Capitolo 26.

102 6 0
                                    

Sto raggiungendo casa di Kevin.
Sperando non trovo una qualche personalità nuova.
Spero sia o Dennis o Hedwig.
Massimo Barry.
Ma non qualcuno di nuovo.
Benjamin sta..
Come ieri?
Non so nemmeno io come sta.
Direi bene, per fortuna, ma nervoso.
Ora odia nel vero senso della parola a Christopher.
Non lo vuole più vedere.
Nemmeno sentire.
E decisamente nemmeno io.
Quello che ho detto lo pensavo davvero.
Se si riavvicina a Kevin, lo uccido.
Arrivo vicino alla porta di casa di Kevin e tiro un sospiro bussando.

Mi guardo intorno toccandomi il braccio e, appena sento la porta aprirsi, giro lo sguardo per poi spalancare leggermente gli occhi.
È..
È vestito da donna?
Ha un dolcevita rosso con una collana sopra, una gonna nera e..
Dei tacchi.
Lo guardo in silenzio decisamente sorpresa e lui fa un leggero sorrisino: "Oh, tu sei la ragazza di cui tutti parlano." infine mette una mano sul petto: "io mi chiamo Patricia."
Faccio un sorrisino forzato non sapendo che dire e lui si gira facendomi un cenno: "Avanti, entra. Dobbiamo parlare noi due."
Oh.
Ora che ricordo Dennis mi disse di non incontrare mai Patricia.
Dato che voleva parlarmi.
Decisamente mi ha colto di sorpresa.

Entro tirando un sospiro e chiudendo la porta alle mie spalle.
Va verso la cucina e la seguo togliendomi la giacca di pelle.
Spero sia una parlata per bene.
Nessuna discussione o altro.
Decisamente questa Patricia non sembra amichevole.
E non voglio farla innervosire.
Mi siedo a capo tavola guardandola e lei si avvicina a un mobile dandomi le spalle: "Vuoi qualcosa da mangiare? Uno dei miei panini fors-"
La interrompo scuotendo la testa e giocherellando con le mani: "Nono, grazie."
Mi guarda sott'occhio inizialmente seria per poi fare un sorrisino e rigirarsi.

Mi alzo aggiustando la giacca alla spalliera della sedia mentre lei inizia a parlare: "Tu lo sai che tutti parlano bene di te? Barry, Hedwig.. Addirittura Dennis. Mentre gli altri che non ti hanno ancora incontrato vorrebbero incontrarti.."
Wow.
Sono famosa tra di loro a quanto pare.
Tanto sollevata non mi sento.
Dato che c'è quella personalità tra di loro.
La Bestia.
Quindi da una parte non è bello.
Dato che ormai mi conosce.

Mi giro leggermente e lo noto che mi fissa girata riprendendo a parlare: "Però non abbiamo bisogno del tuo aiuto, non abbiamo bisogno di un aiuto in genera-"
La interrompo mettendo le mani nelle tasche dei jeans: "Scusami, ma voglio precisare che io non sono ne dottoressa ne nulla, non sono nessuno. Sono semplicemente una persona che vuole esservi amica."
Mi guarda mettendo le braccia dietro la schiena e alzando le sopracciglia: "Nessuno vuole starci vicino, figurati essere nostr'amica o amico."

Alzo un sopracciglio incrociando le braccia: "Non siamo tutti uguali, Pat-"
Mi interrompe chiudendo gli occhi sospirando: "Si invece, siete tutti uguali."
Noto uno specchietto dietro di lei e, senza dare nell'occhio, la vedo tenere in mano un coltello.
Oh.
Il coltello che stava uscendo prima.
A quanto pare gli sta dando fastidio il mio rispondergli.
Forse è meglio se vado.
Risposto lo sguardo su di lei facendo un sorriso finto riprendendo la giacca: "Io.. Dovrei andare a casa, tra poco torna mio fratello."

Mi incammino fuori dalla cucina e, appena raggiungo la porta, lei mi interrompe parlando: "Già, fai bene ad andare da lui, a vedere se sta bene dopo quello che ha passato ieri."
Mi fermo tenendo la porta aperta guardandola.
Non penso che lei è davvero preoccupata come vuole far intendere.
Anzi, non penso sia amichevole a prescindere.
Faccio un leggero sorrisino finto uscendo subito dopo e incamminandomi.

Sembra come se Patricia vuole tenermi lontana da Kevin.
Come se non mi vuole tra i piedi.
Ma non mi fermerà né lei né La Bestia.
Ho detto che voglio essere loro amica e lo farò.
Ci tengo a Kevin.
E non lo lascerò solo.

