I miei occhi vagavano lungo l'immensità del mare che si stagliava a pochi metri dal mio viso, che sembrava come incollato al vetro della finestra.
Il mare nascondeva tanti segreti, pensai.
Il rumore delle onde che si infrangevano sulla ripida scogliera cullavano lentamente la mia mente, dandomi un senso di libertà ed immensa fragilità.
Il trillo del citofono, scacció via dalla mia mente ogni pensiero.
Agirai velocemente il bancone della cucina e, come ormai d'abitudine, aprii il portone senza nemmeno rispondere al citofono.
Chi altro sarebbe potuto essere se non lui?
Qualche istante dopo spalancai la porta di casa e me lo ritrovai davanti.
Di certo il mio aspetto molto casalingo e frenetico non contribuiva a dare una buona presentazione di me, assieme ai capelli che ricadevano sulle spalle o davanti al viso senza un minimo di ordine; ma d'altronde con lui non ne avevo bisogno."ciao" lo salutai abbracciando appena apparve sulla soglia di casa.
"ehi, mi sembra di capire di esserti mancato" sghignazzó lui ricambiando l'abbraccio.
Un abbraccio segno di affetto e amicizia molto forti, nulla di più.
'Anche se, nel profondo, sai di volere qualcosa di più' ribatté, dentro la mia testa, la mia coscienza.
Mi fermai qualche istante ad esaminare la figura mingherlina che mi si stagliava davanti: quel giorno indossava dei rayban da sole - oramai parte costante del suo look- una semplice maglietta bianca che lasciava leggermente intravedere i pettorali ed un paio di stretti jeans neri, da i quali risaltava la magrezza e slanciatezza delle sue gambe.
Sul suo viso cadevano inevitabilmente ciocche di capelli ricci, ormai diventati troppo folti.
La sua mano ero stretta attorno alla maniglia di una valigetta, se così si poteva chiamare, e sorrisi quando la vidi, sicura di aver già intuito cosa ci fosse dentro."quale hai portato oggi Ermal?" gli chiesi osservando la custodia e facendogli cenno di entrare.
Mi sorrise, portando gli occhiali da sole sopra la testa e lasciando intravedere i profondissimi occhi castani.
"nuovo acquisto!" esclamó.
Un attimo dopo si sedette sul divano, aprí la custodia e mi mostró una chitarra rosso fiammante.
"wow..è stupenda" urlai, catapultandomi accanto a lui.
"non l'ho ancora provata"
"sei la prima che ascolterà una canzone con questa chitarra" constató voltandosi verso di me, e facendomi l'occhiolino.
"mi sento onorata" risposi scoppiando a ridere.
Lui mi sorrise e inizió a suonare 'Creep', una canzone dei Radiohead.
Amavo quel gruppo.
Anche lui lo amava.
Amavamo quel gruppo.D'un tratto mi svegliai, di soprassalto.
Una lacrima mi percorse il viso.
La malinconia di quei momenti con lui era un dolore lancinante.
Nonostante fosse ancora vicino a me lo sentivo lontano, più di quanto lui potesse immaginare.
Accesi il cellulare e stropicciai gli occhi, ancora abituati al buio della stanza.
Osservai stupita lo schermo constatando che fossero solamente le 4.30 di mattina.
Cercai in tutti i modi di riaddormentarmi, ma invano.
Vedevo scorrermi davanti agli occhi tutte le nostre risate, le nostre emozioni, tutta la nostra amicizia.
Sino a quel giorno, quel maledetto giorno di appena due settimane prima.
Mi sembrava assurdo pensare a quante cose fossero successe nel giro di due sole settimane.
Non ricordavo nemmeno il preciso istante in cui mi ero innamorata di lui.
Semplicemente era successo.
Ed in men che non si dica, involontariamente, Ermal aveva stroncato tutto.
Davanti alla sua emozione nel comunicarmi la grande notizia di essersi fidanzato, non avevo potuto far altro che fingermi entusiasta; ma appena aveva varcato la soglia di casa mia per andarsene, qualcosa dentro me era andato in frantumi.
D'altronde, mi sentivo proprio come recitava il testo di Creep: "I wish I was special"
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Ciao a tutti!
Faccio un attimo una breve presentazione di me: mi chiamo Anna, ho 14 anni e sono di Roma!
Questa è la mia prima storia su wattpad, anche se ho già pubblicato parecchi capitoli su instagram (@_ilsorrisodiermal_ per chi volesse seguirmi)
Qui su wattpad tenteró di "rinnovare" un po' la storia, dato che qui ho meno limitazioni di caratteri rispetto ad instagram, e perchè voglio apportare qualche modifica qua e là.
Spero vi piaccia! :)
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L'ombra di un respiro || Ermal Meta
FanfictionDa una forte amicizia, puó sempre nascere qualcosa di più. Un amore segreto puó portare al dolore, per via della paura. Ma quando si è stanchi, ci si arrende persino allo star male. Elisa, ragazza romana di ventisei anni, trasferitasi da qualche t...