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Non ci aveva pensato abbastanza, probabilmente, se adesso si ritrovava a casa di Mark. La porta doveva ancora aprirsi, nonostante avesse già bussato due volte.

"Forse dovrei andarmene e non tornare mai più" si disse. Non sapeva ancora perché i suoi piedi lo avessero portato lì, sembrava che una forza superiore glielo avesse imposto, scosso dai suoi sentimenti repressi, e da quella vocina interiore che gli urlava di dover rimediare ai suoi sbagli, nonostante fosse cosciente di quanto avrebbe potuto sbagliare.

Doveva pur rimediare in qualche modo?

Il dubbio però restava, lo assaliva: cosa avrebbe potuto dirgli? "Scusami per averti ferito? La verità è che per me conterai sempre qualcosa?"

Decisamente, era abbastanza stupido. Lo avrebbe solo nuovamente illuso, e non poteva neanche dirgli che non voleva perdere Jaemin, nonostante desiderasse davvero di poter stare con lui. Nana gli era sempre stato vicino, quando Mark lo aveva lasciato solo...si era preoccupato, quando a nessuno importava, e lo aveva spinto a sorridere ancora una volta. Glielo doveva, almeno di questo era convinto.

Gli doveva il suo amore, dopo che Jaemin aveva lottato così tanto per averlo, ed ora che era finalmente suo, Donghyuck non voleva spezzargli il cuore. Probabilmente era sbagliato pensarla in quel modo, ma proprio non poteva evitare di preoccuparsi prima del suo Nana, poi di se stesso e di quello che desiderava in realtà.

Sapeva di trovarsi lì, anche perché le parole di Handong lo avevano scosso così tanto, che proprio non riusciva a stare con la consapevolezza che Mark stesse soffrendo.  Lo aveva sempre pensato, ma averne la conferma aveva assillato i suoi pensieri negli ultimi giorni.

Avrebbe potuto correre a nascondersi, il fatto che nessuno gli stesse aprendo la porta, gli stava dando il tempo per pensare a quanto fosse sbagliato il solo voler parlare con Mark, dopo quello che era successo settimane prima a casa sua. Scappare sembrava la giusta soluzione a quell'errore, eppure il suo corpo si era imposto di restare lì fermo ad aspettare.

"Magari Mark non c'è..." ipotizzò, mordendosi nervosamente il labbro "forse mi aprirà sua madre, o forse è arrabbiato con me, e preferirebbe evitarmi..."

Quasi lo sperava. Il suo essere lì, proprio davanti alla sua casa, era sinonimo di sbaglio, e non poteva fare così, senza motivazioni valide. Cosa avesse detto a Jaemin, se lo avesse scoperto? Dubitava che un semplice "non so perché ci sono andato, è sicuramente colpa di Handong" potesse seriamente spingere il suo ragazzo a credergli ciecamente. Di per se aveva scoperto solo adesso che Nana era un pochino possessivo come fidanzato.

Ancora temeva che potesse tornare da Mark. E wow, aveva perfettamente ragione! Era...tornato da Mark. Si sentiva decisamente il re degli idioti, in quel momento. Parte dei timori di Jaemin si stavano realizzando, solo perché non riusciva seriamente a stargli lontano senza chiedersi cosa stesse facendo.

Donghyuck tentò, per non pensarci troppo, perché il pensiero di Jaemin lo tormentava. Suonò nuovamente il campanello, ma ancora una volta nessuno gli aprì, ed un sonoro sospiro gli uscì fuori dalla bocca.

"Non c'è" realizzò finalmente, con l'amaro in bocca. Forse avrebbe dovuto ringraziare il karma, in quel momento lo stava punendo nel modo giusto, per quello che avrebbe voluto fare. Mentire a Jaemin, dopo avergli promesso il suo amore, tornare da una persona che aveva ferito...probabilmente se lo meritava.

Aveva appena perso la sua unica opportunità, l'unica che avrebbe potuto sfruttare al massimo per riscattarsi, tentando di farsi perdonare per averlo illuso. Magari, come diceva Handong, sarebbero tornati amici...nonostante tutto.

Sospirando ancora, dopo essersi definitivamente arreso, decise di voltarsi, e di andarsene, perché ormai era inutile sperare che qualcuno potesse seriamente aprigli la porta.

I Hate you, I Love you~MarkhyuckDove le storie prendono vita. Scoprilo ora