(...)

*Nel frattempo, qualche ora dopo..*

Benjamin POV:

Sono con Caroline per strada che parliamo.
Mi ha chiesto come sto.
Come sta la gamba.
Come ieri purtroppo.
Il lato positivo che non esce più sangue almeno.
Ieri sera ho fasciato e tutto.
Non ci posso ancora credere che mi ha morso.
Anzi, non posso crederci che Christopher lo ha stuzzicato.
Continuiamo a camminare lentamente quando ci sentiamo chiamare.

Mi giro leggermente e, parlando del diavolo, ecco Christopher.
Non voglio vederlo e lui ci chiama.
Spero stia scherzando.
Incrocio le braccia guardandolo decisamente serio e lui si ferma di fronte a noi.
Mi guarda dalla testa ai piedi per poi indicare la gamba: "Come va?"
Faccio un sorriso ironico muovendo leggermente una mano: "Sai, di sicuro stava meglio se ieri non facevi quella stronzata."
Lui sbuffa scuotendo la testa facendo poi una risata ironica: "Ancora colpa mia è, eh?"
Annuisco alzando la voce innervosendomi: "Maledizione, si! Ci vuole tanto per capirlo?!"

Lui socchiude gli occhi sorridendo ancora ironicamente: "Ascolta, io mi sono fermato qui con voi per essere amichevole e chiedere come stai, ma a quanto pare non stai poi così tanto male."
Spero stia scherzando.
Altrimenti lo ammazzo.
Oggi lo ammazzo seriamente a questo ragazzo.
Sto per parlare quando Caroline mi interrompe mettendosi di fronte a lui:" Ascolta, Chris. Quando capirai che hai sbagliato tu? Se non stuzzicavi quella persona che era ferma, nulla sarebbe successo.."
Chris sta per aprire bocca e lei alza la voce alzando una mano: "NON mi interrompere, perfavore, altrimenti mi innervosisco." infine si calma continuando a parlare: "Ragionaci un po' e capirai che hai fatto davvero un'errore ieri. Hai stuzzicato qualcuno che non ti stava minimamente pensando, già questa cosa non è normale!"

Lui si indica facendo una risata e scuotendo la testa: "No, dai, volete far intendere che io ho dei problemi?"
Annuisco alzando un sopracciglio serio: "Non lo vogliamo far intendere, lo stiamo dicendo direttamente. Ricorda quello che facevi a mia sorella, unisci quello che gli volevi fare quando lei ti ha sparato per sbaglio e mettici pure quello che hai fatto ieri." infine sollevo le spalle: "Di sicuro non sono cose che una persona normale farebbe, eh."
Lui abbassa leggermente lo sguardo facendo una smorfia.

Spero lo ha realizzato.
Spero che ci sta veramente pensando.
Rialza lo sguardo su di noi rimanendo inizialmente in silenzio poi si gira incamminandosi e alzando la voce: "Io posso aver pur sbagliato, ma qui quello con seri problemi non sono io e lo vedrete."
Roteo gli occhi scuotendo la testa e riprendo a camminare con Caroline.
Certo.
Non è lui.
Kevin sembra più normale di lui sinceramente.
E ha 24 personalità.

Caroline alza le sopracciglia aggiustandosi la giacca di Jeans: "Beh, da una parte ha ragione dato che Kevin ha 24 personalità."
Mi fermo guardandola scuotendo la testa: "Ha 24 personalità ma è più normale di lui, fidati. Oltre quella personalità pericolosa che hai incontrato e che mi ha fatto questo." indico la gamba per poi rifissarla riprendendo a parlare: "Lui e le altre non hanno mai toccato Laurel facendogli del male. Al contrario di Christopher che gli faceva del male ed è solo una persona."

Lei mi guarda inizialmente seria per poi annuire leggermente: "Già.. decisamente."
Gli tocco la spalla per poi riprendere a camminare lentamente.
Non voglio che Christopher si avvicina più a noi.
E se lo fa, spero non lo fa quando ci sono io.
Altrimenti oggi mi sono mantenuto.
Ma la prossima volta che lo vedo, è la sua fine.
Lui ha sbagliato tante volte e non ne ero molto a corrente, quindi non ho mai fatto nulla.
Ma ora che lo vedo per com'è veramente, non mi manterrò.
E la prossima volta che si avvicina a Kevin..
Non mi metterò decisamente in mezzo.

Darkness Love [Kevin Wendell Crumb]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora