4°CAPITOLO(I LOHINGI)

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"Vieni Alex, non aver paura"-disse Saturno.

Alex non credeva ai suoi occhi.Davanti a lui c'era una piccola dimora fatta d' acqua e decorata con tanti fiori colorati.

"WOW!-esclamò il ragazzo-"è possibile tutto questo?Sto sognando, vero?"

"No, l'ho fatta io questa piccola casa."-disse Saturno sorridendo.

Alex era ancora convinto che tutto questo fosse un sogno:l'incontro con una strana creatura, volare, essere quasi attaccato da una di questi e vedere con i suoi occhi una dimora fatta d'acqua e fiori.Rimase meravigliato per tutto il tempo e continuò a darsi pizzicotti sul braccio.

"Come lo hai fatto?"-le chiese il ragazzo restando a bocca aperta.

"Con la mia magia!Allora vuoi sapere cosa siamo?"-gli domandò Saturno emozionata

Alex annuì e la ragazza iniziò a raccontare cosa fossero, dove provenissero e come usassero la magia:
"Noi veniamo chiamati lohingi, che in islandese significa "ali pelose", infatti proveniamo dall'Islanda e pochi ci conoscono.Una leggenda narra che tutto iniziò nel 1879 con la fusione tra una fata e un'arpia, ma la storia è lunga e complessa, te la spiegherò un altro giorno.Noi abbiamo due tipi di poteri, quello motore e quello mentale, per esempio i miei sono l'acqua e l'intelligenza.Infine alcuni di noi abitano qui perché l'Islanda era troppo pericolosa, ma questa è un'altra storia"-spiegò tutto in un fiato Saturno.

Alex restò senza parole, rimase a bocca aperta per tutto il tempo.Tutto questo però non gli bloccò il sonno e stava iniziando a sbadigliare in continuazione.

"Scusami Saturno, ma tua sorella che potere ha invece?E dov'è adesso la vostra famiglia?C'è una regina o qualcosa del genere da queste parti?Chi è il vostro acerrimo nemico?E..."

"BASTA"-lo fermò Saturno-"stiamo andando troppo veloci ,con calma saprai tutto, tranquillo."

"Posso farti un'altra domanda? Questa però è semplice da rispondere.Le guardie c'entrano qualcosa con questa faccenda ?"-le domandò Alex.

Da questa domanda Saturno scoppiò a ridere, invece Alex rimase confuso.

"No,mia madre li ha ipnotizzati e non sanno nulla su di noi.Non ci sentono e non ci vedono.Siamo invisibili per loro."

Mentre i due iniziarono a ridere,  Kathleen li spaventò con una palla di ghiaccio che colpì il terreno.

"Cavolo ho sbagliato mira"-disse la ragazza.

Anche se Alex l'avesse offesa solo pochi minuti fa, sembrava che a Kathleen non fosse successo niente.Naturalmente il ragazzo si sentì in colpa e pensò di scusarsi,ma alla fine la ragazza sembrava fregarsene.Si girarono dappertutto per scoprire dove avesse lanciato quella specie di palla magica e la trovarono appesa in testa in giù su un albero.Kathleen li salutò e scese dall'albero, creando una piccola nube di polvere sul terreno.

"Alex, visto che mia sorella ti ha raccontato un quarto di noi, dicci  anche tu qualcosina sulla tua miserabile vita."-disse Kathleen.

"Sono un semplice ragazzo, sono nato in Canada 20 anni fa, ho un migliore amico che da tre anni si è trasferito qui e studio biologia.Sono qui per fare delle ricerche sul cervo rosso, ma non ho trovato nulla."-disse Alex un po' amareggiato.

"Cavolo,allora è davvero miserabile la tua vita...."

Alex cercò di controllarsi, non voleva ferirla di nuovo.La ragazza, però, era davvero fastidiosa verso i suoi confronti, non sembrava felice di averlo incontrato.

"Dai Kathleen, parlami della tua gioiosa vita.-disse Alex con ironia.

"Non mi va, è troppo complicata perfino per me."

"I tuoi poteri quali sono"-le chiese.

"Ghiaccio e dolore, basta domande."

Saturno guardò la sorella con aria abbastanza triste.Questo preoccupò Alex, c'era qualcosa sotto di molto importante che non volevano dire, naturalmente.Voleva domandarlo, ma sapeva che sarebbe stato solo una perdita di tempo.

Dopo un silenzio abbastanza imbarazzante, Saturno si girò verso Alex e gli disse che era ora di tornare a casa e che si sarebbero visti quando lui voleva.Il ragazzo accettò di ritornare a casa, salutò Kathleen(lei ricambiò) e si avviarono verso casa.Il sonno di Alex aumentava sempre di più, sembrava uno zombie.Saturno fece un piccolo sorriso quando vide Alex mezzo assonnato, con delicatezza lo portò nella sua camera senza che George se ne accorgesse e diede la buonanotte al ragazzo.Quando se ne andò via,Alex guardò alla finestra per vederla volare.Era tutto così soprannaturale, tutto così emozionante, tutto così fantastico.Finalmente si trovava nel suo comodo e caldo letto e continuò a guardare la ragazza alata fino a quando non chiuse gli occhi e iniziò a sognare per davvero.

*Spero che la storia vi stia piacendo😄*

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