In un'epoca non determinata in un luogo impreciso abitava un giovane e dolce fanciullo , il suo nome era Taehyung.
Lui viveva in una piccola casetta circondata da alberi di vari tipi e vari colori, lì vicino c'era un lago sempre pieno di animali che vi andavano ad abbeverarsi, quel lago inoltre aveva una bellissima cascata di acqua cristallina, che nasceva dalle montagne che circondavano quell'oasi di pace.Un giorno il fanciullo decise di andare al lago, per passare un tranquillo pomeriggio sotto il sole. Quando arrivò, vide un giovane cadere dal cielo e planare al centro del lago, lui si affrettò a raggiungerlo per autarlo.
Un po'di anni prima in un luogo non preciso Jungkook il giovane Dio della natura, aveva fatto arrabbiare i suoi genitori: il Dio Tengku, creatore del cielo e della sua atmosfera, e la dea Daichi, creatrice della Terra. Il padre dopo una lunga discussione aveva deciso di mandarlo sulla Terra. Venne così gettato sulla Terra, ci mise molti anni prima di atterrare,
e appena aprì gli occhi si trovò all'interno della piccola casa di Taehyung, che lo aveva raccolto dal lago e lo aveva portato nella sua casa. Appena il giovane guardò meglio intorno a sé, rimase come ipnotizzato dal dolce viso del fanciullo, contorna to da dei bei capelli mossi argentei e dai suoi occhi azzurri con delle piccole sfumature argentee, che risaltavano ancora di più la sua pelle lievemente abbronzata dal sole. Il giovane dio si chiese se fosse un miraggio, fino a quando Tae, vedendo che aveva aperto gli occhi, gli chiese e il motivo per il quale costui fosse caduto dal cielo. Jungkook gli raccontò la verità senza esitare, gli disse che era il dio della natura e che era stato gettato sulla terra come punizione datagli dal padre.
Taehyung, curioso, gli chiese il motivo di tale punizione, ma lui le rispose che glielo avrebbe spiegato più avanti e di non preoccuparsi; Tae si fidò pienamente di lui e decise di non dare molto peso alla cosa. Passarono così l'intera giornata chiacchierando e scherzando.Passarono le ore, i giorni, i mesi e loro si innamoravano ogni secondo di più; nonostante ciò Jungkook non avrebbe mai potuto avere una relazione con Taehung, poiché era severamente proibita l'unione fra un dio ed un misero umano.
Dopo altro svariato tempo, i giovani in un puro momento di felicità, spensieratezza e armonia si lasciarono scappare un piccolo, dolce, innocente, puro bacio; nle momento in cui il giovane dio si rese conto delle conseguenze di quel piccolo gesto si staccò, ma ormai era troppo tardi.
Un grande tuono seguito da un terribile lampo si schiantò in quell'oasi di pace, da questo fulmine apparve il dio Tengoku che, in preda all'ira per quel enorme affronto da parte del figlio, scatenato da un tanto piccolo gesto, scagliò un fulmine contro il giovane umano, che non aveva ancora realizzato cosa stesse accadendo, il fulmine poco prima di toccare il corpo di Taehyung divenne un pugnale e trafisse il giovane umano all'altezza del cuore, che cadde a terra con un tonfo sordo.
Controllato dalla paura e dal terrore, Jungkook si gettò accanto al corpo dell'amato che si trovava a nemmeno un metro da lui, steso a terra inerme pianse, chiedendogli di aprire gli occhi di fargli un sorriso, gli disse che lo scherzo non era divertente e che era arrivata l'ora di aprire gli occhi, ma quando realizzò che non avrebbe più rivisto i suoi occhi, i suoi bellissimi occhi lucenti come non nessun altri, si fece cogliere dall'ira e attaccò il padre imobilizzandolo con una pianta spinosa che aveva fatto nascere sotto i suoi piedi e con la stessa pianta lo infilzò dove avrebbe dovuto trovarsi il cuore, ma sapeva che non gli avrebbe fatto nulla infondo lui era uno degli dei più importanti ed era immortale, ma doveva farlo doveva cercare di vendicare il suo amore che era stato ucciso ancor prima di iniziare.
Appena ebbe finito col padre si gettò su Taehyung, sul ragazzo che ama, ha amato con tutto il suo cuore e che non smetterà mai di amare anche tra Infiniti secoli, pianse fino a finire ogni singola lacrima che aveva in corpo e una di queste si depositò sul volto di Taehyung. In pochi secondi il suo corpo svanì facendo spazio ad un piccolo fiore, i suoi petali erano rossi come le sue labbra, o come il sangue che fino a qualche secondo prima usciva dalla ferita mortale che aveva sul petto, il suo stelo invece era coperto di spine come la pianta che aveva utilizzato per bloccare il padre; ma di certo era il fiore più bello che avesse mai visto.
Era passato molto più di un millennio forse due o tre ma finalmente era di nuovo insieme alla persona che amava, o meglio la sua reincarnazione, l'altro non lo sapeva, come non avrebbe scoperto l'amore che provava nei suoi confronti, perché non voleva aspettare ancora così tanto tempo per rivedere il suo volto, e non voleva passare di nuovo la tortura di vederlo soffrire o morire davanti ai suoi occhi.
In questo loro nuovo incontro era riuscito a sentire di nuovo la sua voce, e aveva scoperto come era ancora più bella quando cantava, e ogni volta che la sentiva si sentiva in un altro mondo dove erano presenti solo loro due e dove nessuno avrebbe potuto impedire il loro amore; anche se gli dava fastidio che così tante persone lo vedessero, ascoltassero quella voce celestiale e dicessero di amarlo, ma non avrebbe potuto fare nulla per cambiarlo perché lui non gli apparteneva, e non lo avrebbe mai fatto, ma andava bene così gli bastava essere anche semplicemente suo amico, pur di restare il più tempo possibile con lui, con Taehyung, con la sua piccola ed innocente rosa.
Scusate se non è scritto bene, o se ci sono errori, spero che possa piacervi nonostante la trama sia parecchio strana, ma volevo troppo scrivere questa one-shot, ma spero che possiate apprezzarlo :3
🌹🌹🌹(1000 parole)
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𝓘𝓵 𝓜𝓲𝓽𝓸 𝓭𝓮𝓵𝓵𝓪 𝓡𝓸𝓼𝓪 |ⱽᵏᵒᵒᵏ
FanfictionDove Taehyung e un giovane ragazzo normalissimo e Jungkook un dio spero che questa storia possa piacervi ⚠️ATTENZIONE⚠️ •scene di violenza •boyxboy •le cose scritte in questa one-shot sono completamente inventate • don't like don't read