5. Peggio di così non può andare|

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A volte, quando meno te lo aspetti, il tuo sesto senso ti suggerisce che qualcosa sta per accadere

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A volte, quando meno te lo aspetti, il tuo sesto senso ti suggerisce che qualcosa sta per accadere.
A volte, quando più te lo aspettavi, ti accorgi che tutto è già accaduto, prima che tu potessi evitarlo.
A volte, proprio quando è troppo tardi, provi a rimediare e, talvolta, ci riesci.

In questo istante un grido d'aiuto interrompe bruscamente la camminata di Victor, il quale si stava affrettando ad andarsene dal mio giardino.
Un urlo acuto e disperato, accompagnato da calci e frastuono di oggetti caduti per terra.

Vedo il mio capo voltare la testa verso di me con uno sguardo indecifrabile. Perché non mi chiede nulla? Perché non mi ha già fatta fuori?

"Non basta", sussurra, guardandomi negli occhi.

Le palpitazioni del mio cuore mi rimbombano nelle orecchie, nel medesimo momento in cui mi accorgo che è tutto finito, la mia missione è fallita, esattamente come il resto delle cose che tento di compiere.

"Cosa, Victor?", affondo le unghie nel palmo delle mani, con la vana speranza che un piccolo dolore fisico possa distrarmi dai miei errori. Ogni mio sbaglio è frutto di un'imperfezione dovuta a un calcolo fatto male, ogni mio passo falso è dovuto a una distrazione.
Dopotutto un albero malato può dare solo frutti acerbi ed io sono sbagliata. Tremendamente sbagliata.

"Il nastro isolante. Non basta.
Andiamo, Jade, cosa ti ho insegnato?
Un ostaggio cosciente si taglierebbe la cute delle labbra pur di chiamare aiuto, ma questo già lo sapevi. Dico bene?", fa qualche passo in mia direzione, passi lenti e silenziosi.

Invece di regredire, avanzo fino a che soli venti centimetri restano a separarmi da quest'uomo senza scrupoli.
Irrigidisco la mascella quando mi cattura il mento fra le dita, con le mani grandi e usurate dal tempo, e mi fulmina.

Provo disprezzo, disgusto, verso questo contatto, ma non posso sottrarmi. La mia vita, come molte altre cose, è nelle sue mani.

"Io... posso spiegare.", mormoro con voce tremante. Quel tipo di tono che si usa solo negli ultimi attimi della propria vita, quando ormai la dignità non ha più alcun valore.
I suoi occhi brillano di una luce ardente, omicida, ma quando un raggio di luna mi colpisce il volto, mettendo in risalto l'oceano in tempesta nelle mie iridi, sembra vacillare.
Quasi come se non stesse guardando la sottoscritta, ma un'altra persona. Qualcuno che lo ha ferito, qualcuno che gli ha spezzato il cuore.

"Cosa mi devi spiegare?", domanda allontanandosi di scatto, "Quello è l'ostaggio che ti ha portato Jack, giusto? Non pensavo avesse fatto così in fretta, gliel'ho commissionato giusto stamattina.
Per questa volta passi, ma al prossimo passo falso...", conclude tracciandosi la carotide col polpastrello del pollice.

Aspetta un momento.
Quindi non ha scoperto nulla?

Tiro un sospiro di sollievo e annuisco, senza distogliere lo sguardo dalle sue spalle larghe finché non lo vedo scomparire nell'oscurità di questa notte movimentata.

Top-secret Mission ~ With LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora