Edward camminava fra le affollate strade di New York, con gli occhi incollati al telefono, impegnato a risolvere alcuni problemi lavorativi con una compagnia. Per fortuna quel giorno non sarebbe dovuto andare in ufficio, infatti aveva deciso di prendersi un giorno per dedicarsi a se stesso. Indossava una semplice camicia a quadri bianca, blu e azzurra, con un paio di bottoni aperti, a mostrare gli addominali scolpiti, abbinata con un paio di jeans neri e vans a scacchi, bianche e nere.
Dopo essere uscito di casa, si diresse verso il primo Starbucks che incrociò lungo la strada
-Un caffè per favore-
Chiese cordiale al cameriere, rivolgendogli un sorriso delicato, appoggiandosi al muro, per lasciare spazio anche agli altri clienti. Nel frattempo, cominciava a ragionare su dove sarebbe potuto andare quella mattina per passare il tempo. Non ebbe molto tempo però, dato che il cameriere gli portò la propria ordinazione, che si affrettò a pagare.
Una volta sistemato tutto, uscì dal locale, facendo un sorso di caffè. Quando alzò lo sguardo, vide di fronte a se, dall'altro lato della strada, una grande biblioteca di nuova costruzione, a cui non aveva fatto molto caso, ma da cui era particolarmente attratto. Il suo volto si illuminò per un sorriso, e si accinse ad attraversare la strada.
Una volta arrivato, entrò dal portone già aperto e cominciò a guardarsi intorno, più che estasiato, ammirando come i libri fossero disposti in modo accurato e preciso, gli enormi scaffali e i lunghi tavoli per potersi sedere, ma una cosa catturò la sua attenzione, anzi...qualcuno.
Seduto dietro un bancone, c'era un ragazzino, magro, con i capelli neri a coprire parte del volto, e con vestiti totalmente neri. Una cosa lo colpì più di tutto però...i suoi occhi. Aveva due occhi azzurri che sembrava poterci nuotare dentro.
Una volta riscosso dai suoi pensieri, si avvicinò piano al bancone, tenendo il caffè stretto tra le dita, e gli sorrise
-Buongiorno. Posso sapere il tuo nome?-
Chiese lui, con il suo solito fascino
Il ragazzino, sollevò gli occhi dal monitor e rimase imbambolato qualche istante a guardare il ragazzo di fronte a se, ammaliato, quasi stregato dalla sua bellezza. Dopo qualche minuto riuscì, dopo aver schiarito la gola, a rivolgergli la parola
-Io...io sono Peter...Peter Jones. E tu...chi sei?-
E nessuno dei due sapeva esattamente cosa era successo in quel momento. Un inconsapevole omega, e un severo alpha, si erano appena incontrati...ma nessuno dei due sapeva che quell'incontro, avrebbe cambiato le loro vite...per sempre
Edward:
Peter:
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Sweet Dreams
FantasyOmegaverse Rating rosso Verranno trattati argomenti piuttosto delicati, quali prostituzione, violenza, abusi domestici, anoressia e autolesionismo Due persone così diverse, unite da un destino comune. Un alpha tutto d'un pezzo, che cerca un omega co...