4. La vita è dalla mia parte|

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*consiglio a tutti di leggere con questa canzone in sottofondo*

Esco dalla cattedrale con ľaffanno dovuto alla corsa di poco fa

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Esco dalla cattedrale con ľaffanno dovuto alla corsa di poco fa.
Se solo il tempo potesse fermarsi, rimarrei qui a riflettere sulla strana sensazione che mi attanaglia l'anima, oppure libererei la mente da tutti i pensieri.

Sono esausta.

Stanca di dover lottare contro ciò che voglio e devo fare. Stanca di pormi sempre la stessa stupida domanda. Sto sbagliando?
Stanca della stanchezza, dei problemi e dei tradimenti. Stanca di non potermi fidare di nessuno.

Alzo il polso fino a portarlo davanti al volto, poi sblocco l'orologio e digito un messaggio a Jack per farmi venire a prendere.
Subito dopo mi appoggio pesantemente alla parete della cattedrale, provocando un rumore sordo, sovrastato immediatamente da un suono tutt'altro che ovattato, il quale mi fa ricordare delľarrivo della polizia.

Cerco di allontanarmi velocemente mentre riesco a pensare solamente che, anche se morissi, nessuno sentirebbe la mia mancanza. Sarebbe una liberazione per tutti; immagino già la prima pagina di tutti i giornali del New York Times: "Black Shadow finalmente morta", "Dove prima c'era l'ombra, ora c'è la giustizia".
Io so già come morirò.

Morirò stacanovista, sadica, sola, vuota, giovane e di conseguenza sicario a vita.

Il suolo arido in questo momento mi appare come un deserto che fa affondare ogni passo nella sabbia dorata. Dicono che quando stai per morire vedi tutto a rallentatore, così come vedo quel proiettile che non riuscirò a schivare, ma, talvolta, il karma è dalla nostra parte. Una radice in superficie mi fa inciampare, così che il proiettile mi prende solo il fianco di striscio.

Inizio a ridere, una risata malata e genuina al tempo stesso. Tutto ciò mi diverte, la vita è dalla mia parte e fa un male allucinante, mentre mi accorgo che non ho paura di nulla, neanche della morte.
Strappo la gonna del mio abito da suora e corro, corro come se non ci fosse un domani, sapendo che la luce che sorgerà il giorno dopo potrà essere macchiata solamente di sangue.

Intercetto l'elicottero sospeso in aria a pochi metri di distanza.
Pochi metri, qualche secondo e molti colpi di pistola, questo mi serve per sopravvivere.

Afferro la mia beretta e comincio a sparare sugli agenti di polizia, sentendo il prepotente rinculo dei colpi, ma continuando a correre con gli occhi sbarrati e i denti così stretti da farmi male.

Jack mi ha lanciato la scaletta a cui arrampicarmi, così faccio un ultimo sforzo e salto per afferrarla.
Una volta salita a bordo ci guardiamo intensamente: io con il volto sporco di terra e lui con una camicia aperta a metà.

Fa una smorfia, poi scoppia a ridere. Sono leggermente interdetta.

"Oddio, combini sempre qualche casino. Vengo qui per riportarti a casa e ti trovo a correre con la grazia di un elefante da circo.", si concede un'altra risata, "Poi, vogliamo parlare di come hai fatto ad attirare poliziotti anche in un posto deserto come questo? Sei davvero incredibile".

Top-secret Mission ~ With LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora