Prologo

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"Mamma! Mamma!" è la voce di Ares, è spaventato, anzi terrorizzato.

"Ares, dove sei?" lo chiamo tentando di suonare il più tranquilla possibile. Mi rendo solo ora conto che sto camminando nel vuoto. Sono circondata dall'oscurità eppure in qualche modo riesco a vedere davanti a me. Sono nel mondo dei sogni, un mondo che ormai ho imparato a riconoscere.

"Mamma!" supplica mio figlio piangendo. Quell'unica parola è seguita da un gridolino: "Aeha!" il suo modo per chiamate Athena. Non sa ancora parlare, è troppo piccolo, ma quei due semplici suoni sono più espressivi di mille parole. Comincio a correre spaventata e quasi immediatamente davanti a me vedo due figure lottare tra loro.

"Ares!" grido trasformandomi in un lupo per essere più veloce. Quando arrivo però è troppo trdi i miei due cuccioli sono riversi a terra ricoperti di sangue e privi di vita.

Urlo dal dolore. Un dolore mai provato prima: straziante. Un dolore psicologico tanto intenso da sembrare fisico, come degli artigli che si conficcano nella tenera carne del mio cuore e lo lacerano.

Una risata familiare risuona nello spazio mentre io abbraccio i miei bambini.

"Alex!" il dolore si trasforma immediatamente in rabbia, furia cieca verso quello che un tempo era stato il mio migliore amico, un fratello ed il mio primo vero amore. Ancora quella risata sinistra.

"Alex, me la pagherai!" urlo ringhiando.

Sangue di lupo 2: l'altro alphaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora