Parte 1 senza titolo

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4 Giugno 2019

(Ore 21.30) Ciao, sono Kurt... ci siamo visti alla festa di compleanno di Sebastian, ero quello che gli reggeva la testa mentre vomitava... KH

(Ore 21.30) Avrei da chiederti un consiglio KH

(Ore 21.40) Ciao, chiedi pure 😊 BA

(Ore 21.50) E' una situazione un po' complicata... circa un paio di mesi fa ad una festa ho incontrato questo ragazzo. Mi ha fatto un'ottima impressione, ma non sono riuscito a parlarci molto di persona. Speravo di riuscire a vederlo almeno un'altra volta ma sta passando del tempo e temo di perdere l'occasione KH

(Ore 21.50) Ho paura che un invito diretto sembri fuori luogo, però KH


Blaine fissò quei messaggi.

Stava andando nel panico. Non sapeva se doveva ridere, piangere... o farsela sotto dall'emozione... o dalla paura dipendeva dai punti di vista!

No, lì servivano direttamente metodi drastici...

Uno squillo... due squilli...

«Blaine, dannazione che cavolo vuoi? Domani ho il test e sto cercando di convincere Quinn a farmi copiare...»

«Lascia perdere e vieni immediatamente in stanza!»

«Ma io...»

«Puck muovi il culo e vieni di sopra!»

Blaine si mise a camminare avanti e indietro per la camera in attesa del suo coinquilino. Ovviamente dovette aspettare più del necessario. Stava quasi per richiamare stizzito quella testa di moicano quando la porta finalmente si aprì.

«Blaine dannazione, la ragazza era quasi sul punto di cedere.»

«Tu ti ricordi di un certo Kurt?»

«Blaine non ho studiato un cazzo per il test di domani! Non so chi sia questo Kurt!» Blaine avrebbe voluto avere un amico intelligente, ogni tanto avrebbe fatto decisamente comodo!

«No! No! Alla festa di compleanno di Sebastian.» Puck fissò il suo coinquilino come se avesse dinanzi a sé un alieno.

«La festa di chi?» Blaine pensò che se si fosse potuto guardare dall'esterno sarebbe sicuramente assomigliato ad una di quelle teiere che sbuffavano vapore e fischiavano.

«Sebastian! Quello che studia fisica!» Il volto di Puck non avrebbe potuto essere più confuso di così. «L'amico riccone per cui Thad muore dietro!» Finalmente il cricetino nella testolina di Puck doveva aver cominciato a girare per il verso giusto, perché gli occhi dell'amico si illuminarono.

«Ah! Quello che vive in quel loft fighissimo praticamente davanti Central Park!»

«Si! Lui! E ti ricordi di un certo Kurt?»

Puck si portò una mano sul volto e con il pollice e l'indice andò a sfregarsi il mento.

«Mi pare che fosse il tipo che viveva con lui.»

«Quello che gli teneva la testa mentre vomitava?» Domandò Blaine speranzoso.

«Si, ma che c'entra?»

«Leggi!» Blaine schiaffò il telefono davanti agli occhi di Puck con talmente tanta violenza che gli colpì accidentalmente il naso.

«Aho! Ma che...» Blaine osservò le espressioni di Puck mutare. Vide i suoi occhi scorrere velocemente sulle frasi scritte sul suo cellulare, lo vide rileggere le parole, talvolta mormorandole anche a bassa voce. Voleva solo che il suo amico si sbrigasse. Gli tremavano le mani e a stento riusciva a tenerle ferme. Il cuore gli batteva all'impazzata. Non voleva farsi illusioni assurde, lui era sempre stato uno sfigato patentato, quello che in genere gli amici si portano in discoteca per non sfigurare con le ragazze e avere più possibilità di rimorchiarle. Se ricordava bene, quel Kurt era... era un figo da paura. E Blaine stava iperventilando al solo pensiero che lui potesse interessargli. Cioè poteva benissimo trattarsi di uno scherzo, ma sperava davvero che non fosse così. Era così stufo di vedere tutti i suoi amici felicemente innamorati e lui l'universitario sfigato che ormai gli uomini nudi li vedeva solo in formato digitale!

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