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"Sei agitata amica mia?" Chiede ridacchiando serena, la mia amatissima compagna di stanza mentre ci ritroviamo il culo su un banalissimo volo di seconda classe.

"Tornare a casa mi mette sempre ansia." Sorrido.
"Ed adesso che sono passati 3 anni dall'ultima volta mi sento ancora peggio."

"Sarà tutto come prima Mia, stai tranquilla." Mi tranquillizza.
"Adesso però dormi, non russare, abbiamo un lungo volo che ci aspetta."

Appena atterrati la prima cosa che noto è il bel tempo. A NY ha piovuto tutta la settimana nonostante le alte temperature quindi tornare a vedere il sole mi rasserena.

"Chiamo un taxi per andare a casa?" Chiede serena. Ed io annuisco.

"Tu come vai?" Chiedo.

"Mi viene a prendere mia sorella."

Appena rientrata a casa mia mamma, Tess e Mattew corrono sul vialetto per abbracciarmi.

"Quanto sei cresciuta amore mio." Mi stritola mia mamma, mentre mattew mi prende le valigie aiutandomi ad entrarle.

"Ancora non ti sei stancata di lei?" Ridacchio verso il fidanzato di mia sorella.

"Ancora no." Dice mattew stringendola dolcemente.

"Sono solo passati tre anni e dieci mesi da quando ci siamo fidanzati, non è mica tanto." Mi sorride lei. È davvero innamorata. Pff l'amore. Ho avuto la fortuna di provare questo sentimento solo una volta, con lui. Dopo lui ho avuto solo storielle passeggere: C'era Dan del panificio di fronte il mio alloggio a NY che mi corteggiava in un modo assai strano; mi portava un vassoio di biscotti ogni sera. Poi c'era Alex, lui era davvero un Figo, non a caso era il capo gruppo di una band che suonava al bar frequentato da me e serena. Poi Luis, luis era come un migliore amico, per questo non è durata. Inoltre in accademia mi veniva difficile avere una relazione, studiavamo tanto e avevamo ogni giorno prove. Purtroppo quest'esperienza fantastica è finita, ma ho avuto il piacere di essere chiamata da una compagnia teatrale famosissima a NY, e quindi sono abbastanza soddisfatta.

"Mia che ne dici di andare a comprare il pane?" Chiede Mia madre pregandomi in silenzio.

"Avete aspettato me?" Ridacchio.
"Va bene vado." Sbuffo uscendo di casa.

Mi dirigo nel panificio e come al
Solito ordino 4 panini senza semi ed dei biscotti, ormai ero diventata golosa, nonostante la dieta rigida impostatami dall'accademia a me ed a tutti i miei compagni.

Saluto la dolce signora alla cassa ed esco dal negozietto. Davanti a me però trovò una persona che mai avrei immaginato di trovare: Lui.

È concentrato a levare la catena da una bici, mentre un bambino di circa 8 anni gli sta accanto.

I capelli sono più lunghi, la barba è cresciuta, ma lui, lui è sempre bellissimo. Non pensavo che il cuore potesse battere così forte ad una persona normale. Quando sta per alzarsi mi nascondo dietro un palo qualsiasi e continuo ad osservarlo.

"Simon sta più attento la prossima volta." Dice alzandosi e passando la bici al bambino.

"Scusami Mister sono un imbranato." Dopo avergli dato un bacio in guancia il piccolo bambino va via.

Vi state chiedendo sicuramente perché chiamare Daniel Mister. Beh, dopo un anno dalla mia partenza Daniel è stato chiamato da una squadra italiana ed adesso è uno dei giocatori più pagati e conosciuti al mondo intero, inoltre allena anche una squadra di calcio di bambini. Come so queste cose? Ci sentivamo per telefono per un po', poi la lontananza era troppa, gli impegni aumentavano e il tempo diminuiva.

Non mi ero accorta di essermi avvicinata leggermente e il suo sguardo incontra finalmente il mio ed impacciatamente sistemo la mia camicetta fiorata.

I suoi occhi brillano come un tempo, forse di più.

Tre anni fa non era il nostro momento, lo sappiamo entrambi.

Ma guardando i suoi occhi adesso, la sua espressione, i suoi lineamenti, so che non è cambiato niente.

Che adesso possiamo provarci davvero.

Mi sorride, Gli Sorrido.

Si avvicina a me, ed io a lui.

Siamo faccia a faccia.

"Amelia Muller."

"Daniel sharman, sei tu? Qual buon vento ti porta a Detroit?" Dico citando la prima frase che Dissi anni fa al nostro primo incontro.

"Una donna con una camicetta fiorata."

The end.

Childhood friend/ Daniel Sharman Wattys2018Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora