LA VERITÀ

The End

Apro lentamente gli occhi che istintivamente si richiudono alla vista di una luce bianca e acciecante.
La testa girava e un senso si nausea mi stava assalendo. Cercai di riaprire gli occhi per capire cosa stesse succedendo e quando li riaprii mi ritrovai a casa: tutto era tranquillo, non c'era una cosa fuori posto se non fosse stato per la vista dalla finestra.
Vidi il caos, come se nessuno capisse dove si trovasse o cosa stesse facendo... che cos'è successo? Mi chiesi istintivamente.
Corsi velocemente fuori per capire cosa stesse succedendo quando realizzai una cosa: Tony non era a casa con me.
Chiamai Friday velocemente per prendere un'armatura e andare alla base Avengers...doveva essere successo qualcosa di brutto...molto brutto.
Volai i più velocemente possibile e quando arrivai vidi morte e distruzione ovunque.
Poi lo vidi, là, appoggiato ad un masso.
Con il viso sformato...NO. NO. NO.
Mi avvicinai il più velocemente possibile, la mia mente era offuscata dalla tristezza, dalla rabbia, da voglia di vendetta...quei ricordi con lui...era tutto falso? In quel momento non riuscivo più a ragionare...vederlo in quello stato mi aveva fatto morire dentro. Non riuscivo a capire se fosse reale o meno, ma quando si voltó verso di me i miei occhi diventarono lucidi.
Peter: «Signor Stark? Ehi! Signor Stark, mi sente? Sono Peter. Ehi. Abbiamo vinto, signor Stark.» Il ragazzo inizió ad avere una voce tremolante «Abbiamo vinto, signor Stark! Abbiamo vinto! Ce l'ha fatta, signore. Mi dispiace, Tony!» disse lasciandosi andare in un pianto.
Mi avvicinai anch'io a lui toglendomi l'elmo dell'armatura, con gli occhi pieni di lacrime, la gola che bruciava e un senso di vuoto e dolore che mi stava uccidendo...
Tony:«ehi ❁, ti ho riportata qui alla fine...» disse con un filo di voce...
Io:«tu...non puoi...» dissi scoppiando in lacrime e appoggiandomi al suo petto.
Tony:«ti...ti...a...» vidi il reattore arc sul suo petto soegnersi lentamente e il suo respiro diventare sempre più assente.
Io:«no...no, no, no, no...» lo strinsi ancora più forte a me sperando in una reazione, sperando di tornare a uno dei nostri noiosi pomeriggi passati sul divano a guardare film, a una delle nostra gite in giro per il mondo, a quando eravamo felici...
Sentii una mano sulla mia spalla che cercava di darmi conforto ma non ci riusciva, orami il mio mondo era finito.
Steve:«❁, ha fatto quello che doveva...ci ha salvati tutti quanti...»
Io:«io non sono pronta per lasciarlo andare, non sono pronta a non sentire più la sua voce, le sue frecciatine, le sue battute, la sua risata...non sono pronta...» gli lasciai un lieve bacio sulla guancia rimanendo al suo fianco.
Era arrivato un giorno che non pensavo sarebbe mai arrivato cosí in fretta: il suo funerale.
Era tutto vero. Ogni giorno quando mi svegliavo lo cercavo al mio fianco sperando si fosse alzato prima per preparare la colazione, ma poi alla fine la casa era vuota...c'eravamo solo io e le fredde armature in metallo.
Ho passato ore ad aprirle tutte sperando di ritrovarmelo davanti pronto a spaventarmi per farmi uno scherzo ma poi tornavo alla realtá e crollavo.
Con lui se n'era andata anche Nath della quale non ho piú avuto notizie e Steve era ritornato dal viaggio per riportare le gemme dell'infinito alla loro epoca invecchiato, raccantava della vita che aveva vissuto durante quel viaggio, del suo matrimonio e di come è stato felice in quel tempo... la verità è che devo trovare la forza di guardare in avanti perché tutto questo non tornerà più.

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Spazio scrittrice:
Era da tantissimo che avevo questo capitolo o meglio questa conclusione nelle bozze ma non l'ho mai postata. È un po' quello che ho provato quando ho visto Endgame...la fine di un'era...
Speriamo che anche la prossima sia altrettanto bella anche se senza il genio, miliardario, playboy, filantropo sicuramente non sarà lo stesso.
Grazie a tutti e a tutte per aver letto queste storie❣️