Prologo

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Era il giugno del 1993 quando avevo appena terminato la scuola, avevo 19 anni ed ero pronta a vivere un'estate che, speravo, fosse indimenticabile o almeno così pensavo fino a 2 mesi prima. Desideravo andare al mare, godermi il sole, la spiaggia e l'odore della libertà. Ma la vita non fu clemente con me e il destino aveva già scelto. 1 mese prima del diploma, scoprimmo che mia mamma stava male, molto male. Il cancro le aveva colpito i polmoni ed io mi sentivo annientata, mi sentivo inutile.

Fin da quando ero bambina, mia mamma era stata il mio porto sicuro. Lei c'era quando ho pronunciato le mie prime parole, quando ho compiuto i miei primi passi, quando poi sono cresciuta e ho cominciato ad affrontare le mie prime delusioni, che fossero d'amicizia o d'amore, non importava, lei c'era e basta. Era la mia migliore amica, la mia confidente ma soprattutto mia mamma. Amavo anche mio padre ma con lui era tutto diverso, con lui non potevo confidarmi ma con mia mamma sì, lei non mi avrebbe mai giudicata e lo sapevo bene. Sapeva sempre darmi i consigli giusti, mi aveva insegnato come guardare in faccia i miei demoni e a combatterli uno ad uno a sangue freddo e senza timore ed adesso, il rischio di perderla non mi faceva dormire la notte e consumava ogni frammento di felicità del mio corpo.

Io, i miei fratelli John e Gabriel e la mia sorellina Eleanor quando sapemmo la notizia, rimanemmo impassibili, come se il mondo ci fosse caduto addosso. Mio padre e mia madre ci convocarono in cucina, una cosa alquanto insolita, ci fecero sedere e ci diedero la notizia.

Non ci furono lacrime, non ci fu disperazione, soltanto una cosa regnava in casa nostra: il silenzio.

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