ᴛʜᴇ ᴀᴠᴇɴɢᴇʀꜱ: ᴛʜᴇ ᴘʜᴀɴᴛᴏᴍ ꜱʜᴀᴅᴏᴡ.

ᴘʀᴏʟᴏɢᴏ.

Haines, Alaska.
15/11/2023.
10:00 pm.

Il mare era in burrasca quella sera e la spiaggia, che si trovava davanti a una bellissima casetta blu, era completamente sommersa dall'acqua.
La casetta era di gusti semplici e arredata in modo antico tanto che, quando ci entravi per la prima volta, sembrava di vivere fuori dal mondo. Molti la definivano mistica, come i loro abitanti che, tanto riservati, di rado si facevano vedere nel paese vicino, tranne quando andavano a fare la spesa, una volta alla settimana.
Si sapeva soltanto che ci abitavano tre persone e che queste venivano da molto lontano, per il resto erano estranei, nessuno voleva averci a che fare e a loro stava bene così.
La solitudine, a sentire loro, gli s'addiceva; preferivano la riservatezza alla socialità, soprattutto verso coloro che li guardavano dall'alto in basso.
Capitava a volte, però, che varie persone facessero loro visita e che si trattenessero per qualche giorno, per poi ripartire; questo contribuì a renderli strani agli occhi della comunità di Haines, ma a loro non importava.
Erano felici della loro vita, che ad altri sembrava strana.

In una cameretta color pesca, una bambina di quattro anni stava mettendo il suo pigiamino rosa mentre la madre metteva via due tigri peluche; erano i suoi preferiti perché, detto a parole sue, glieli aveva regalati il suo papà.
Quando ebbe finito di sistemare, prese in braccio la figlia e la mise a letto, sotto le sue proteste.
«Voglio aspettare papà!»
«Papà ha da fare e sai che vuole vederti a letto.»
«Ma voglio salutarlo!»
«Vedrai che arriva subito.» vedendo la faccina triste della figlia sospirò e disse «Papà non può arrabbiarsi se ti racconto una storia.»
Lei si mise seduta sul letto e saltellò «Siiii!»
«Non saltare, tesoro, potresti farti male.»
«Ma è divertente!»
«Sarà divertente ma è pericoloso!»
Smise di saltare «Va bene mamma.»
La madre le rimboccò le coperte dolcemente e le accarezzò i lunghi capelli neri come l'ebano.
«Allora, che storia vuole sentire la mia bambina?»
Lei ci pensò un attimo, poi coi suoi occhi azzurri la guardò «Quella in cui gli Avengers combattono contro i Sunrise.»
La madre chiese «Sei sicura di voler ascoltare questa storia?»
«Si!»
La donna si tamburellò l'indice sul mento e disse «Effettivamente questa storia non te l'ho mai raccontata... ti ho raccontato quale storia?»
«Quella in cui combattono contro Loki e contro Ultron.»
«C'è anche quella in cui combattono contro l'Hydra.»
«La prossima volta, ora voglio sentire quella contro i Sunrise.»
Sospirò «Vuoi proprio quella storia, eh?» lei annuì convinta, così continuò «E va bene, mettiti comoda perché sarà molto lunga.»
«Più lunga è, meglio è!»
Ridacchiò «Sei testarda come tuo padre, ma è per questo che ti amo così tanto.»
Andò in soggiorno e tornò con una sedia dove si sedette, mettendosi comoda «Pronta a cominciare?»
«Prontissima!»
«Bene! Questa storia parla di una donna che, oltre ogni aspettativa, nella sua vita finì per salvare il mondo e trovò delle persone che la resero una persona migliore...» e cominciò a raccontare la storia, sotto gli occhi ammirati di sua figlia.

ᴀɴɢᴏʟᴏ ᴀᴜᴛʀɪᴄᴇ:

Un prologo corto lo so, ma serviva per introdurre l'inizio della storia.
Non ho messo nomi e niente che facessi capire chi siano.
Lo capirete andando avanti nella storia, molto probabilmente verso la fine.
Comunque ora vi lascio alla storia, che spero che vi piaccia.

ElisabethPrime.