Capitolo 7

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-Qual è l'accusa?- 

Chanyeol si era bevuto tre tazze di caffè prima di andare al lavoro. La sua coscienza non gli aveva dato pace, e quando si è alzato dal letto, era distrutto.

L'avvocato dell'accusa prese una cartellina dalla sua valigetta e gliela passò.

-Stupro della figlia - Rispose mentre Chanyeol apriva la cartellina

Il giudice impallidì al sentire quelle parole e puntò i suoi occhi in quelli dell'avvocato.

-Lo so, è orribile- Commentò l'altro -Come si può abusare di qualcuno che è uscito da te stesso? Non stai commettendo solo stupro, che sono motivi sufficienti per mandarlo in galera, ma possiamo anche accusarlo di pedofilia ed incesto-

Chanyeol asciugò il sudore che stava scendendo dalla sua fronte.

-Era una bambina di sei anni- Spiegò l'uomo, vedendo il volto corrucciato dell'altro -L'ha danneggiata in modo permanete-

Chanyeol revisionò i fogli, confermando all'uomo che aveva ragione.

-La gente così mi da la nausea- Commentò l'avvocato, appoggiando il mento sulla sua mano -Mi dica, giudice Park, si trova d'accordo con me?-

-Si, ho solo bisogno di prendere un po' d'aria..- Gli ridiede la cartellina e l'avvocato annuì.

-La capisco, anche a me queste persone mi mandano fuori di testa-

Chanyeol si alzò dal suo posto ed uscì dalla stanza, e posteriormente dalla struttura. Si appoggiò al muro ed iniziò ad osservare la gente andare e venire.

Lui non era quel tipo di persona. Almeno, lui non credeva di esserlo.

Quello che aveva fatto con Baekhyun era accaduto perché l'altro aveva dato il consenso, era sicuro che non era giusto, ma lui era pienamente cosciente. Sarebbe stato peggio se avesse fatto il ragazzo suo con forza.

Quando se ne rese conto non era più fuori dalla struttura, ma stava camminando verso la scuola. però prima di avviarsi verso essa si fermò ad un tabaccaio per comprare del tabacco.

Stava facendo un grandissimo passo indietro, aveva fatto un grandissimo sforzo per allontanarsi dal tabacco, era riuscito a passare gli ultimi due anni senza di esso. Però si sentiva abbastanza stressato, e ne sentiva il bisogno.

Arrivato accanto al cancello della scuola osserva dentro di esso.

C'erano molti ragazzi e ragazze, tutti nelle loro uniformi, nel cortile. Un sorriso comparve sul suo volto quando lo vide.

Era seduto sull'erba, insieme ad una ragazza ed un altro ragazzo. I tre stavano parlando, in realtà, solo Baekhyun parlava mentre gli altri due ascoltavano solamente.

-Guarda Baek! C'è tuo padre- Gridò la ragazza.

Chanyeol sentì lo stomaco andargli in subbuglio quando il minore alzò lo sguardo e iniziò ad osservarlo. La prima cosa che fece fu buttare la sigaretta a terra e calpestarla con i piedi per poi salutare il ragazzo sorridendo.

Baekhyun sembrava confuso dalla presenza dell'adulto. Vacillò qualche secondo prima di alzarsi ed iniziare a camminare verso il padre.

Le sue mani si appoggiarono sulle sbarre di ferro e mise il volto tra di esse.

-Cosa fai qui? Non dovresti essere al lavoro?-

Anche Chanyeol si avvicinò alle sbarre di ferro, per poi accarezzare il volto del minore, senza rispondere alla sua domanda. Baekhyun chiuse gli occhi ed inclinò la testa per poi godersi meglio le sue carezze.

La mano del maggiore scivolò fino al mento di Baekhyun, seguendo la linea della sua mandibola. Il suo pollice iniziò ad accarezzare le labbra del minore. Baekhyun aprì gli occhi dopo quel contatto, ed in seguito aprì anche la bocca e così permise al maggiore di inserire il suo dito dentro la bocca ed accarezzargli la lingua. Chanyeol si morse il labbro inferiore, si stava eccitando con il solo sguardo del minore ed il contatto del suo dito con la sua lingua.

Fu in quel momento che suonò la campanella che annunciava la fine della ricreazione. Baekhyun allontanò dal mano del maggiore dal suo volto. Chanyeol però comunque continuava ad osservare ogni movimento del ragazzo.

-Sai di tabacco- Disse d'improvviso il ragazzo -A mamma non piacerà questa cosa-

Disse prima di voltarsi e dirigersi verso i suoi amici. Chanyeol non distolse mai lo sguardo, osservando come il ragazzo prendeva il suo zaino e si avviava in compagnia degli altri dentro la scuola.

Prima di entrare però, si voltò verso il maggiore, ed i loro sguardi si incrociarono. Lo salutò con la mano e poi entrò.

Chanyeol sospirò e riprese a camminare. Doveva accendersi un'altra sigaretta perché lui era come quella persona che doveva mettere dietro le sbarre.

Perché, nonostante cercasse di essere una personamigliore, sapeva che, dall'inizio alla fine, era proprio come quel tizio.

Hello, Daddy. Chanbaek; Traduzione Italiana;Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora