Capitolo 14

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Appena entro in casa trovo Seth sdraiato al contrario sul divano, intento a guardare un programma di cucina.
Scoppio a ridere, salutandolo.
<<Hey, Holly! Com'è andata?>> Chiede, facendo cadere le gambe sul divano, per poi sedersi normalmente.
Gli racconto, riassumendo, la giornata e "l'incidente" con Bryanna.

Passiamo una buona mezz'ora ad apostrofare negativamente la Rossa in ogni modo possibile ed immaginabile, per poi passare il resto del pomeriggio a guardare una serie tv su Netflix, appena iniziata.

Dopo le nostre risate, pianti e urla contro i personaggi, la porta di casa si spalanca, rivelando la figura di Jordan sulla soglia.
Un Jordan con il fiatone, sudato e lo sguardo preoccupato.
<<Che è successo?>> Chiedo, scattando in piedi.

Potrebbe essere successo qualcosa di male a Kylie, o, peggio, al piccolo Kevin.
<<Kevin sta bene?>> Chiede Seth, come leggendo i miei pensieri.
<<Lui si, certo.>> Dice, prendendo fiato.

<<È successo un casino. Si tratta di Dylan.>> Dice.
Merda.
Lo guardo, allarmata.
<<Dov'è?>> Chiedo, d'impulso, mentre Seth prende il cellulare.

<<Harlem.>> Risponde.
<<Cazzo.>> Impreco.
Doveva andare per forza nel quartiere più pericoloso di tutta New York?

<<Cosa gli è successo?>> Chiedo.
<<Non mi risponde.>> Sbotta Seth, imprecando.
<<Non posso muovermi da casa, ordini del dottore. Chiamo Tyler e gli dico di raggiungervi. Voi andate e tenetemi aggiornato.>> Continua, poi, componendo un altro numero.
Jordan annuisce. <<Amico, stai attento ad Holly.>> Avvisa, mentre usciamo, salutandolo.

<<Mi dici cosa succede?>> Chiedo.
<<Un fottuto casino, ecco cosa. Holly, non penso che Dylan te ne abbia parlato, perché non lo fa mai, ma il suo non è un lavoro, ok? Così come il mio. Ci guadagnamo soldi facili facendo lavoretti leggermente illegali per una gang di Harlem, che ha un certo potere anche qui nel Bronx e, soprattutto, nel South Bronx, che è qua attaccato.>> Spiega velocemente, scendendo le scale.

Cos..? Era questo che intendevano Kylie e Dylan dicendomi che c'era molto altro dietro?
<<C'entra con le corse e gli incontri clandestini?>> Chiedo.
Annuisce, salendo in auto.
<<È per questo che tentiamo di non farti notare da tutti i partecipanti agli incontri, Holly. Vogliamo tenerti al sicuro.>> Dice.

Lo guardo, storcendo il naso.
<<Non ho bisogno di protezione, Jordan. Anche Kylie è dentro.>> Dico.
<<Kylie è protetta, tutti sanno chi è, chi frequenta e le conseguenze che ci saranno se qualcuno osa toccarla. Il punto è che tu hai cambiato qualcosa, ok? Dylan, lui.. sembra cambiato, diverso. Ed è per te. Non ho la più pallida idea di cosa tu gli stia facendo, Holland, ma con te, Dylan diventa umano.>> Spiega, concentrato sulla strada davanti a noi.

<<Però è immischiato in affari loschi, Holly. Brutti giri. Sei in pericolo e sta cercando di tenerti fuori da tutta questa merda.>> Dice, sgommando con l'auto per parcheggiare di fretta di fronte ad un marciapiede.
<<Si, ma adesso cosa gli è successo?>> Chiedo.
<<Stava facendo una consegna e c'è stato un problema.>> Spiega.
<<E io cosa c'entro? A che vi servo, se mi hai detto che vuole tenermi fuori?>> Chiedo.
<<Lo scoprirai.>> Dice.

Poco dopo vedo spuntare i gemelli Santiago dal marciapiede, appena usciti di corsa dal portone di un ristorante messicano di fronte a noi.
Salgono in macchina in fretta e Jordan riparte.

<<Che è successo a Dylan?>> Chiede Martin.
<<¿Qué pasa?>> Chiede Carlos all'unisono con il gemello.
Jordan non risponde, perché, dieci minuti dopo, la risposta arriva davanti a noi.

𝐋𝐈𝐅𝐄𝐋𝐈𝐍𝐄. (IN REVISIONE)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora