Cap 36: Di giochi erotici nel dormitorio di Serpeverde

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Harry si sentiva sfinito dopo quello che avevano visto nel ricordo di Lumacorno.

Davanti a lui e anche davanti al Preside, si era mostrato sicuro, forte, deciso, non voleva dare l'impressione di crollare come un bambinetto, voleva mostrarsi un uomo, altrimenti Silente avrebbe smesso di fidarsi di lui. Non poteva deludere Silente, Piton, soprattutto dopo che Lumacorno aveva espresso, anche se non a parole, stima nei suoi confronti.

Eppure nonostante questo, quando era da solo, si sentiva crollare. Cercava di stare lontano da Ron ed Hermione, perché aveva capito fin troppo bene dall'ultima volta, quanto la tentazione di cedere di crollare tra le loro braccia, fosse forte e irresistibile. Si ricordava come aveva lasciato che lo consolassero, quando era triste per quello che aveva visto nel ricordo di Piton.

Si era lasciato abbracciare e coccolare da loro ed era stato molto bello, ma anche sinceramente imbarazzante per un ragazzo di sedici anni.

Harry aveva capito che l'amicizia con loro era la sua più grande debolezza, ma non voleva che ricapitasse, non voleva che loro vedessero questa debolezza e avessero cominciato ad allontanarlo, reputandolo patetico. Non voleva essere un peso. Per loro o per nessuno.

Eppure, non poteva fare a meno di rimpiangere, il non essere per una volta, un ragazzo come tutti gli altri. Non essere il Prescelto, non avere nessuna cicatrice, avere dei genitori da far dannare come tutti i ragazzi della sua età e avere perfino una ragazza con cui distrarsi, o un ragazzo, magari.

Se avesse avuto qualcuno, sarebbe stato più semplice, accettare il fatto di appoggiarsi a quella persona. Avrebbe avuto almeno qualcosa da dargli in cambio, si sarebbero divertiti a vicenda, non era come..ricevere consolazione da un amico, dove tu non puoi dargli niente in cambio.

Ma da quand'era che faceva ragionamenti così da sfigato qualunque? Si stropicciò la faccia durante le lezioni di Pozioni e si disse che doveva riprendersi.



Finite le lezioni, era più depresso che mai e vagava per il corridoio da solo, riuscito per un soffio a sfuggire dagli interrogatori di Ron ed Hermione, non riuscì ad avere tanta fortuna con Malfoy.

"Ehi, Potter."

Harry sospirò, trovandoselo davanti.

"Che cosa vuoi?"

"Parlarti. Camminiamo?"

Harry lo guardò.

"Tutto qui?"

"Prego?"

"Nessuna battuta sprezzante, insulto o risatina strafottente?"

"Beh, avremmo tempo anche per quello, no? Ma prima volevo parlarti e assicurarmi che non mi sfuggissi di nuovo. Andiamo? Sta tranquillo che non mordo."

"Su questo, avrei delle perplessità." Disse Harry, ma accettò di seguirlo.






Draco lo portò in cortile, sorprendendolo.

"Che c'è, Potter? Sembri Confuso." Disse Draco sorridendo.

"Certo che lo sono. Credevo mi scaraventassi in un'aula deserta. Non hai paura che i tuoi amichetti Serpeverde possano vederti con me?"

Draco scrollò le spalle. "E anche fosse?"

Questo lasciò Harry letteralmente basito.

"Non dici sul serio, vero? Una volta non avresti parlato così."

"Lo so che è sconvolgente per te scoprirlo, Potter, ma.." disse Draco, sputando un nocciolo di ciliegia e buttandolo sul terreno. "Le persone cambiano..e certe cose a cui prima davano scioccamente importanza, vengono sostituite da cose ben più importanti. e poi non mi è mai piaciuto limitarmi nelle cose che voglio fare, per colpa di qualcun altro, amici o nemici. Questo, Potter, si chiama libertà." Disse Draco sorridendo.

"Mi hai fatto venire qui per darmi lezioni sulla libertà e farmi sentire uno stupido?"

"No, sono venuto qui per sapere come mai sei così cupo, ultimamente, Potter."

Harry non riuscì a nascondere la propria sorpresa.

"è per colpa dei miei baci? Vuoi che la pianto?" disse cercando di suonare incurante.



"No!" disse Harry precipitosamente, poi colse l'occhiata maliziosa di Malfoy. "Voglio dire..non è per te. È per..altre cose..non posso..non posso parlarne, ecco."

"Okay, Potter, ma non desideri che la pianti, vero?" gli chiese ancora Draco malizioso.

"Io..senti, Draco..io..è assurdo..questa cosa non sarebbe mai dovuta iniziare.."

"Perché?" chiese lui tranquillo.

Harry lo guardò sconvolto.

"P-per prima cosa..siamo due ragazzi.."

"Mai sentito parlare di libertà sessuale, Potter?"

"L-libertà? Ses..?? E seconda cosa, ben più importante, noi siamo nemici da sei anni! O per meglio dire, TU mi fai la guerra da sei anni. A me e ai miei amici." Disse guardandolo male, più deciso.

"E questo cosa ha a che fare con del sano divertimento?"

Harry lo guardò basito.

"Potter, a sedici anni non puoi immaginare di fare sesso solo con chi ami e veneri, altrimenti arrivi a venticinque, frustrato e arrabbiato con la vita. E non credi che a sedici, forse forse, è giusto guardare alla vita con un sorriso?"

"Detto da un Serpeverde mordace e vendicativo, è buffo." Replicò Harry.

" è vero. Il più delle volte sono stato sgradevole, ma non mi si può dire che io sia incapace di divertirmi. È solo che sono stato..distratto..da altre cose..soprattutto nell'ultimo periodo."

Harry impallidì. Si riferiva al suo piano di attaccare gli studenti o chiunque fosse nella scuola?



"Ad ogni modo.." riprese Draco meditabondo. " Perché dobbiamo lasciare che il nostro odio reciproco, ci impedisca di divertirci a vicenda?"

"Tu sei..convinto che io voglia divertirmi con te?" disse Harry.

"Hai ricambiato il mio bacio, no?"

"Solo perché mi hai preso alla sprovvista."

"Oh, Harry, Harry.." e il cuore di Harry perse un battito quando fece il suo nome. "Ma guardati, ti cambiano gli occhi quando ti si chiama per nome. Lo fai con tutti o solo con me?"

"Sei così detestabile con tutti o solo con me?"

"Sei così adorabile solo con i tuoi amichetti o potresti esserlo anche con altri? Lascia che lo scopra." Gli sussurrò Draco all'orecchio.

Harry tremò leggermente quando il biondo si avvicinò.



"Io lo faccio per te..sei così stressato ultimamente..non ti andrebbe un po' di distrazione? Anche io ho bisogno di un po' di svago da tutto questo stress."

Harry non si arrischiò a rispondere.
Draco decise a quel punto di andar via, lasciandolo basito.
Il cervello di Harry lavorava frenetico.

In fondo doveva già trovare un modo per allontanare Draco dai suoi scopi malefici, no? Ora lui gli stava proponendo qualcosa che avrebbe distratto entrambi.

E divertito.

Oddio no, non con Draco. Lui non mi attrae, anzi, mi ripugna. Non posso.

Eppure mentre pensava a questo, sentiva sempre di più il suo membro pulsare contro i jeans.

Cazzo! E prese a correre all'interno della scuola per non farsi vedere.





*

L'indomani mattina, fu svegliato dalla sua civetta, che dolcemente cercava di svegliarlo con il muso.

"Edvige. Come mai non sei venuta a colazione?" gli chiese, accarezzandola dolcemente.

Edvige fece un verso acuto. Chissà cosa voleva dirgli. Forse il proprietario gli aveva detto che era urgente e di venire prima.

La missiva proveniva da DRACO MALFOY.

Oddio e ora cosa vuole quel pazzo??

Caro Potter,

Mi è venuto in mente che non hai mai visto lil nostro dormitorio

che ne diresti di fare un salto qui prima di colazione??

Porta il mantello dell'Invisibilità.

Harry nascose subito la missiva sul fondel del suo baule. Quello era un'incorreggibile pazzo. Come poteva pensare che lui..

Eppure da quando aveva letto quell'invito, l'immagine di lui che sgattaiolava nella sala comune per andare a trovare Malfoy, cominciò a tempestarlo come una tempesta di sabbia.




*

Poco tempo dopo, Harry, coperto dal mantello dell'invisibilità, arrivò nel dormitorio maschile dove giaceva Malfoy, che sembrava dormire profondamente e sembrava anche a petto nudo.

Sperando che non fosse una trappola, lo sfiorò leggermente con il braccio.

Draco sbarrò subito gli occhi e li Harry capì che fingeva solo di dormire aspettando il momento che sarebbe arrivato.

"Sei qui, vero? Suppongo di si." Sussurrò Draco, poi scrisse qualcosa su una lavagnetta piccola.

Harry si sporse per leggerla.

SCRIVI QUI.

Harry prese la lavagnetta e scrisse:

Cosa vuoi? Perché mi hai fatto venire qui? Se è una delle tue trappole, me la paghi.

Draco dopo aver letto, scoppiò in una leggera risatina.

Cerca di non gridare, Potter.


Dicendo così, scoprì la coperta di velluto rosso e quello che aveva sospettato Harry, trovò conferma. Draco era completamente nudo!!


ADESSO ME NE VADO.

Draco rise e afferrò un braccio invisibile di Harry.

Con l'altra mano, scrisse:

GIOCHIAMO UN Po'. SAREMO SILENZIOSI.

Harry non riusciva a immaginarsi cosa intendesse Draco Malfoy per "saremo silenziosi."

Hai la bacchetta?

Si, ma cosa..?

Passamela sul corpo. Avanti e indietro. Sopra e sotto.

Harry valutò per un momento, l'idea di rifiutare e di correre via da quel dormitorio peccaminoso, ma sorprendentemente, vide la sua stessa mano, muoversi e uscire fuori dal mantello, per sfiorare la pelle di Draco, dal collo in giù.



"Continua.." sussurrò Draco.

Harry continuò, quando arrivò in fondo al torace, valutò l'idea di fermarsi, ma Draco si inarcava così bene, contro la sua bacchetta, che non osava fermarsi. Passò sopra il suo membro, ormai eretto e gli sfiorò anche l' interno coscia e poi l'altro.

Ora fallo con questa piuma. Scrisse Draco, porgendogli una piuma.

Harry era ormai eccitato e duro quanto lui, ma non riusciva a fermarsi, rifece lo stesso procedimento con la piuma, potendo solo immaginarsi come potesse essere sconvolgente e piacevole per Draco, sentire la leggerezza della piuma sfregolare contro la sua pelle, dopo il trattamento della dura bacchetta.

Draco ansimava dal piacere, mentre Harry procedeva e completava il trattamento, fino in fondo.

Sei eccitato, vero, Potter? Anch'io lo sono. Vieni qui,

Incapace di sottrarsi, si avvicinò. Draco armeggiò alla cieca, non potendo vederlo, ma riuscì subito a indovinare dove fossero i suoi jeans e gli aprì la cerniera.

Sentì Harry soffocare un gemito e gli prese il membro in mano, cominciando a masturbarlo piano, poi sempre più veloce.

"E ora..vediamo chi viene per primo." Sussurrò Draco vicinissimo al suo orecchio, masturbandosi con la mano libera.

Riprese così a masturbare entrambi, dopo due minuti, fu Harry il primo a venire, mordendosi la mano, per non farsi sentire, Draco lo seguì subito dopo, poi crollò sul letto.

Sentì un rumore di scarpa cadere. Harry era scappato via dal dormitorio correndo e aveva inciampato in una scarpa random del dormitorio. Draco ridacchiò.

Harry Potter 2.0Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora