Ritrovamenti scioccanti #72

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Sono passati due giorni da quando ho parlato al telefono con Kol.
Mi manca da morire.. mi manca la mia famiglia.. mi mancano i miei amici.
È successo quel che non speravo, Steph si è sfogata su di me. Sento dolori per tutto il corpo, e ricordo ancora che quando mi ha dato un calcio allo stomaco la bestia che era in me era venuta fuori.

Può farmi quel che vuole.
Può picchiarmi quanto vuole.
Ma non deve toccare mio figlio.
Il mio bambino non lo deve neanche sfiorare. Si è fermata anche grazie ad Alana che ha cercato una scusa che non ho sentito, perché dopo poco ho perso coscienza.

Aspetto con ansia il momento in cui Alana mi dice "Ora, possiamo scappare ora" ma ogni volta mi illudo miseramente.
Tento di alzarmi, di mettermi almeno seduta, ma fallisco, ancora.
Sbuffando mi accascio a terra.
Le catene dei polsi e delle caviglie mi stanno togliendo quasi la pelle, d'altronde sono anche sporche del mio sangue.

Non so dove sono ferita esattamente, so solo che ho male ovunque.
L'ultima volta che sono stata rapita, ovvero da Beck il padre di Elia e Kol, non mi sono mai ridotta in questo modo.
Nessuno mi ha sfiorata. Se ero ferita era a causa mia e della mia lotta con le catene. Ma qui, adesso, è diverso.
Credo di non potercela fare stavolta. Sono sempre stata forte, non mi sono mai arresa, soprattutto in queste situazioni, ma la parte più debole di me sta venendo fuori.

Tento l'ultima volta di liberarmi, ma niente. Finisco con il ringhiare di dolore e di smettere definitivamente di cercare un modo.

"Oh che c'è tesoro" Steph entra dentro la stanza "Non dirmi che ti arrendi" ridacchia inginocchiandosi di fronte a me "Non sei così forte allora. Non sei la Lorena di cui tutti parlano"

La fisso, e elegantemente le faccio il dito medio.

"Ops.. principessina sul pisello ho per caso ferito i tuoi sentimenti?" ghigno "Oh aspetta.. non ne hai. Sei come un cadavere. Senza anima.. senza cervello"

Scoppio a ridere vedendo la sua sfuriata. Tira calci e pugni ovunque. Quel che trova.. rompe. Anzi, disintegra. Vedendomi, non so da dove cavolo prende una pistola.

Forse dovevo starmi zitta...

"Sai.." incomincia a piangere "Ero la preferita della famiglia. Ero perfetta agli occhi di tutti. Ero come te!! Poi però ad un tratto, ho incominciato a comportarmi in modo strano, non sapevo il perché. Tutta la mia famiglia sembrava avere caratteri diversi a quelli che aveva prima" ridacchia "E sai perché? Perché mi hanno diagnosticato una malattia mentale chiamata Delirio di Capgras"

"E che cos'è?" la interrompo. Sono molto curiosa adesso.

"Sono felice che tu mi abbia fatto questa domanda" accarezza la sua pistola "Perché mi sono informata molto bene sulla mia malattia"

Si appoggia al muro e ritorna a guardarmi.

"Il Delirio di Capgras è la credenza che le persone familiari siano state sostituite da sosia-impostitori che si mostrano identici, ma non sono le stesse persone. Capgras è spesso associato a schizofrenia, che è esattamente quello di cui soffro io"

Ma tutti quelli che incontro hanno problemi mentali? Prima il mio fratellastro, Hunter. Ora lei. Bah!!!

"Oh ohh" porta una mano davanti a me, come a fermarmi "Ma non è tutto" sospira, e accarezza ancora la sua pistola "Ho anche un'altra cosa"

Bene.

"Soffrivo anche di bulimia" abbassa improvvisamente lo sguardo e il tono di voce "Stavo passando periodi di merda e nessuno se n'è accorgeva, o meglio, ero io a non far destare sospetti. Agli occhi degli altri dovevo sembrare sempre sorridente, come se il mondo mi fosse amico.
Ho incominciato a mangiare per consolarmi, fino a diventare quasi obesa. A quel punto non sapendo che fare, mi mettevo due dita nella gola con l'intenzione di vomitare.
La mia vita era ormai quello: mangiare e vomitare, mangiare e vomitare.
C'è stato anche una piccola durata di autolesionismo, ma poi ho smesso subito perché non volevo dare troppo nell'occhio. Ovviamente la mia famiglia, non volendo finire sulla bocca di tutti, una volta a settimana mi portavano in un ospedale psichiatrico ma sai cosa facevo, lì? Nulla. Assolutamente nulla. Faceva tutto schifo lì, anche i dottori. Alla fine, non sono riusciti a curarmi, e adesso eccomi qui"

Il nostro amore Impossibile [COMPLETA] [IN REVISIONE]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora