Ho passato così tanto tempo della mia vita a correre
Da non avere più il tempo di chiedermi il senso di tale corsa
Senza ricordarmi cosa mi abbia fatto allacciare gli scarpini e fissare il vuoto
Un imperativo che sento urlare da ogni megafono per strada,
Sia esso vivo o amplificato a basso prezzo: correre correre correre.
Nessuno che ti urli: e tu perché corri?
Un anello su cui spaccarti le gambe e poi ritrovarti al punto di partenza, muto
Senza niente da dire
E nessuno a cui dirlo
Ora il vuoto lo fisso ancora, ma anche il vuoto ha guardato dentro di me.