32 IL RICHIAMO DELLA VENDETTA part 2

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Mentre mi incamminavo,per cercare Andriu,sentii un rumore ferreo alle mie spalle.

Mi sembrò come il rumore di una serratura che si apriva seguita dallo scricchiolio di una porta.

Mi voltai e notai l'enorme porta della stanza sotterranea spalancarsi lentamente.

"Chi c'è?"chiesi in preda all'ansia.

Il mio cuore perse un battito quando in lontananza riuscii a scrutare una sagoma dietro la porta.

"Lo sò che ci sei,fatti vedere!" Esclamaia mantenendo sempre una distanza di sicurezza.

Di per certo solo i Rosdubh avevano accesso a quella stanza,e se mio fratello non aveva sviluppato il dono del teletrasporto ero certa che non fosse lui,quindi a parte me nessun altro di mia conoscenza poteva entrare.

Ma allora chi c'era dietro quella porta?

Quella figura, ferma lì nell'ombra,sembrava fissarmi senza accennare il benché minimo movimento e senza proferire parola.

Un lieve brivido cominciò a farsi strada per la mia schiena quando misi a fuoco la sagoma del suo viso e notai i suoi occhi di fuoco.

"Chi sei?"chiesi nuovamente, con titubanza questa volta,ma la mia domanda ancora una volta non trovò risposta.

"Nessuno può entrare in quella stanza a parte un Rosdubh! Quindi dimmi chi sei!"esclamai cercando di convincere più me stessa che intimidire il misterioso personaggio.

Udii all'improvviso un ghigno e poi vidi quell'ombra con la mano spalancare la porta,e mi parve di notare quasi l'accenno di un sorriso sul suo misterioso volto,seppur non ancora del tutto visibile per via dell'oscura stanza in cui si trovava.

Istintivamente feci qualche passo indietro destabilizzata da quell'assurda situazione.

La sagoma in lontananza fece qualche passo uscendo così dalla stanza e mostrandosi finalmente.

Dinanzi a me si trovava un ragazzo sulla trentina d'anni,dai capelli biondo scuro, lunghi fino alle spalle e leggermente mossi, vestito con una camicia chiara sblusata in modo trasandato,pantaloni scuri aderenti alle caviglie, con delle catene appese ad adornargli il cinto,che tintinnavano ad ogni suo passo.

Rimasi immobile a fissarlo per alcuni secondi interdetta, ero certa di non averlo mia visto prima d'ora,eppure in lui percepivo qualcosa di famigliare,o comunque sentivo una strana sensazione di familiarità farsi strada in me non appena concentrai i miei sensi su di lui.

Inspiegabilmente non solo il suo odore ma anche la sua aurea mi sembravano così simili a quelle di Andriu.

I suoi occhi erano fissi su di me come a scrutarmi e dopo pochi istanti passarono dal color del fuoco al nero intenso.

Se avesse voluto attaccarmi probabilmente adesso saremmo stati già in pieno scontro ma a giudicare dalla sua postura rilassata probabilmente non era quello il suo fine.

"Chi diavolo sei tu?"esclamai alquanto sorpresa accigliandomi.

"Strano che tu me lo chieda....perché potrei farti la stessa domanda signorina" finalmente il misterioso personaggio si decise a rispondere.

"Comunque con un po più di gentilezza e toni più soavi sarei ben lieto di accontentare la richiesta di una bella donna"aggiunse poi ridacchiando infine e squadramdomi dalla testa ai piedi con fare spavaldo.

"Gentilezza?? Sei nella mia casa,in un stanza privata e inaccessibile agli estranei e onestamente non capisco neanche come tu ci sia arrivato fin quì senza farti notare! Quindi scusami tanto se non ho usato dei toni soavi mentre un perfetto sconosciuto mi si para dinanzi all'improvviso"sbottai infastidita ad occhi sgranati.

DESTINO OSCURO La rosa nera(#wattys2019 )Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora