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LIZZY:

Cerco di asciugare le lacrime, ormai siamo lontani dalla battaglia, quando ci fermiamo per respirare. L'Alpha cerca di consolare la madre che vuole indietro, la sento urlare e inveire contro il marito.
- Non abbiamo fatto quell'accordo per lasciarlo solo! Ti rendi conto di cosa hai fatto? - urla la donna. L'Alpha lancia un tronco dalla rabbia, Tom si avvicina a me non capendo cosa sta accadendo.
- Lo so! Ho dato la mia parola di portarvi lontani! È grande, sa cosa fa. È riuscito a cavarsela in questi anni da solo. E smetti di parlare come se fosse solo tuo figlio... o vuoi che ti ricordi come è stato concepito? -
A quelle parole metto le mani sulle orecchie del piccolo, mentre divento rossa per l'imbarazzo.

La donna lo guarda con aria di sfida, mentre l'Alpha inizia a ridere; si avvicina a lei che cerca di allontanarsi da lui. Quella scena mi ricorda me e Kabal, ora capisco da chi ha preso lui.
- Quello che lui chiama lato oscuro è solo magia! Si manifesta in lui solo quando è arrabbiato, ma non è magia nera. Lui non la sa usare e se continua così, la magia lo danneggerà - afferma la donna tristemente, il marito la stringe a lui.
- Lo so! Ma diamoli fiducia, una volta che tornerà indietro gli spiegherai tutto prima. -
L'Alpha non finisce la frase che si volta verso di noi guardandoci.
- Dobbiamo andare, c'è un passaggio con una barca che ci aspetta. -

- Vi prego, fatemi tornare da lui! - provo a convincerlo, ma l'Alpha non sente ragioni, tale e quale al figlio penso. Ritorniamo al lago ghiacciato. La donna si avvicina al lago, mette una mano dentro l'acqua, cerco di fermarla, ma l'Alpha mi blocca.
Lei inizia a parlare, cerco di sentire cosa dice, ma le sue parole sono come sussurri. Come se, fra lei è l'acqua, ci fosse in atto un discorso.

- να μας βοηθήσει με το άνοιγμα της πύλης με τα παιδιά σας- sono le uniche parole che capisco, prima che l'acqua del lago inizi ad aprirsi mostrando un portale da dove si intravedono le onde del mare.
Rimango affascinata da quello che lei ha fatto; non ho mai visto una persona con un potere così. Pensare che Kabal sia nato con quel tipo di potere mi fa un po' paura, soprattutto se la sua scelta pendesse verso il male.

Entriamo dentro il portale e, a differenza della prima volta, raggiungiamo la spiaggia in pochi attimi. Come ha detto l'Alpha, la barca è ferma.
Tom inizia a giocare con la sabbia, mentre io mi siedo ad aspettare. Il sole illumina il cielo, e in questo momento prego che lui torni, che non gli accada niente. Le mie preghiere vengono interrotte dalla voce della donna.
- Quando si è piccoli si spera di trovare la persona giusta, di vivere felici e senza pensieri. Poi ti trovi ad avere un compagno, che la parola "tranquillità" non sa nemmeno cosa voglia dire. Ti ritrovi seduta a pregare, a piangere che lui faccia ritorno, che non gli accada niente... E dentro di te pensi che, nonostante tutto, fra miliardi di persone avresti scelto sempre e unicamente lui. È strana la vita... -
Io e lei non ci siamo ancora presentate, ma in questo momento le sue parole valgono come mille presentazioni.
- So che tornerà - aggiungo asciugando il viso. La sua mano si appoggia sulla mia schiena, il calore che emana è davvero forte. La donna mi guarda girandosi verso di me di scatto.
- Kølie! - dice guardandomi - La sento, è dentro di te. - Le faccio cenno di sì con la testa.
- Devi sentirti onorata, è un potere così grande, che mai nessuno è riuscito ad averlo dentro di sé. Di solito si presenta come una collana... ma tu sei speciale, Bradawer deve avere riposto tanta fiducia in te! -
La guardo non capendo di chi sta parlando, lei si gira verso il mare spiegando meglio.
- Lo scorbutico Drago non è cattivo. Solo che nessuno viene a trovarlo, quindi... ogni tanto fa un po' di scena! -
Non sono tanto convinta delle sue parole, ricordando come si è comportato il Drago.

Il sole iniziò a scendere, e con esso la mia ansia, l'Alpha dà l'ordine a Tom e Gahel di salire sulla barca. Io continuo a guardarmi in giro pregando con tutte forze che lui appaia per poterlo riabbracciare. Nemmeno la litigata fra la coppia mi distoglie dalle mie preghiere, solo quando sento la mano dell'Alpha toccare la mia spalla, realizzo che tutto quello che sto facendo è sbagliato. Io non posso andarmene, io devo combattere con lui.

- Devo tornare indietro. Devo andare da lui! – affermo, sicura delle mie idee.
Il padre di Âaron sbuffa alla mia richiesta.
- Oh, Madre Luna, dammi la forza tu! – dice, mettendo la mano sul viso per la stanchezza, mentre la moglie lo raggiunge urlando.
- Ho dato la mia parola donna, ora andiamo! - si rivolge alla moglie.

Mi chiedo come lui faccia ed essere sicuro di sé e tranquillo. La donna continua a urlare, mentre lui non l'ascolta neanche, suoi occhi si chiudono, è come se stesse parlando o guardando qualcosa.

- Non te la cavi così! Chiudi gli occhi per non vedermi. Ma che razza di persona sei? Vuoi lasciarlo qui. E se lui arriva e non ci trova, ci hai pensato? Ma no, è ovvio che non ci hai pensato... voi Lupi, pieni di ormoni e senza cervello! - La donna è furiosa, continua a insultare il marito, mentre lui se ne sta fermo con gli occhi chiusi come se si fosse disconnesso da questa realtà, e fosse da un'altra parte. Lei non si arrende, inizia a spingerlo senza ottenere nessun risultato; la roccia davanti a noi non si muove nemmeno di un centimetro. La vedo andare verso l'altro lato della spiaggia e prendere un tronco; quando capisco cosa vuole fare cerco di fermarla.

- No, così... – ma non mi ascolta nemmeno.
- Ora vedrai. Fai finta di non sentirmi e di non vedermi! Ora ti rinfresco la memoria. Forse, i troppi anni da solo ti hanno fatto dimenticare chi comanda! -
Se la situazione fosse diversa, mi divertirei un sacco a vedere questa scena, ma in questo momento ho solo paura per la sorte del marito.

Lei alza il tronco e lo colpisce con tutta la forza. Per fortuna l'uomo la ferma, i suoi occhi hanno cambiato colore: sono rossi come quelli di Kabal.
Getta con forza il tronco contro una roccia che si spezza, prende la mano della moglie e la mia, prima di urlare.

- Andiamo, ORA! – urla, mentre ci spinge a salire in barca. Non capisco niente, ma la paura avvolge tutto il mio corpo bloccando ogni mio muscolo, l'Alpha si accorge di quello che mi sta succedendo, così da prendermi in braccio mettendomi sulla barca.

KABAL - Il Lupo SolitarioDove le storie prendono vita. Scoprilo ora