Questa storia é breve sarà solo un capitolo ma credo che vi piacera
.. ho 19anni e da poco è una storia d'amore durata 7 anni. Ma prima di raccontarvi le cose negative di questa storia, parto dalle cose. belle. La prima volta che vidi Carlo(amo ancora sentire e scrivere il suo nome) era davanti a un lido che si affacciava su una spiaggia. Ero in macchina con mio padre e quando scesi per dirigermi verso il lido il nostro sguardò si incrociò.. e da lì non riuscì più a dimenticare il suo sguardo e il suo bellissimi sorriso. C'era un problema: lui aveva paura di frequentarmi per uno stupido problema.. Siamo cugini di 6 grado e questo all'inizio lo frenava, però poi piano piano si rese conto che era una stupidaggine a cui non doveva dare importanza. Eravamo parenti, ma il legame di sangue ormai si era sciolto. Iniziammo a frequentarci dopo 3 mesi eravamo, come si suol dire, "uno per l'atra". Con lui mi sentivo amata, protetta. Avete mai provato queste sensazione? I nostri abbracci erano spontanei e anche quando stavamo in macchina e non ci dicevamo niente il silenzio era piacevole con lui. Non c'era bisogno di occuparlo. Quando avevo un problema non mi importava se mi dava consigli o meno, lui era lì che mi ascoltava e questo a me bastava. Mi faceva sentire la donna più importante dell'universo. Mi faceva vivere esperienze. Come quella volta in cui decise di affittare una barca, andammo a mare e ci sdraiammo a vedere le stelle in una notte illuminata. Oppure quando si sdraiammo, sempre di sera, in mezzo alla strada dove solo qualche volta passavano le macchine. Oppure quando ebbe la pazza idea di andare nel Colorado con la sua moto e mi ci portò, così all'improvviso senza che io sapessi nulla. Oppure quando mi portò all'acquario e mi fece nuotare con i delfini, quando mi fece assaggiare il gusto di un gelato che era squisito.. mi fece provare esperienze che non avevo mai provato prima. Infatti prendemmo la decisione di andare a convivere . ormai era diventata la mia ala, il mio scudo. Sapevo che nella mia vita non avevo bisogno di altro. Però poi mi sentì crollare la terra sotto i piedi un anno fa. Carlo una mattina doveva andare fuori a portare la sua mamma a fare una visita e doveva andare fuori città. Così alle 8 di mattina mi svegliai insieme a lui come sempre. Gli preparai il caffe, preparo la tavola e iniziamo a fare colazione. Finito questo, si prepara e io lo aspetto in salotto. Quando è pronto mi saluta e mi dice <<Amore.. allora ci vediamo stasera per le 19:00. Ho comprato la bistecca per stasera, magari possiamo mangiarci quella.>> <<Ok amore mio, cucinerò quella.. ricordati di passare in lavanderia a prenderti la tua camicia>> . <<Certo. A stasera allora>> si avvicina e ci baciamo. Io gli dico <<vai piano amore! Salutami tua mamma e digli che stesse tranquilla>> <<Sarà fatto. Ti amo vita mia.>> <<Ti amo anch'io cucciolo.>> Chiuse la porta e quella fu l'ultima volta che lo vidi, non ritornò più a casa. In autostrada fu investito da un camion e lui e sua madre morirono sul colpo. Quando mi arrivò la chiamate.. solo Dio sa le urla che feci. E' passato un anno da quando Carlo è morto.. un anno.. non mi sembra ancora possibile, sapete? Forse vi chiederete come mai scrivo queste cose qui.. ma non so con chi condividerle. Non avevo altro che lui nella mia vita, Mi manca, mi manca terribilmente. Mi mancano le nostre giornate passate insieme, le serate in cui ci sedevamo sul divano a guardare un film con una tazza di cioccolato calda. Mi manca ridere con lui e solamente con lui ridevo fino alle lacrime.. mi manca la sua espressione quando ha un dubbio il modo in cui ride, quando nelle sua faccia era stampata una preoccupazione. Mi manca come mi prendeva la mano e le emozione che mi faceva sentire. Mi manca appoggiarmi a lui e sentirmi protetta, e il modo in cui mi faceva sentire amata. Adesso, a distanza di un anno, se chiudo gli occhi sento ancora il suo profumo e il suo calore. La casa è vuota senza la sua presenza e a volte lo vedo ancora in casa.. lo vedo quando esce dalla camera da letto, quando apre la porta per andare a lavoro. Lo vedo quando è seduto sulla sedia e mi sorride. Gli dico ancora <<ti amo>> e anche se può sembrare strano, so che anche lui me ne vuole ancora. Magari in un'altra vita ci rincontreremo e staremo sdraiati su una barca ad ammirare le stelle mano nella mano ed amarci sempre di più. Ancora oggi vado a trovare suo padre e ogni volta che vado provo una nostalgia ad entrare in quella casa(come nella mia) ed è come se avessi un nodo in gola. Ci abbracciamo sempre e condividiamo il dolore, ma siamo forti. Purtroppo però ci stiamo iniziando ad allontanare. La mia casa è piena di foto di me e di Carlo e non riesco a liberarmi delle cose che mi ricordono di lui.. Solo un uomo è entrato nella mia vita e mi ha fatto provare emozioni indescrivibili e fatto vivere una vita in tutti in cui una donna può vivere una vita: Carlo. Ti amo vita mia, mi manchi da morire.