Capitolo 8

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Eccomi, come promesso,  con il nuovo capitolo.

Grazie a ancora per il sostegno!

Ci leggiamo presto!


Entriamo nella camera, Gianluca chiude la porta dietro di sé. Siamo tesi, entrambi. Forse ho fatto un passo. Avventato chiedendogli di venire qui. Poggio il mio portafoglio sul comodino, e insieme il mio telefono. Si avvicina lentamente a me, mentre sono girata. Lo guardo nello specchio quando mi sfiora con le dista il corpo, così delicatamente da non farmelo quasi percepire.

Ci guardiamo attraverso lo specchio. Leggo anche nei suoi occhi l’imbarazzo. Lui sorride, per poi iniziare a baciarmi il collo. Le sue mani sono sul mio ventre piatto. Mi fa girare verso di lui e sorride quando le nostre labbra si sfiorano.

Ci baciamo in piedi, stretti per un po’. È lui a indietreggiare e farmi cadere sul letto, e lui sopra di me. Mi solleva la blusa, togliendomela. Mi guarda con un reggiseno sottile bianco e i pantaloni.

“posso toglierti la camicia?” chiedo accarezzandogli il petto.

Annuisce e mi fa sollevare solo per slacciargli i bottoncini. Gliela levo, facendola scivolare sulle sue spalle. Lui torna a baciarmi, mi sento su una nuvola, fluttuo a ritmo del mio cuore.

Le sua mani vagano sui miei fianchi, arrivando al bottone e slacciandolo insieme alla zip. Capovolgo la situazione mettendomi sopra di lui.

Mi tolgo il pantalone velocemente e torno a baciarlo, mentre metto la mano sulla sua cintura. Gliela slaccio per poi passare la pantalone. Sorride e si lascia togliere il pantalone. Gli bacio il petto, e scendo verso il suo slip.

“aspetta, aspetta” dice fermandomi, e tirandosi al centro del letto “stavo scivolando”

“pensavo ti stessi già tirando indietro.” Dico salendo sopra di lui e prendendogli le mani.

“vado fino a dove vuoi arrivare tu!” dice sorridendo

"allora non fermarti" sussurro sulle sue labbra dolcemente

“sei bellissima.” Dice accarezzandomi 

Inizia ad esplorare il mio corpo con le sue mani grandi. Si alza a sedere, e inizia a  baciarmi il collo. Le nostre intimità creano una frizione che ci fa gemere a entrambi.
Porta le mani dietro la mia schiena e cerca il gancetto del reggiseno. Mi guarda, come per chiedermi il permesso. Per risposta, mi calo per prima una spallina e poi l’altra.

Sgancia il reggiseno, poggiandoli poi per terra. Ci fissiamo negli occhi, prima che lui scenda con il viso, a stuzzicare il mio seno destro, con denti e lingua.

Cerco di trattenere i gemiti, ma è così bello dolce, intimo, che non posso rimanere indifferente. Lo fermo, facendolo tornare sulle mie labbra.

“Gian. Se vuoi. Possiamo andare anche oltre.” Dico guardandolo negli occhi.

“sicura? Io… non so se sarò all’altezza della tua prima volta.” Dice serio

“lo saresti stato, se fosse stata la mia prima volta.” Dico dolcemente.

“”tu… hai già…” chiede guardandomi negli occhi

Annuisco imbarazzata, per poi nascondermi in un bacio, tutt’altro che casto. Sospira forte, facendomi mettere sotto di lui. Poggia la mia intimità sulla sua, muovendosi piano.

“non resisto più”

“non devi farlo.” Dico sorridendo per poi poggiare la mano sulla sua lunghezza, attraverso lo slip.

Sorride guardando prima la mia mano e poi me, Stringo la sua eccitazione procurandogli un gremito profondo. La muovo su e giù, lentamente, mentre Gianluca continua ad accarezzarmi i fianchi.
Con u. Gesto deciso gli abbasso lo slip, mentre lui si solleva per. Farmi mettere sotto di lui.

“sicura?” chiede guardandomi negli occhi, mentre prende il portafogli dal pantalone e prende un preservativo.

“si, ti prego.” Ansimo per poi baciarlo.

Poggio lo sguardo sulla sua lunghezza, mentre lui ci srotola sopra la protezione. Torna su II me e mi tocca lentamente, per poi togliere lo slip. Si posiziona tra le mie gambe. Mi guarda intensamente per poi passare una mano tra le mie gambe.

“te lo chiedo un ultima volta” dice poggiando la punta alla mia entrata “sicura?“

“saresti in grado di tirarti in dietro?” chiedo sorridendo mentre lo sento sfiorarmi, facendomi e citare

“per te lo farei” mi dice sottovoce

“ti prego…” gemo quando mi sfiora per l’ennesima volta

Sorride, e lentamente si fa spazio dentro di me. Struzzo da subito gli occhi, lui se ne accorge e rimane immobile.
Faccio in cenno con la testa e, lui si muove lentamente, dentro e fuori. Mi bacia mentre cerca di controllare i movimenti senza farmi troppo male.

“Gian, più forte”  dico allacciando le gambe alla sua schiena e avvicinandolo ancora di più a me.

“si” dice iniziando a muovere il bacino in modo più intenso

Punto i polpastrelli nella sua schiena, sentendo il piacere aumentare. Gianluca mi bacia il collo, mandandomi fuori di testa. Capovolto la situazione, e mi ritrovo sopra di lui, a muovere il bacino in modo continuo.

“Mariagrazia” gene sottovoce Gianluca mentre butta la testa indietro.

Siamo un groviglio di respiri, ansimi gemiti, baci. Le nostre mani sempre unite mentre ci muoviamo in sincronia. È Gianluca a raggiungere il suo punto di non ritorno per prima, e io poco dopo. Rimaniamo incastrati, a guardarci negli occhi. Naso contro naso, occhi contro occhi. Mi avvicino ancora, baciandolo lentamente.

Scendo da lui, mi metto al suo fianco, mentre si sistema e torna accanto a me, girandosi verso di me. Mi guarda mi toglie i capelli da davanti il viso. Sorride dolcemente guardandomi negli occhi.

“ti amo” dice sottovoce facendomi esplodere il cuore

“ti amo” dico piano guardandolo

Si solleva sorridendo, prende il telefono e lo accende guardando solo l’ora e il giorno.

“12 maggio  direi che è un giorno bellissimo per essere il nostro anniversario.” Dice sorridendo “dobbiamo dirlo a Piero sai?”

“non rovinare questo nostro momento”  dico avvicinandomi a lui e poggiando la testa sul suo petto, che luì poi accarezza e bacia.

“spero ce ne saranno tanti”

“te lo prometto.”

È mi addormento poco dopo, senza sapere che quel momento di serenità sarebbe durato per poco. Il peggio doveva ancora iniziare.

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