Okay okay okay.
Cosa diamine sta succedendo?
Un minuto prima mi trovavo nella macchina di Cameron e ora mi sveglio nel mio letto, mentre indosso il mio bellissimo pigiama con il sole che splende nel cielo.
Okay.
L'ho già detto?
Beh... mi piace la parola Okay.
Okay la smetto.
Ho ridetto okay.
Argh..Mi volto verso la sveglia e vedo che.. cosa? Ommioddio sono già le 11:00.
Caspiterina.Mi alzo modalità zombie ancora insonnolita e scendo per vedere dove sono finiti tutti.
Cioè strano che non siano venuti a chiamarmi.
O magari ci hanno provato, ma ero talmente persa nei miei sogni che non me ne sono neanche accorta.
A parte questo... stavo proprio facendo un bellissimo sogno.. c'era tipo uno con degli o addominali da "wow" che mi parlava -cosa più che rara- e d'un tratto arrivava un super scarafaggio gigante che gli mangiava la testa.
Okay rettifico.. non era proprio un sogno bellissimo.Do un'occhiata in cucina ma è completamente vuota.
Va bene. Magari mentre dormivo è arrivata l'apocalisse che ha spazzato via tutti tranne che me.
Uoooo fantastico.
Adesso faccio tipo il bambino nel film "mamma ho perso l'aereo" ed inizio a ballare mangiando pop corn e guardando film osceni.Mi avvicino al tavolo e noto un biglietto.
"Siamo da Gina.. ti aspettiamo per pranzare. Ciao!"
Ehm va bene... penso che l'ipotesi dell'apocalisse sia da scartare.Vado in bagno a prepararmi, ovviamente cose messe abbastanza alla caso... una felpa bianca e comoda e dei jeans a zampa di elefante.
Il campanello suona e tra me e me impreco.
Chi diavolo c'è?
Vado ad aprire e mi ritrovo Cameron di fronte."Ciao bella addormentata." Mi saluta mostrandomi il suo fantasmatico sorriso e involontariamente sorrido anche io.
"Hey" mi sposto per farlo entrare e chiudo la porta.
"Stavo proprio per raggiungervi.""Ah.. ho deciso di venirti a prendere io." Alza le sopracciglia come se volesse che gli stendessi il tappeto rosso.
"Beh ma non c'era bisogno."
"Si, se volevo un po' di spazio per noi."
Noi? Cosa? Cioè mitico! Detto da lui quel noi sembra carico di aspettative.
Ma non voglio farmi film mentali.
Oi Alex.. l'abito da sposa lo vuoi lungo? Corto? Bianco va bene? Quanti invitati vuoi alla cerimonia?
No. No. Per niente film mentali non intendevo questo. Intendevo letteralmente NIENTE film mentali.
Ah... sicura? Per la torta di nozze avevo già un'idea.
Okay scherzavo... inizia pure."Alex? Alex? Stai bene? Hai una faccia un po'... si insomma.. da cogliona.." si mette a ridere mentre io faccio finta di offendermi mettendo il broncio.
"Dai scherzo! Vieni qua." Io intanto diniego con la testa.
Stupido stupido stupido!In mezzo secondo me lo ritrovo davanti.
Mi allaccia le braccia alla vita mentre le distanze tra noi si affievoliscono sempre maggiormente.
Non riesco a non sorridere.
"Amo il tuo sorriso lo sai vero?" Mi sussurra dolcemente all'orecchio.
Alzo gli occhi e lo guardo.
L'aria attorno a noi si è fatta più tesa.
Entrambi aspettiamo che uno dei due faccia il primo passo.Si avvicina cauto, mentre ormai sento il suo respiro sul mio viso.
Mi sfiora delicatamente il labbro, ma sono io ad unirli, non volendo aspettare.
Mi tira ancora più verso di lui mentre io gli prendo io viso tra le mani.
Mi morde il labbro delicatamente e la dolcezza che sta mettendo in questo bacio mi fa volare le farfalle nello stomaco.
Anzi. Altro che farfalle.. sono dei veri e propri animali.Mi stacco dopo poco, mentre lui cerca ancora contatto.
"Dobbiamo andare. Ci aspettano."
Ridacchio mentre lui sbuffa scontento.
"Che aspettino." Mi abbraccia impedendomi di uscire da casa.
"Sei proprio sicura?" E io annuisco ridendo.Ci mettiamo in macchina e dopo poco siamo già arrivati a casa sua.!)0
"Eccovi! Dov'eravate eh piccioncini?" Jennifer, sua sorella, ci viene incontro raggiante come sempre con Brayan mentre il fratello le dà un affettuoso pugnetto sulla spalla.Derek ci viene incontro e mi abbraccia e con lui arriva anche Mike.
"Hey Alex! Da quanto!"
Gli salto in braccio mentre lui mi prende al volo.
"Mike! Dov'eri finito?"
"In giro.. qua e là." Sorride mentre si scompiglia i capelli.Arriva mia madre raggiante.
"Ragazzi! Dai veloci! Brayan tuo padre ci vuole dire qualcosa!" Era davvero eccitata per questa cosa, nemmeno lei sapeva cosa doveva dirci.Entrammo tutti in casa, dove vi era già un tavolo imbandito di molte pietanze.
Pollo, torte, bruschette... le mie narici stavano letteralmente scoppiando di felicità.Arriva il padre di Brayan e ci incita a sederci a tavola.
Tutti lo facciamo compresi mia madre e Gina.
"Bene... tra una settimana esatta ci sarà la svolta per la mia azienda.. infatti... mi ha dato appuntamento Johnson, delle Johnson industries' ed è molto interessato da ciò che ho da proporgli."
Minuti di silenzio nel quale io stringo la tovaglia sotto al tavolo ed osservo mio fratello a sua volta teso.
Allora era vero.
Arriverà mio padre.
E sicuramente non sarà così bello come il padre di Brayan si aspetta."Beh? Che c'è? Ovviamente voglio presentarvi tutti... penso di fare un banchetto.. ci saremo io, voi e i suoi colleghi. Non sarebbe magnifico?"
Il suo sorriso era così genuino che mi faceva quasi pena.
Nessuno sa chi realmente sia."Ma è meraviglioso!" Gina è la prima ad alzarsi e ad andare ad abbracciare l'amico, mia madre è così immobile che mi chiedo se respiri ancora.
Una settimana.
Una settimana e rivedrò mio padre."Ah... ehm.. forse è meglio ripensarci.. riguardo al banchetto... si insomma.. non ho mai fatto queste cose e non vorrei de sfigurare.. una cena tra voi sarà più che sufficiente." Mi madre ha ripreso la compostezza che la caratterizza, nonostante io veda ancora la sua preoccupazione.
"Sciocchezze... questo banchetto si farà... e sarà magnifico..."
Una settimana e arriverà il fatidico giorno.
Può un solo giorno rovinare tutto?Ommioddio dopo tanto ce l'ho fatta!
Spero vivamente vi piaccia.
Se si scrivetemi qualche commento e cliccate qualche stellina.. tanto per sapere come vorreste il continuo della storia...
Grazie mille per il contributo!All the love♥️
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Ti odio, ma sei già mia ||Cameron Dallas||
FanfictionAlexandra Johnson, una ragazza sarcastica -molto- porta tanta tanta rabbia nel suo corpo -scappi chi può-. Fredda più di un icesberg -guarda! Gli orsi polari!- Si è ormai rassegnata al suo destino ma una lettera imprevista e due occhi nocciola -e ch...