia testa è un sorriso sincero, solo il mio cuore continua a dirmi che tutto questo è sbagliato, che lui ha bisogno di me come io di lui.
Mi alzo in piedi mentre i due mi guardano come dei genitori fanno con la propria figlia.
- Tesoro cosa c'è? Dormi un po', sei stanca - dice mia madre.
Il cuore inizia a battere più forte, sono confusa. Qualcosa o qualcuno sussurra una parola al mio orecchio: "Torna da me". Non riesco a captare di chi sia. So solo che il mio cuore inizia a battere più forte nel sentire quella voce.Mi guardo intorno cercando il responsabile, poi nella mia mente compaiono delle immagini:
ricordo quando io e lui abbiamo fatto per la prima volta l'amore, ricordo la sua felicità, l'amore che lui mi ha donato; i baci, le frasi.
La mia mente pensa a quando si è aperto con me, si fida di me. La sua paura di perdermi, la sua gelosia nascosta. Ma quello che vedo dopo mi spaventa, lui che combatte e che viene accerchiato dal male.Il mio cuore torna a battere regolare, come ad aver capito che non mi serve altro. Che l'unica cosa di cui ho bisogno è solamente lui.
La mano di mio padre si posa sulla mia spalla, i loro sguardi cambiano; non sono più i genitori affettuosi che ho visto pochi attimi fa, o forse non lo sono mai stati. Mi sono fatta abbindolare, ho dimenticato il vero motivo di questa prova. Ho messo in dubbio il nostro amore e me ne vergogno.
Inizio a fare dei passi all'indietro, mentre la mia finta madre si avvicina a me.
- Bambina mia che c'è? - chiese
- Non sono vostra figlia! -
- Sì, invece. E se rimani con noi vedrai che non soffrirai più - aggiunge mio padre, mentre si avvicina a mia madre.
- No! Ho fatto la mia scelta. Voglio tornare indietro - urlo.Una voce sopra di noi inizia a parlare: - QUAL È LA TUA SCELTA, NINFA? - Alzo la testa verso il cielo.
- Lascio che il destino faccia ciò che deve fare, torno indietro, da lui. -- LO CONDANNERAI A VIVERE PER SEMPRE NEL MALE - aggiunge la voce del Drago.
- Ti sbagli. Ci amiamo e ce la faremo, insieme. -
La risata del Drago fa sparire l'immagine dei miei genitori, davanti a me appaiono diverse scene di Kabal con donne diverse.
Le loro labbra sul suo corpo, le loro mani, la passione che lui metteva nel possederle. Guardare quelle immagini mi fa male, ma sapere che tutto questo è successo prima di me, è la mia ancora di salvezza.- LUI NON TI AMA! -
- Ti sbagli di nuovo! Mi hai chiesto quale sia la mia scelta. Ecco la risposta: SCELGO LUI PER L'AMORE CHE PROVO. SCELGO LUI A COSTO DI MORIRE. SO CHE INSIEME CE LA FAREMO! E ORA FAMMI USCIRE DA QUESTO POSTO – urlo in direzione del Drago.Lui rimane fermo a guardarmi, inizio a sentire un dolore al petto. Le mie gambe cedono, urlo per il forte dolore; metto le mani sulla testa, il mio corpo sembra andare a fuoco. Il Drago inizia a parlare ma non sento niente, finché il dolore inizia a diminuire.
- IL TUO CUORE È PURO, NINFA, COME IL TUO AMORE! LA KØLIE È DENTRO DI TE, QUANDO IL TUO DESTINO SARÀ FINITO VERRÒ A RIPRENDERLA - dice il Grande Drago, prima di vedere una luce strana dentro il mio petto.
Chiudo gli occhi a causa della forte luce, quando li riapro mi ritrovo a guardare il viso del piccolo Tom. È diverso, non sorride, anzi sembra che abbia pianto. Mi alzo lentamente per via del dolore alla testa.
- Tom, dove siamo? - guardo la stanza buia senza finestre, solo una candela a illuminarci.
- Ti sei svegliata... lei è cattiva! Ci ha portati qui, voleva svegliarti ma io non gliel'ho permesso – dice, mentre mi abbraccia.- Dove è Kabal? – chiedo, nel frattempo che mi alzo per cercare una via di fuga.
- Non lo so, ho provato a comunicare con lui ma non mi risponde - Tom è spaventato, cerca di trattenere le lacrime per non mostrare le sue debolezze. A volte dimentico che è solo un bambino, e che stava affrontando le nostre battaglie con coraggio. Mentre l'unica cosa che deve fare alla sua età è giocare con gli altri bambini. Mi avvicino a lui stringendolo a me, sento le sue lacrime bagnare il mio collo.
- Tom non è colpa tua. Sei stato coraggioso, mi hai salvata. Ora proviamo insieme a parlare con Kabal – dico, mentre sul suo volto compare un piccolo sorriso. Non so da quanto tempo sono qui dentro, non so nemmeno cosa sta succedendo fuori, ma di una cosa sono sicura: lui non ci abbandona, ne sono certa.Cerco più volte di comunicare con lui; ma qui dentro non c'è nemmeno un po' di terra per intensificare il mio potere, nemmeno una goccia d'acqua, niente che richiami i quattro elementi; chi ci sta combattendo non è stupido, sa quello che fa.
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KABAL - Il Lupo Solitario
WerewolfUn'Alpha senza branco non è un vero Alpha. Nessuno conosce il suo vero nome, tutti lo chiamano Kabal. Abbandonato dalla nascita, si troverà a intraprendere un viaggio per scoprire la verità e vendicarsi. Assieme a lui un cucciolo di lupo che salve...