Ignazio Scarselli era un adolescente come pochi: non fumava, non beveva, non si drogava ne faceva sesso. L'anno successivo avrebbe frequentato il primo anno del liceo linguistico Vincenzo Cuoco di Isernia, aveva una vera passione per le lingue, tanto che si iscrisse a un corso sulle lingue antiche. Era attratto dalla possibilita' di viaggiare e impratichirsi con i vari dialetti e lingue, aveva pure un istitutore a casa che gli insegnava tali discipline. Quella scuola comunque gliene avrebbe dato l'opportunita'. Era un tranquillo pomeriggio di ottobre, era reduce da un interrogazione pessima dell'inflessibile professoressa Eugenia Piccardi di lettere, storia e geografia materie in cui eccelleva, che ricordo' lui l'importanza di avere uno scopo nella propria vita, cosa che non vedeva in lui nonostante notasse che nella classe fosse il migliore; ti aspetto in biblioteca per parlare di ciò. "Va bene allora arrivederci professoressa, a dopo". Uscito da scuola si recò in Piazza Santa Maria Assunta Alla biblioteca comunale pubblica Michele Romano e vi entrò. "Salve..." "Suvvia non siamo a scuola salutami come un amica. "Va bene ciao allora" "Bene, Zio volevo parlare del fatto che mi sembra ti manchi uno scopo nella vita e ciò mi spiace; sei un ragazzo promettente e sveglio non scoraggiarti, tutti hanno passato momenti tristi, il fatto che tua sorella ed il tuo migliore amico siano morti non significa che tu debba morire dentro, vivi la tua vita, fallo per loro, ne sarebbero felici" "hai ragione, ma non è semplice andare avanti fingendo non sia successo nulla, anche perche' a loro io tenevo molto" " lo so sono stati miei alunni entrambi quindi mancano pure a me" poi ci fu in momento di commozione e i due si abbracciarono. "Vai, adesso Augusto e Ginevra ti staranno aspettando, meno male che frequenti le persone giuste. Era in compagnia di Ginevra Felicetti, la sua ragazza e del suo migliore amico Augusto Torresi, camminavano lungo via Luigi Vanvitelli, pompando musica dalle casse, i residenti si lamentavano del casino, ascoltava canzoni di machete volumi 1,2,3 in attesa del mixtape 4, il suo BFF invece scriveva, intendeva scrivere per diletto, voleva diventare uno scrittore, la sua ragazza invece guardava video istruttivi sulla psiche umana, voleva diventare psichiatra. "Cosa ne pensi di questo" disse Augusto mostrando una pagina con scritto "il ragazzo stava nel suo letto, tranquillo, arrivo' una figura incappucciata e si misero a parlare a lungo, lui accetto' infine di seguirla", "penso sia molto profondo ti pensavo piu' da raccontini", "interessante, mi hai dato in idea, quando andro' al psicopedagogico faro' un tema in cui immagino di parlare ai pazienti su come si comporterebbero se dovessero parlare alla morte" disse lei. "Ma invece parlando di altro cose che vi danno molto fastidio" chiese Ignazio. Io non sopporto quando si vengono a creare emarginazioni sociali, come senzatettto o mendicanti e di come essi vengano trattati e considerati, e' un vero schifo" disse lei " Io non sopporto il razzismo e lo scagliarsi contro profughi e immigrati. Hanno diritto quanto noi ad un esistenza dignitosa e se nel loro paese cio' gli viene negato perche' non li ospitiamo?" disse l'amico. " A me invece le dipendenze in generale, esse sono la piaga dei nostri tempi". "Se ti riferisci al nostro amico Rambaldo dispiace anche a noi due, fu per colpa del fatto che suo padre beveva il fatto che lo uccise ormai ben 4 anni fa" " Si e' per questo ma anche per mia sorella stessa fine dovuta all'alcool, non e' strano invece che tutti e quattro; voi due io e Rambaldo siamo nati nello stesso giorno il 03/04/05?" " Si lo e' ma raramenre cose del genere capitano" disse Ginevra. Augusto chiese "ci fermiamo al Tattira Lounge Bar" "ok" risposero entrambi e si avviarono. "Buongiorno Euriclea, faresti il solito per me e... voi che prendete? Un cosmopolitan disse Ginevra "e per me un mojito." "Ok allora un cosmopolitan, un mojito e un long islandvice tea, accomodatevi che ve li porto tra breve... Oh buongiorno Alvise sei in servizio" " No, no Cle, fammi il solito" " Mirtilli col Porto al tavolo Carmine, e muoviti " Ancora non l' hai licenziato, e sti ragazzi" riferendosi al trio che beveva " Sono maggiorenni?" " Ah ma ci sei anche tu Ignazio allora chiuderò un occhio pure stavolta e non dirò niente ad Altea, povero te è troppo severa quella donna" Poi Augusto fece notare "Va bene Sono le 19 io vado ci si becca domani al parchetto, tanto e' sabato" Ginevra disse "Andrei anch'io, ciao amore" e detto cio' saluto' l'agente e Euriclea e si ritrovo' solo a ritornare sulla strada di casa. Arrivato a casa non gli funzionavano piu' le chiavi e chiamo' Ettore Lanfranchi in ottimo fabbro che accorreva prontamente in caso di necessita' "Grazie Ettore mi hai salvato", "Figurati Sono qui apposta senno' per cosa sarei fabbro a fare, se avessi ancora bisogno non esitare a chiamare" e se ne ando' via. Entrato in casa la situazione non miglioro' I rubinetti perdevano e le luci si erano fulminate Ed in casa non c'era ancora nessuno. Chiamo' allora Alcide Leonelli il tuttofare che arrivo' subito e riusci' a riparare il tutto in poco tempo. "A me piace darmi da fare e dare una mano dove serve" disse "Chiama ancora se ne avessi di bisogno" "Lo faro' sicuramente, buona serata Alcide, tornarono a casa i suoi col fratello mangio', I suoi dissero "settimana prossima seppeliranno la zia Merovea", "il becchino quel tal Casimiro mi fa impressione" aggiunse sua madre so alzarono da tavola, sfido' il fratello ad un incontro di lotta libera ( ma ci andarono giu leggero) e si corico' nel suo letto, in una notte senza luna e senza stelle
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Spazio dell'autore
A cura di Matthew Rayner LeatherI nomi Sono inventati, I luoghi esistono realmente, volevo dare importanza a un luogo sottovalutato
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dialogo con la morte
Paranormalse incontrassi una nera figura incappucciata che gli diresti