Il primo amore

Capitolo 2

4 anni prima..

La sveglia inizia a suonare, sono le 7:30 ed è il primo giorno di scuola. Comincia una nuova avventura, le medie sono finite e il primo anno di superiori è appena iniziato. Ho scelto di fare una cosa che amo, studiare turismo. Mi alzo, vado in bagno e guardandomi allo specchio perdo dieci anni di vita. Ho le occhiaie che arrivano alle tette. Mi lavo i denti, la faccia e applico il correttore per coprire le occhiaie, metto il mascara, la matita e vado a vestirmi. Decido di mettere un top grigio con la scritta "Bisou", floreale e un paio di leggins neri. Infilo le converso prendo lo zaino e mi dirigo verso scuola.
Dieci minuti dopo sono davanti a scuola e noto che sono in anticipo, perciò decido di sedermi sul muretto di fronte a scuola e mi accendo una sigaretta. Vedo la gente che si prepara per il primo giorno, chi all'ingresso principale a parlare con gli amici e chi all'ingresso secondario facendo conoscenza con nuovi ragazzi..spengo la sigaretta e mi avvio verso l'ingresso secondario. Suona la campana e mi ritrovo nella palestra grande aspettando che la preside, una donna di 50 anni, alta un metro e un kinder bueno, ci faccia il discorso di benvenuto. Veniamo smistati nelle nostre classi e dopo 1 ora ci dirigiamo in aula.
Il primo professore sembra simpatico, insegna italiano e storia e già da subito ci fa capire di essere uno dei pochi insegnanti che ci aiuteranno in questi 5 anni. Per far passare il tempo ci chiede di presentarci e quando tocca a me mi alzo in piedi e mi presento.
"Salve, mi chiamo Andreea, ho 15 anni, sono rumena. Amo leggere e ascoltare musica.."
Mi salutano tutti e continuano con le presentazioni. Noto subito un mio vecchio compagno, Marko, sta già dormendo. Nel banco accanto al suo c'è la vipera, Nicole. Io e lei ci siamo conosciute l'estate scorsa, quando uscivo col vecchio gruppo. Non ci siamo mai sopportate ma non ricordo perché.
Suona la campanella. Intervallo finalmente.
Faccio amicizia subito con 3 ragazze, Cristina, Arianna e Gabriela. Si conoscono dalle medie e sono tutte diverse tra di loro. Cristina è bionda, col fisico perfetto , Arianna e mora, un sorriso da paura e un fisico un po' più pienotto, mentre invece Gabriela ha l'aria da tipica emo. Scopro subito che ama farsi le canne ed è tipo Bob Marley versione femminile. Passiamo l'intervallo fuori a parlare e mi chiedono se questo per me è il primo anno i se sono bocciata. Spiego loro che non sono stata bocciata, ma che a causa del mio trasferimento dalla Romania all'Italia ho dovuto rifare un anno.
Mentre parliamo si avvicina una nostra compagna, Emily e ci chiede se ci va un caffè alle macchinette. Tutte noi annuiamo e ci dirigiamo verso l'ingresso secondario per arrivare alle macchinette del secondo piano.
Lascia passare prima le ragazze e nel frattempo io mi guardo attorno. Ci sono tantissimi ragazzi da questa parte della scuola. Noto un gruppetto di ragazzi appoggiati al termosifone accanto alle scale..ma come ho fatto a non vederli prima?
Noto un viso famigliare in quel gruppo ma da lontano non capisco bene chi sia.
- Tu che prendi?- mi domanda Cri
Mi giro verso la macchinetta per introdurre le monetine e noto che 40 centesimi sono già stati inseriti, guardo le ragazze e Cri mi dice che la prossima volta potrò offrire io. Mi prendo il caffè macchiato e nel mentre ci incamminiamo per tornare in classe. Mentre ci avviciniamo al gruppo di ragazzi riesco a capire a chi appartiene quel viso.
-Aleeeex- urlo e vedo il ragazzo girarsi e rimanere sopreso
-Andreea , ma che ci fai qui? Studi qui? Gesù pure a scuola dovrò sopportarti.- dice mentre mi abbraccia.
-Ammettilo che non vedevi l'ora- gli rispondo.
Si gira verso i ragazzi e dice
-Vi presento  Andreea, una delle mie più care amiche.-
-Io direi più l'unica amica- gli rispondo ridendo.
I ragazzi si presentano, tutti molto carini, ma l'ultimo mi colpisce maggiormente
-Johnson, piacere.- la sua voce è roca, e quando lo guardo la mia schiena viene attraversata da una scossa.
-P-piacere mio-  rispondo paralizzata  guardando quegli occhi azzurri ghiaccio.