Era davvero spericolato con quella moto, quindi dovetti stringermi forte a lui, mentre il vento scompigliava i miei lunghi capelli.
Si fermò di fronte ad un parco enorme, c'erano alberi altissimi e siepi a volontà, con cespugli di rose di ogni colore sparsi qua e là; sembrava di essere nel giardino del castello di qualche principessa.
''Facciamo una passeggiata qui, poi andiamo a mangiare qualcosa e dopo ti porterò in un bel posto'' mi disse sorridente.
''Va bene'' dissi, mentre lui mi prendeva per una mano.
Passeggiammo per tutto il parco, finchè non arrivammo vicino ad una panchina con un gruppetto di ragazzi; non li avevo mai visti, eppure avevano tutti più o meno la mia età.
''Ciao ragazzi, come butta?'' disse Christopher, salutandoli uno ad uno.
''Ehi Chris, tutto bene e tu? Dove vai di bello con l'ennesima ragazza? Ieri una, oggi un'altra e domani? Chi sarà la prossima?'' rispose un ragazzo bassino, ridacchiando.
''Ma stai zitto! Vabbè, io scappo, ci vediamo'' tagliò corto Christopher, ma cosa aveva da nascondere?
Ero davvero infuriata, anche se non lo davo a vedere; non volevo essere una qualunque, ma soprattutto non volevo essere una delle sue sgualdrinelle.
''Per tutto il tragitto, dalla panchina alla moto, non hai parlato. Non essere fredda, se te la sei presa per quello che ha detto Willy, non devi darci peso. Lo ha fatto solo per farti infuriare, era invidioso e poi si diverte un mondo a mettermi nei casini'' disse serio.
''Non preoccuparti, non sono arrabbiata'' mentì.
Salimmo di nuovo sulla sua moto, era spaventoso sorpassare le macchine a quella velocità, così chiusi gli occhi, finchè non ci fermammo; eravamo ad una pizzeria vicino alla spiaggia, faceva freschetto, ma si respirava aria pulita ed il rumore delle onde del mare era incantevole.
''Cosa prendi? Io la pizza alle quattro stagioni'' disse lui.
''Io la wustel e patatine'' risposi io.
''Non ho potuto fare a meno di notare che tua madre era da sola durante la cena a casa mia, tuo padre dov'era?'' mi chiese lui, dopo aver ordinato le nostre pizze.
''Non so se si può definire 'padre' una persona con cui ci ho passato pochissimo tempo. E' sempre in giro per lavoro e così ha chiesto il divorzio da mia madre''
Cominciammo a parlare del più e del meno, per conoscerci meglio; alcune domande erano davvero troppo personali, ma mi faceva piacere confidarmi con lui, forse era il posto ad ispirarmi fiducia. Una pizzeria non può essere niente di che, ma questa non era una pizzeria come tutte le altre: per prima cosa era proprio accanto alla spiaggia e dalle grandi vetrate si poteva ammirare il mare, la luna che si rifletteva in esso ed il cielo trapuntato di stelle; i tavoli avevano una tovaglia bianca, col coprimacchie dorato, una candela accesa e delle bellissime rose bianche con dei brillantini dorati sparsi un po' ovunque; e poi...e poi c'era lui, che rendeva tutto dannatamente perfetto.
Dopo aver finito di mangiare le nostre pizze, Chris andò a pagare il conto, ma lo vidi parlare col proprietario più del dovuto.
''Va tutto bene?'' gli chiesi preoccupata appena ritornò da me.
''Più che bene, direi'' mi rispose con un sorriso smagliante ''ora andiamo, abbiamo un'ultima tappa e vorrei che tu chiudessi gli occhi'' aggiunse.
Annuì e cercai di fidarmi di lui; aveva le mani sui miei occhi, per non farmi vedere ed io sentivo la sabbia sotto le scarpe; era tutto così strano, non sembrava reale, avevo lui al mio fianco, un ragazzo bellissimo e quella sera era perfino premuroso.
''Apri gli occhi'' mi disse dopo esserci fermati ed io rimasi letteralmente a bocca aperta.
Davanti ai miei occhi c'era una specie di capanna fatta con dei teli bianchi e dei pali, rivolta verso il mare in modo da ammirarlo e all'interno c'erano cuscini enormi bianchi e rossi, petali di rosa sparsi ovunque e candelle dello stesso colore ad illuminare quello spazio.
''L'ho affittato dal proprietario della pizzeria, è stupendo, vero?'' mi disse entusiasto della mia reazione.
''S-stupendo, si'' ero imbambolata; era tutto così romantico lì e mi sentivo decisamente fortunata, quale altra ragazza avrebbe avuto un primo appuntamento del genere con l'uomo dei propri sogni?
Ci sedemmo uno accanto all'altro sopra quei cuscini; Chris mise la sua mano sulla mia e quando sentì che era ghiacciata, si tolse la giacca e me la appoggiò sulle spalle. Mi sentivo bene, mi sentivo felice e quando cominciò ad accarezzarmi il collo con la sua mano calda, un brivido mi attraversò tutto il corpo; sentivo ancora le farfalle nello stomaco e non volevo pensare a nessuno, solo a noi e a quel momento; ero sopraffatta da tutte quelle emozioni che persi addirittura la cognizione del tempo, ma non mi importava.
Mise la sua mano tra il mio collo e la mia guancia ed accorciò le distanze tra di noi; adesso eravamo davvero vicini, le sue labbra erano quasi sulle mie, i suoi occhi profondi incrociarono i miei e subito dopo cominciò a baciarmi lentamente, finchè la passione non ci travolse.
Speravo che quel bacio non finisse mai, speravo di rimanere lì con lui per sempre, ma dopo un paio di minuti quel bacio finì; nessuno di noi parlò, la situazione parlava da sè e passammo il resto del tempo abbracciati a coccolarci, mentre guardavamo le onde del mare infrangersi sulla sabbia.
Controllai sull'orologio che lui aveva al polso che ora fosse ed era già la una.
''Forse è il caso di tornare a casa, non vorrei far preoccupare mia madre'' dissi amareggiata, non volevo andar via, ma dovevo.
''Si, andiamo''
Ci allontanammo dal nostro 'nido' e quando arrivammo affianco alla moto, feci per dargli la sua giacca, dato che lui, per cedermela, era rimasto con una sola maglietta a maniche corte addosso.
''Tienila, la sera fa tanto freddo in moto e non vorrei che ti ammalassi'' l'avevo detto io che era premuroso!
Salì su quella moto e in un batter d'occhio eravamo già arrivati sotto casa mia, gli restituì la sua giacca e lui mi diede un bacio a stampo per salutarmi, dicendomi ''Quando arrivo a casa ti mando un sms per augurarti la buonanotte'' detto ciò sfrecciò via.
La casa era silenziosa ed io cercai di non far rumore, per evitare di svegliare mia madre; una volta arrivata nella mia stanza mi tolsi quei vestiti e li appoggiai sulla sedia della scrivania (erano impregnati del suo profumo, non li avrei lavati più, credo!) e mi misi un pigiama, stendendomi nel mio adorato letto, che in quel momento sembrava troppo grande e vuoto senza di lui; subito dopo presi il cellulare ed erano presenti 5 sms.
Chris: <Buonanotte principessa, ho trascorso una bella serata in tua compagnia, sognami> Ok, era troppo bello per essere vero, cosa doveva andare storto?
Ilaria: <Domani ti chiamo e mi racconti com'è andata. Baci>
E gli ultimi 3 erano di...Loris! Mi ero totalmente dimenticata della sua esistenza.
<Ehi bellissima, come va?>
<Ok, forse sei troppo impegnata per rispondermi, attenta a quello che fai>
<Ho un urgente bisogno di parlarti e di vederti, sono passato da casa tua e tua madre mi ha detto che eri uscita, ripasserò domani> Era proprio arrivato il momento di chiarire un bel po' di cose, me ne rendevo conto.

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Amore a prima vista
RomansAlice, un nome non tanto comune. Frequenta il quinto del liceo linguistico ed è alle prese con la vita: scuola, ragazzi, social network, disturbi causati da quel cazzo di ciclo, genitori assillanti, un fratellino impiccione e rompipalle. Cosa si pot...