3.9

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«Allora?» Taylor alza il tono di voce e porta le braccia conserte al petto lanciandoci sguardi di fuoco. Se teniamo conto di ciò che lei crede su di me e Dylan adesso sarebbe davvero complicato spiegarle che siamo qui solo perché il suo ragazzo, o forse dovrei dire il suo ex ragazzo mi ha chiesto aiuto per poter tornare con lei.

«Tay» Dylan balza in piedi dalla cattedra, ma notando lo sguardo che gli lancia la mora si impaurisce un po'. Per quanto piccina quand'è infuriata diventa una furia.

Tocca allora a me salvare l'insalvabile.

«Dylan mi ha appena raccontato cos'è successo tra voi ed io vorrei solo-»
«Cosa Emma? Aiutarmi? Farmi credere che non è vero così da poter continuare con la vostra farsa?» Mi blocca ed è davvero agguerrita proprio come quella volta, con l'unica differenza che io non ho intenzione di farmi mettere nuovamente i piedi in testa da lei e gettare la spugna. E non è solo per il bene che voglio a lei, ma soprattutto per Noah e ciò che provo per lui.

No, questa volta non scappo!

«Sappiamo che è stato a Ryan a riempirti la testa di sciocchezze e, fidati, so quanto sia bravo a manipolare gli altri, l'ha fatto anche con me in passato.» Ammetto, ma solo nella speranza che questo possa convincerla a decidersi di ascoltarci.
«Certo, perché tutto ruota attorno ad Emma Bennett, no?» Sbraita.

Cosa?

«Tay, cosa stai dicendo?» Interviene allora Dylan, ma questo serve solo a farla infuriare ancora di più.
«Ecco, vedi. Persino lui che dovrebbe essere dalla mia parte prende le tue difese! Tutti sono sempre con Emma, tutti sono sempre pronti a proteggerti e a pararti il culo dai problemi»

L'ultima volta non ero affatto pronta a sentirmi accusata da lei, non lo sono nemmeno adesso in realtà, ma non posso mollare, basta!

«Io davvero non capisco. Cos'è che ti ho fatto? Cosa ho sbagliato per farmi odiare così tanto da te?» E sono stanca, davvero stanca di essere sempre accusata da lei di colpe che non ho. Voglio capire, vederci finalmente chiaro per poter risolvere una volta per tutte, ma...

«Tu mi hai abbandonata. Hai preferito un altro a me, a me che ero la tua migliore amica!» I suoi occhi si riempiono di lacrime. Sta crollando proprio qui davanti ai nostri occhi. Lei che non permette mai a nessuno di vederla fragile e disperata.

«Taylor io...» Vederla in questo stato mi destabilizza, non sono abituata a vederla così sofferente. La Taylor che conosco io è grintosa, forte, determinata. In passato è sempre stata lei a dover consolare me, non è stato mai il contrario, mai.

E anche se in questo momento lei mi detesta provo a fare quello che in passato faceva con me per farmi stare meglio. Cauta mi avvicino a lei che ha il viso rigato dalle lacrime e il corpo che trema a causa dei singhiozzi. Sembra distrutta, così fragile e bisognosa d'aiuto. A volte un gesto vale più di mille parole e forse avrei dovuto farlo tempo prima, senza aver paura di un suo possibile rifiuto. Apro le braccia e la stringo a me, accarezzandole i lunghi capelli scuri che profumano del suo shampoo preferito alla vaniglia nella speranza che il suo pianto si plachi anche solo un po'.

In un primo momento ho paura di star esagerando e che lei mi spingerà via forse mandandomi persino al diavolo, ma quando non lo fa e si aggrappa a me stringendo la presa sul mio corpo mi sento più sicura, forte, come se stessi finalmente ritrovando quella parte di me che mancava.

«Mi dispiace. Sono stata la peggiore delle amiche. Ti ho trascurata per stare con un ragazzo che si è rivelato non essere poi quello giusto. Ti ho abbandonata per amore, nonostante tu mi avessi sempre appoggiata in ogni mia scelta. Mi sono sempre pentita di averlo fatto, ma sono stata troppo orgogliosa e tu sembravi così lontana che io...»

I want You || Noah CentineoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora