Miralem ferma la macchina fuori da casa mia "Vorrei far conoscere Edin ai miei" ritiro la mano dalla maniglia della sua macchina e mi giro a guardarlo "Vieni anche tu, non voglio che Edin si senta intrappolato, e con me, lo vedi anche tu, no? Non si sente ancora al sicuro. Magari andiamo a mangiare fuori, non lo so" - "Glielo hai detto?" Annuisce e si gira verso di me "Come l'hanno presa?" - "Bene per lui - si slaccia la cintura e si mette di lato e guarda Edin dormire per poi tornare su di me - ma mamma ce l'ha con me. Come te. Mi ha sempre detto che avevo sbagliato tutto con te, con la nostra relazione, con tutto. È sempre stata dalla tua parte, sempre. Solo che sai com'è. Non si mette in mezzo" Annuisco e guardo avanti, ha iniziato a piovere, gocce grandi sbattono contro il parabrezza, e un lampo illumina il cielo nero sopra di noi.
Mi prendo il labbro inferiore tra le dita ed inizio a tirarlo, fin quando Miralem non mi prende la mano e me la stringe nella sua. È una sensazione strana ma allo stesso tempo familiare, vorrei toglierla ma allo stesso tempo stringere anche la sua, così alla fine non faccio nulla e rimaniamo per un po' in quel intreccio di dita, come un tempo. Al frastuono di un tuono, però, sobbalzo, e lui mi stringe la mano un po' di più "Ha paura anche lui dei temporali?" Scuoto la testa e sospiro sorridendo al ricordo dell'ultima pioggia che c'è stata, mentre il suo pollice mi accarezza piano il dorso della mano, come faceva un tempo per calmarmi. "Direi di no, dato che quando piove si mette in mezzo al giardino con la faccia rivolta al cielo" sorride e si passa l'altra mano sul viso "Ok, ha preso da me" - "Ha preso tutto da te" - "Maman?" Mi giro sul sedile e guardo Edin che si stropiccia gli occhi ancora assonnato "Sono qui" lascio andare la mano di Mira e la allungo verso mio figlio accarezzandogli una gamba "Ho fame" - "Questo però l'ha preso da te" Ruoto gli occhi al cielo e sospiro "Ti va di andare a conoscere i nonni?" Si slaccia la cintura e viene nei posti anteriori, sedendosi sulle gambe di Mira "Davvero?" Mi guarda con gli occhi spalancati e annuisco "Se vuoi si" li guardo, mentre alle parole di Miralem, Edin alza il viso su di lui che gli lascia poi un bacio sulla fronte "Anche Enis?" - "Vuoi che venga anche lui?" Incrocia le braccia al petto e si appoggia completamente al corpo di Miralem "No" - "Anche questo è merito tuo" sospiro frustrata sprofondando nel sedile."Danielle!" Sorrido verso la madre di Miralem mentre mi viene incontro e mi stringe in un abbraccio, Edin si stacca da me, data, probabilmente, l'irruenza del gesto di Fatima "Mi sei mancata così tanto" - "Anche tu" la sento sospirare e poi guardarsi intorno "Ma so che non sei sola e che sei qui con un piccolo accompagnatore" le sorrido mentre vedo Edin nascosto dietro le gambe di Mira "Vieni dalla nonna?" La vedo abbassarsi alla sua altezza per poi allungare le braccia verso Edin, che però non si sposta dalle gambe di Miralem, anzi ne circonda una con le braccia e ci appoggia anche la testa mentre suo padre gli accarezza i capelli "Sono uguali" Annuisco alle parole di Fahrudin, continuando a guardare Miralem e Edin assieme, e stupendomi ancor di più dalle parole del più grande dei due "Mamma, smettila, non obbligarlo" Fatima alza un sopracciglio verso il figlio che però mantiene la sua posizione "Fatima, ha ragione Mira. Quando vorrà, verrà" continuo a guardare Edin che studia la coppia, ancora appiccicato a Miralem che continua a coccolarlo "Che dite, andiamo dentro? Tu Edin, hai fame?" Lo vedo annuire verso suo nonno "Qui abbiamo una Danielle in miniatura!" - "Non hai idea di quanto tu abbia ragione!" Alzo gli occhi al cielo allo scambio di parole tra i due mentre ci avviamo verso l'entrata di casa di Miralem.
"Fatima, mi dispiace per quello che è successo prima. Edin è.." - "Reticente verso gli estranei, e io pretendevo che venisse da me come Enis. Ma non lo fa, perché ci siamo appena conosciuti. È che l'ho visto così uguale a Miralem. E mi sembrava di conoscerlo già. Ma ho sbagliato io. Non preoccuparti, Danielle" Annuisco e mi abbraccia per poi lasciarmi un bacio sulla guancia "Buonanotte" - "Notte" si chiudono la porta alle spalle e rimaniamo solo noi tre, Edin che sbadiglia sul divano mentre guarda un cartone animato alla televisione e Mira che sta riponendo le bottiglie d'acqua in frigo. "Non è andata così male, no?" - "No" mi appoggio all'isola e lo guardo "A parte mamma" - "Non importa, poi Edin si è comunque lasciato un po' andare, no?" Annuisce mentre si appoggia davanti a me, sul mobile della sua cucina "Tra quindici giorni devo tornare a Torino.." Mi stacco repentinamente dal marmo del piano di lavoro e mi metto in piedi davanti a lui "Edin non verrà con te. Te lo scordi. Non mi porterai via mio figlio" mi blocca le mani che le stavo portando contro il suo petto e mi stringe a se "Non voglio fare niente di tutto ciò che hai detto. Volevo solo chiederti se potevi scendere a Torino con lui nel weekend. Avete la vostra vita qui, ma ho bisogno di quel bambino, dalla fame sovrumana, che ora dorme sul mio divano - porto gli occhi su Edin che dorme con la bocca semiaperta - voglio conoscerlo e capirlo come fai tu. Voglio sapere cosa vuole senza che lo dica, come fai tu. Ma tu devi darmi la possibilità di imparare, da te e con lui"
"Senza svegliarlo, vuoi dormire qui? Domani mattina facciamo colazione e ti riporto a casa" - "Ok" Miralem si volta di scatto e mi guarda con un sopracciglio alzato "Mi hai appena detto che devo darti la possibilità di imparare" alzo le spalle e mi avvicino a Edin sul divano "Vieni, portiamolo in camera mia, dormi con lui e io rimango sul divano" - "Va bene" Mira si avvicina ad Edin e lo prende in braccio, e il piccolo sospira stringendosi al suo collo ed inspirando profondamente "Non si è svegliato, è già un passo in avanti" - "Quando lo spostano i miei si sveglia" Annuisco alla sua tacita domanda se fossi seria o meno e poi continuo a guardarlo mentre lo appoggia in mezzo al suo letto matrimoniale ed inizia a svestirlo "Lo lascio in mutande e canottiera?" - "Si, perché non ho portato nulla" lo vedo annuire per poi baciargli la fronte e sistemargli la coperta leggera sul corpo addormentato "Buonanotte Dani"—
Vorrei tanto sapere la vostra opinione
NamelessRaffa CONTEGNO, GRAZIE—
STAI LEGGENDO
Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic
FanfictionNon è mai stata rose e fiori tra Miralem e Danielle. Lo sa bene lui che, quando ha iniziato a giocare come calciatore professionista ha lasciato Lussemburgo e anche la sua ragazza senza una spiegazione e lo sa anche Danielle che ogni mattina, da qua...