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Il giorno seguente, Hoseok proprio non si aspettava di vedere Jimin seduto su una delle panchine in giardino, con le ginocchia al petto e la testa appoggiata sopra queste ultime.

Hoseok era un tipo mattiniero, si svegliava sempre prima rispetto al resto dei suoi amici, perchè non gli piaceva girare per i corridoi affollati.
Non si aspettava di vedere Jimin anche perchè era da due giorni che non si faceva vedere, e conoscendolo pensava che sarebbe rimasto nel suo isolamento personale almeno per un'altra giornata.

Di certo non si sarebbe lasciato scappare l'occasione di parlargli.

"Ehi, Chim!" esclamò per richiamare la sua attenzione.
Non si preoccupò di disturbare gli altri studenti con la sua voce squillante, tanto a quell'ora non c'era nessuno.
Il diretto interessato alzò la testa in direzione della voce, mentre Hoseok gli correva incontro.

Jimin si maledì internamente per essersi dimenticato quanto fosse mattiniero l'arancione.
E lui che aveva sperato di poter passare una mattinata senza domande sul suo stato emotivo.

"Come mai qui fuori? Pensavo non volessi uscire da camera tua" disse il maggiore, sedendosi accanto a lui.
L'argentato sospirò. Ormai non poteva fare altro che parlare con lui, non poteva certo correre via.
Che colpa aveva Hoseok se lui stava così.
"Già, anche io lo pensavo, ma mi sono reso conto di quanto facesse caldo sotto quelle coperte" disse piano, con un leggero sorriso.
In quel momento non aveva proprio voglia di sorridere, ma l'allegria di Hoseok era contagiosa.

"Senti..." il tono del maggiore si addolcì. "Vuoi dirmi che cosa c'è? Non fa bene tenersi per sè un problema. Anche se non posso fare niente per aiutarti, posso ascoltarti se hai voglia di sfogarti" disse, passando una mano sulla schiena di Jimin, per rilassarlo.
Il più piccolo si lasciò trasportare da quelle carezze.
Forse non aveva tutti i torti, aveva bisogno di piangere e sfogarsi con qualcuno che non fosse il suo cuscino.

Hoseok parlò ancora:" Non ti voglio obbligare a dirmi qualcosa contro la tua volontà, ma penso che potrebbe farti bene parlarne".
Si ricordò come in un flashback di due anni prima, a casa di Jin, quando l'allora biondo era scoppiato a piangere, raccontando del suo litigio con Yoongi.
Non voleva che si ripetesse la stessa cosa.

Jimin sospirò stancamente.
Si sentiva estremamente fragile in quel momento.
Doveva solo lasciarsi andare.

"Vedi, mio padre... Mio padre è stato ferito, e adesso è in condizioni abbastanza gravi" sentì già la propria voce vacillare, e decise di prendersi una pausa.
Hoseok non si aspettava che glielo avrebbe detto sul serio, e la notizia lo colpì:" Oh, Jiminie, mi dispiace molto. Com'è successo?"
Avrebbe voluto che lo guardasse negli occhi, ma avrebbe solo visto quelle due pozze scure riempirsi rapidamente di lacrime.

Jimin sentì un nodo stringersi intorno alla sua gola, ma riuscì a continuare a parlare:" Gli hanno sparato alla spalla, ha perso molto sangue. Mia madre dice che è molto debole, ma che ce la farà. Solo che ancora non c'è stato alcun miglioramento".
Gli occhi gli pizzicarono al pronunciare le ultime parole, e portò una mano ad asciugarsi le lacrime in procinto di scendere.

Hoseok lo attirò in un abbraccio, cercando di tranquillizzarlo:" Non preoccuparti Jiminie, andrà tutto bene. Hai sentito cosa ha detto tua madre, no? Lui è forte, anche se ancora le sue condizioni non sono migliorate. Non perdere le speranze".
"Grazie, Hobi" ricambiò l'abbraccio.

Rimasero per un po' in quella posizione, mentre Jimin smetteva pian piano di piangere e si preparava a raccontare l'altra parte della storia.
Quando si separarono, l'argentato ricominciò a parlare:" C'è anche un altro motivo per cui non sono voluto uscire da camera mia così a lungo, in realtà..."

Una parte di sè avrebbe voluto mantenere il segreto, non voleva che si confidasse col più grande, ma l'altra parte, memore di come si fosse svolta la cosa due anni prima, insisteva per farlo parlare con qualcuno.
E, in quel momento, Hoseok sembrava la persona adatta.
Non era stato grazie a lui se Yoongi si era deciso a parlargli e quindi a salvarlo da una morte dolorosa?

Proprio mentre aprì la bocca per raccontare al maggiore del suo incontro a sorpresa col verde, l'altro lo precedette:" Yoongi?"
Jimin rimase con la bocca aperta, ancora in procinto di parlare, cercando di capire perchè Hoseok fosse a conoscenza del fatto che Yoongi fosse lì a scuola con loro.
"Ti chiederai come faccio a saperlo" sentenziò l'arancione, e il più piccolo annuì freneticamente, chiudendo la bocca.
"Ieri è venuto a cercarti in camera tua, mentre tu cercavi ancora di soffocare sotto le coperte, e ha trovato Taehyung ad aprirgli la porta e a cacciarlo in malo modo".

Fu come se nel cervello di Jimin si fosse accesa una lampadina:" Allora è stato lui a bussare, ieri!"
Hoseok annuì, per poi proseguire il suo racconto:" Dopo ciò, Tae lo ha raccontato a noi, che abbiamo deciso di parlare con Yoongi per sapere che altro volesse dirti. Non ci abbiamo messo molto a fare due più due e a realizzare che se ti eri barricato in camera la colpa era anche sua".
Jimin iniziò a giocherellare nervosamente con il tessuto dei suoi pantaloni, impaziente di sapere come proseguisse la storia:" E lui che ha detto? Che deve dirmi?"
"Vuole spiegarti come stanno le cose, perchè è completamente scomparso dopo due settimane che era in Europa. È pentito, Jiminie, sembrava sincero, credo che dovresti ascoltarlo".

L'argentato si alzò di scatto dalla panchina, sentendo già un'ondata di rabbia travolgerlo.
"Non se ne parla neanche, non voglio starlo a sentire" disse perentorio, incrociando le braccia al petto.
"Perchè no? Che ti costa ascoltarlo?" ritentò Hoseok, anche se il minore sembrava abbastanza convinto nella sua decisione.
"Che mi costa? Mi costa che per colpa sua sono stato male non so quanto tempo, e non voglio farlo di nuovo. Ero riuscito a costrurimi una vita felice, ma ha deciso di tornare per rovinare tutto, un'altra volta. Non ho nessuna intenzione di sentire i suoi stupidi motivi!" esclamò Jimin.

Non diede nemmeno il tempo ad Hoseok di ribattere, che aggiunse:" E ora scusami, ma me ne torno in camera mia. Ci vediamo".

spazio autrice:
raga importante
votate tutti il capitolo perché una mia amica vuole vedere se ci sono maschi tra quelli che leggono senza votare

vi amo bye~

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