Amare è sentirsi tutto un fuoco

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Un silenzio quasi assordante rimbombava fra le strade notturne di Magnolia, spezzato solo dal fruscio di una manciata di foglie secche e spirate via dal vento. Lucy rivolse lo sguardo fuori dall'appartamento di Mirajane, la mano destra tastava il vetro pungendosi del suo freddo tocco, il fiato si condensava intorno alla sagoma della dita, e gli occhi marroni brillavano illuminati dal colore bianco argentato della luna.

<<Juvia, obbligo o verità?>> chiese Levy ridacchiando sotto i baffi, come se non stessero giocando al gioco più pericoloso e perverso del mondo.

L'altra ragazza corrugò la fronte toccandosi la punta del naso indecisa <<Uhm... Juvia crede che sceglierà obbligo>>

<<Levy-San, almeno tu non sceglierai qualcosa di cattivo, vero?>> domandò timidamente Wendy, guardando Erza con la coda dell'occhio. Charle scosse lentamente la testa sospirando <<Wendy, questo gioco non è fatto per persone buone come te>>

Lisanna si avvicinò alla bambina poggiandole una mano sulla spalla. Incrinò la testa di lato sorridendole dolcemente <<Tranquilla, qui siamo tutte amiche. Nessuno farebbe mai lo scalpo a nessuna, ho ragione Erza?>>

La maga del Requip arrossì stringendosi un lembo del pigiama fra le mani <<Beh, mettiamola così: siete state fortunate che Cana abbia rifiutato l'invito al Pigiama Party preferendo ubriacarsi al bar insieme a Bacchus di quattro cerberus. Ormai lo sapete anche meglio di me che l'alcool mi fa un brutto effetto...>>

Levy annuì ripensando al Natale scorso. Un brivido le trascorse la spiega dorsale, irrigidendola seduta sul pavimento a gambe incrociate. Ingoiò un groppo di saliva cercando di forzare un sorriso <<R-Ragazze, faremmo meglio a riprendere il gioco>> pronunciò balbettante, girandosi verso la maga della pioggia <<Juvia, ti obbligo a toglierti i calzini e indossarli come bracciali!>>

La ragazza la guardò incurvando un sopracciglio, ma non avendo molto da obbiettare a riguardo biascicò un "Ok" scrollando le spalle, sfilandosi le parigine nere e legandole ai polsi. Erza dischiuse le labbra in una O, guardando con occhi meravigliati le gambe dell'amica <<Juvia hai una pelle liscissima!>> esclamò accarezzandole un polpaccio <<Da quale estetista vai?>>

Juvia sorrise furbesca, assottigliando lo sguardo <<Scusa Erza-San, è Top secret!>> la rossa si allontanò da lei, incrociando le braccia al petto. Ridacchiando un suono quasi non distinguibile ad orecchio umano. L'azzurrina ruotò lo sguardo sulla gatta seduta sulla testa di Wendy <<Charle, obbligo a verità?>>

L'interpellata socchiuse un occhio coprendosi uno sbadiglio con la mano<<Obbligo>> rispose solamente, disinteressata dalla serata.

Juvia si irrigidì sulla sedia. Non era brava con gli obblighi, per tanto sperava che Charle avrebbe scelto verità. Mirajane entrò nella stanza a passo leggero e posato. I capelli bianchi erano legati in una coda di cavallo, il viso impallidito da una spolverata di farina e fra le braccia stringeva una ciotola di biscotti ancora fumanti <<Sono pronti i biscotti>> sorrise serafica, sbattendo la porta al telaio con la punta della ciabatta. Si sedette Intorno al tavolino vicino a Juvia e Lisanna, passando la ciotola ad Erza.

La maga dell'acqua arrossì leggermente toccando la spalla della padrona di casa con capo chino <<Mira-San, potresti consigliare a Juvia un obbligo per Charle?>> le chiese con tono sommesso.

<<Certo!>> trillò l'altra schioccando le dita e facendo un occhiolino alla compagna. Chiuse le palpebre canticchiando una melodia e ondeggiando lentamente la testa da destra verso sinistra. Una manciata di secondi dopo spalancò gli occhi di scatto sorridendo maliziosamente <<Ti obbligo a dare un bacio ad Happy sulla guancia la prossima volta che lo vedrai>>

NaLu: La più grande illusione della mia vitaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora