Quella stessa sera, i signori Satella chiusero la televisione dopo aver visto la prima puntata del Doposhow. León, durante tutta la puntata, non aveva fatto altro che criticare minuziosamente, come suo solito, ogni singolo dettaglio che non gli andasse a genio; ed erano parecchie le cose che non gli andavano a genio. Scarlett non aveva replicato nemmeno una volta: si era limitata a sorbirsi le polemiche del marito, che però di recente avevano cominciato davvero ad infastidirla. Non sapeva neanche lei perché, ma iniziava lentamente a sentirsi quasi estranea all'uomo che anni prima aveva sposato, senza amore. Sapeva che doveva fare un bel respiro, scacciare quei pensieri e andare avanti con la sua vita, ma non ce la faceva. Oppure non voleva. Da quando, quotidianamente, rivedeva su quello schermo il volto di Chris McLean, quell'uomo apparentemente pazzo, malato di denaro, egocentrico e megalomane, non poteva fare a meno di sorridere al solo pensiero. E lei e León stavano mandando in portò una serie di denunce per distruggerlo, Scarlett ne soffriva. La donna sapeva che quelle emozioni, qualsiasi cosa fossero, non avrebbero portato a nulla di buono, anzi, avrebbero rovinato una famiglia perfetta, una figlia perfetta e una vita perfetta. Pensò a Courtney, a come si fosse formata caratterialmente uguale al padre, e per la prima volta si domandò se fosse un bene; ripensò alla sua adolescenza, che, seppur burrascosa, era anche piena di emozioni e divertimenti. Invece quella della figlia era grigia, spenta. Era stata un fallimento anche come madre, e non c'era nessuno con cui sfogarsi, con cui aprirsi, poiché aveva abbandonato tutte le amicizie, e con León non aveva il coraggio di parlare di ciò, perché sapeva che non avrebbe capito. Quindi Scarlett, impulsivamente e senza pensare alle conseguenze, capì cosa fare.Courtney alzò gli occhi dalle pagine ingiallite del suo diario, e controllò l'ora: era mezzanotte inoltrata. Eppure quella sera non aveva scritto così tanto, ma quelle parole pesanti e difficili da mettere su carta avevano fatto volare il tempo. Stranamente, però, le luci del Set del Doposhow erano ancora accese, e dal palco si sentivano schiamazzi e grida. Decise di indagare; fece capolino e vide Geoff, con una birra in mano, in piedi su un tavolo, circondato da tutti i dipendenti dello staff e gli ex concorrenti che lo acclamavano.
"E quindi..." Geoff sembrava stesse cercando di terminare un discorso, con tutta la lucidità che gli rimaneva dopo quella che non sembrava essere la prima birra "ci tenevo a... a ringraziare tutti voi, fratelli, senza il vostro aiuto non saremo mai riusciti a mettere in atto un progetto come questo. E per ringraziarvi c'è una sola cosa che possiamo fare: festeggiare!" "C'è un riccone spagnolo che dà la festa del suo diciottesimo stasera; e sapete una cosa? Pensò che ci sia spazio per una cinquantina di invitati in più, dico bene?"
Quest'ultima frase del biondo fu seguita da urli e acclamazioni da parte di tutti quanti; poi Geoff con un balzo felino scese dal suo "trono" e cominciò a dirigere a mo' di manifestazione i ragazzi che, euforici e come una mandria impazzita, lo seguirono.
Courtney non ebbe neanche il tempo di metabolizzare la cosa che fu travolta dai cinquanta e passa ragazzi dello staff e per poco non cadde a terra. Si girò per vedere chi l'avesse sorretta, e vide il volto amichevole di Bridgette.
"Bridgette!" urlò la ragazza, nel frastuono generale "dove stiamo andando?"
"Villa Burromuerto, è a pochi isolati da qui" spiegò lei "dobbiamo festeggiare!"
"Imbucandoci come una mandria di bisonti in preda agli ormoni? Non fa per me, grazie" rispose Courtney seccata.
"Oh andiamo, sarà divertente!" cercò di convincerla l'amica "è giusto che tu ti prenda un attimo di stacco da tutto, e poi sarà solo una sera, sarà bellissimo te lo prometto"
"Va bene" sbuffò Courtney, mentre lei e Bridgette si aggregavano agli ultimi ragazzi in marcia."Ci sbatteranno fuori per quello che stiamo facendo, lo sai vero?" sussurrò Gwen a Duncan, mentre scavalcava le porte del cancello del Set Abbandonato.
Il ragazzo dai capelli verdi, che aveva già varcato le mura, diede una mano alla darkettona a scendere, e poi, quatti quatti se ne andarono.
"Lo sai che durante una fuga non si parla?" rispose lui quando furono abbastanza lontani "ti credevo più esperta in queste cose. E poi, l'hai proposta tu questa cosa"
"Ma smettila, scappato di prigione che non sei altro" scherzò lei.
Lui rise, spezzando il silenzio della notte e si avviò con la ragazza verso il 55 di Yonge Street.
"Duncan" lo interruppe lei "ma dove mi stai portando esattamente?"
"Ad imbucarci ad una festa di un riccone dove c'è anche Geoff" rispose lui scrollando le spalle "un certo Alejandro Burromuerto"
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Il Diario di una Secchiona - TDA
FanfictionSecondo libro de "Il Diario di una Secchiona" La nostra ragazza non più così modello, desiderosa di vendetta contro un conduttore spietato, e ferita e arrabbiata nei confronti di un ragazzaccio, che si trova lontano, e sembra così interessato ad alt...