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"Dannazione Hezel, quando mi avevi fatto firmare quel maledetto contratto non mi avevi detto che sarebbe stato così faticoso" dissi io mentre armeggiavo con la mia valigetta viola nel tentativo di aprirla "perché questa roba è così stupida? Perché non facevi tu questo lavoro? Perché ho firmato quel contratto?" mi maledii in dodici lingue diverse per essere stata così imprudente.

"Grandissima mossa non leggere ciò che firmi Wyatt, ora ti tocca fare questo lavoro finché tutti i personaggi dei cosiddetti ^libri fantasy^ non saranno al sicuro, vale a dire per il resto della tua vita finché io non deciderò di licenziarti, ma siccome hai bisogno di soldi non lo farò" disse lui massaggiandosi la barba con ovvietà mentre che io riuscivo a sbloccare finalmente quel maledetto aggeggio.

" ripetimi un ultima cosa: la prossima persona in cerca di guai?" chiesi io nuovamente. Questo lavoro era parecchio strano, dover salvare la vita dei personaggi di storie vere ma che vengono spacciate per fantasy, I pochi a conoscenza di come vanno realmente le cose le scrivevano per mantenere il segreto o comunque far credere alle persone della falsità di queste cose. La verità? Queste cose accadevano davvero, e serviva qualcuno che mantenesse l'equilibrio fra i due mondi, e quel qualcuno ero io, che a costo di ricevere molti soldi avrei fatto qualsiasi lavoro legale.

"Mai sentito parlare di J. K. Rowling?" io annui mentre mi infilavo uno di quei deliziosi panini in bocca "beh sarai la custode di Harry Potter ragazza, mi spiace" disse lui in un soffio, io sputacchiai il panino dappertutto.

"Ti mi stai prendendo in giro vero? So come vanno le cose a quel maledetto bambino, e Harry ha rischiato di morire già da appena nato, dodici custodi sono morti per salvare lui, e ora? Sarò io la prossima così che quella donna possa scrivere il suo libro? Mi dispiace ma io mo tiro indietro Hezel" dissi io chiudendo la mia valigetta e alzandomi dalla sedia, il mantello scuro che portavo addosso si era incastrato sul tavolo, rischiando di strapparsi dopo la mia azione.

"mi dispiace Wyatt, é già la seconda volta che fai questa scenata, eppure l'ultima volta sei andata e hai fatto il tuo bel Lavoro da custode, e poi hai firmato un contratto, quindi o questo o rischi di morire per mantenere il segreto" cercai di balbettare qualcosa di sensato per fargli cambiare idea, ma ovviamente nulla gli schiodò l'idea di custode e suicidio.

"D'accordo Hezel, la metti così? Va bene. Farò quel maledetto lavoro. Ma se uno di quegli svampiti dotati di bacchetta osa storcermi anche solo un capello, mi avrai sulla coscienza. Questa storia starà in loop finché Voldqualcuno non sarà morto da quel che dice la Rowling, e se non muore lui. Muoio io. So di quel Charlie, il primo che, salvando uno stupido bambino di nome Harry per fare l'eroe ha mandato in loop questa storia, ora Harry è il prescelto, come lo erano gli altri personaggi delle storie che dovevano essere salvati. È un suicidio capisci? Lascia morire i prescelti e salverai un sacco di custodi" sbraitai io irritata da questa situazione.

"Dio Wyatt ma non capisci proprio nulla? Ora ti spiego per la trillionesima volta questa storia. Oltre al nostro universo, l'alfa, c'è ne sono altri chiamati universi paralleli okay? In ogni universo c'è una storia, quella di Peter Pan, Percy Jackson, Harry Potter, e molti altri. Ognuno di questi universi è come se avesse una storia scritta sul 'grande libro degli astri' e queste storie vanno completate in modo esatto per far sì che il nostro universo alfa non rimanga bloccato in una pausa temporale" cercavo di capire tutte quelle frottole e di assimilarle nel mio cervello evitando di farlo scoppiare, annuii per spingerlo a continuare "quindi per far sì che questo mondo non si blocchi anche gli altri devono andare avanti, e come prima ti sei presa cura di Peter Pan ora ti prenderai cura di Harry d'accordo?" io scettica annuii prima di andarmene da quella casa e passare alla mia proprio lì a fianco, ma mi fermai un secondo per fargli un ultima domanda.

"Hezel un ultima cosa... Perché proprio io?" chiesi insicura facendomi un po' di coraggio "cioè ci saranno mille persone molto più dotate di me in questo campo, molto più agili, meno goffe, e più serie, perché io?" continuai cercando di non far vibrare la mia voce.

"sei stata scelta Sarah, tutto qui" annuii e uscii da Quella casa, adesso che ci penso non aveva mai troncato così velocemente una conversazione. E non mi aveva mai chiamato per nome.

Appoggiai la mano sulla maniglia gelida e la abbassai, aprendola poi velocemente per catapultarmici fuori. L'aria era gelida in quei quartieri di New York, le case erano basse e costruite principalmente in pietra o legno, e in giro c'erano molte brutte persone con cui non sarei stata felice di fare quattro chiacchere, così mi sbrigai e aumentai il passo mentre camminavo sul marciapiede rotto in molti punti.

Mi allonanai da quel quartiere, per avvicinarmi alla parte di ville schierate, mia madre sarebbe stata dentro a leggere qualche volume con tutta la servitù al completo davanti.

Suonai il maestoso campanello, sbuffando, avrei davvero preferito essere figlia a Hezel e non sto scherzando.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Jun 11, 2019 ⏰

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