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-Mamma basta lascialo! Lo stai torturando!- esclamò Draco. Da quando erano arrivati Narcissa non aveva lasciato il bambino un secondo. Lei ed Harry erano seduti sul divano, mentre Draco era sulla poltrona.

-Dai Harry andiamo, è tardi e deve dormire.-

-Non fare così Draco! Finalmente ho un nipotino! Che tra l'altro non ha ancora un nome!-

-Dipende da Harry, è suo figlio.- Harry ci rimase un po' male a quella frase, ma in fondo aveva ragione.

-Io vorrei chiamarlo James, ma vorrei sapere anche cosa ne pensi tu Draco.- quella frase lo mise in difficoltà.

-Sei sicuro?Parliamo di tuo figlio. - disse un po' titubante.

-Non del tutto, anche se è mio figlio biologico. Si è trattato di abbandono da parte della madre e il Ministero me l'ha solo dato in affidamento per ora. Ho parlato con Hermione e mi ha detto che per adottarlo ho bisogno di un'altra persona. Sai anche tu che il Ministero ha da poco cambiato la leggi sui bambini maghi.- disse Harry. Narcissa capendo la situazione lanciò un'occhiata truce a Draco.

-Ragazzi io vado a mettere a letto il bambino nella vecchia culla di Draco, stasera restate qui a dormire e non accetto un no come risposta. Buonanotte.- e si congedò lasciandoli soli nel salotto.

-Quindi per adottarlo dovrei sposarti.- disse Draco stordito.

-A quanto ho capito basta essere una coppia ufficiale e basta sembrare affidabili agli assistenti sociali... Ma se l'idea di sposarmi ti sconvolge tanto non ne parlerò più.- detto questo Harry si alzò velocemente, che Draco non fece in tempo a raggiungerlo, e un po' deluso.

Il biondo si prese la testa fra le mai, dandosi dello stupido. Aveva ferito i suoi sentimenti senza rendersene conto e ora doveva scusarsi.
Si alzò anche lui e, mentre saliva le scale per dirigersi nella camera che avrebbe condiviso con Harry, incontrò sua madre.

-Non ho ricordo dell'ultima volta che l'ho visto così triste. Cerca di scusarti.- lui annuì e, finite le scale, entrò in camera.
Si tolse i vestiti, si mise dei pantaloni della tuta per dormire e si infilò sotto le coperte per poi abbracciare Harry da dietro, sapeva che non stava dormendo. Gli diede un bacio tra i suoi capelli arruffati per poi parlare.

-Mi dispiace amore, ma non mi hai dato il tempo di parlare. Non è che non voglio sposarti perché non ti amo, ma ci siamo rimessi insieme da poco dopo tanto tempo e aspettare non ci farà lasciare. Se lo vuoi, sarò felice di adottare il bambino con te, ma per il matrimonio è meglio aspettare ancora un po'.- Harry, scosso da quelle parole, si rigirò nel abbraccio stringendolo più forte.

-Brutto stronzo mi hai fatto fare 3000 film mentali inutili solo perché prima di parlare non hai connesso i tuoi stupidi due neuroni.- disse finendo con un pugno sul petto di Draco, che lo fece tossire. Il biondo poi gli asciugò delle lacrime, che gli fecero sciogliere il cuore, per poi afferrargli il volto tra le mani e lasciargli dei baci che partivano dalla fronte, arrivavano al naso poi alle guance e finivano sulle labbra salate, dove si soffermarono più a lungo. Poi gli sussurrò:

-Noto che Il grande Auror Potter si è risvegliato.- concluse sorridendo sulle sue labbra e facendolo sorridere a sua volta, finendo in un grosso, lungo bacio passionale.

-Perché ci siamo lasciati tempo fa?- disse Harry staccandosi un po' per guardarlo negli occhi, ma sempre stringendolo a sé con le braccia al collo.

-Non ricordo, ma siamo stati degli stupidi.- lo baciò di nuovo -Ti amo.-

-Ti amo anch'io, stronzetto.-

-Beh questo stronzetto pensa che i tuoi vestiti vadano tolti perché vuole farti una cosetta.- disse Draco bloccandolo al letto, mettendosi sopra di lui. Poi scese con le labbra, baciandogli il petto e gli addominali, per poi togliergli i pantaloncini con i denti. Poi ghignò.

-Non portavi le mutande eh?-

-Forse speravo in un risvolto del genere post-incazzatura.- disse Harry già con il fiato corto e con le mani tra i suoi capelli. Il biondo alzò lo sguardo verso di lui, gli sorrise maliziosamente accarezzandogli fianchi e iniziò la sua lenta tortura.

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Verso le 6:00 del mattino il bambino cominciò a piangere. Harry mugugnò infastidito, ma senza svegliarsi e Draco dovette farlo al posto suo.
Quando arrivò nella camera, trovò già sua madre che ci stava pensando.

-Ti sei scusato?-

-Sì, mamma.-

-Bravo. Oggi andate a comprare tutto quello che serve a questo esserino qui.- detto questo Draco tornò a dormire. Si svegliarono verso le 8 e scesero a fare colazione. Appena finirono andarono a comprare l'occorrente in un market a Londra.

-Allora cosa serve a un bambino?- chiese Draco.

-Pannolini, latte, omogeneizzati, un seggiolino e dei vestiti. Non ti ricordi cosa usavi tu?-

-Tutte cose molto costose.- Harry alzò gli occhi al cielo.

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-Allora avete preso tutto?- chiese Narcissa appena tornarono.

-Sì, dov'è il bambino?- chiese Harry.

-Dorme. Dovreste davvero dargli un nome.-

-James mi piace e Harry voleva dargli questo, quindi lo chiameremo così.- Harry gli sorrise e andò nell'altra stanza a controllare il loro James.



Strano, ma vero 2 DRARRYDove le storie prendono vita. Scoprilo ora