Capitolo 2: Nel proprio letto

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Il ragazzo dormiva gia' da un po' erano le 23 e vide una sagoma nera farsi sempre piu' vicina, penso' maledetto lui col suo libro ora vedo persino la morte. Gli si avvicino' e disse "Salute a te o misero comune mortale, gradirei colloquiare un po con lei" "Faccia pure" rispose. "Bene, bene Ignazio Scarselli nato a Urbino il 03/04/05, 14 anni sogna di diventare interprete linguistico e traduttore, ama viaggiare, testardo e ribelle, lega facilmente, a scuola potrebbe impegnarsi meglio, dimenticato qualcosa?" dopo aver risposto che si era ricordata di tutto chiese "Cosa c'e' dopo?". "Caro ragazzo dopo la vita vi e' un percorso da fare per accedere al regno dell'oltretomba, lo chiamiamo periodo di prova, viene data l'opportunita' di regolare le questioni in sospeso, affidato un mortale di cui prendersi cura e fatto salutare i propri cari. Finito questo periodo non vi sara' traccia del ricordo di questo periodo nelle menti dei proprio cari". "Esiste una seconda scelta, per caso?". "Non esattamente, a noi e' proibito parlarne ma sara' il nostro piccolo segreto; hai sentito parlare di fantasmi, no? Essi sono senza giurisdizione ovvero non appartengono ad alcun regno dell'oltretomba, hanno maggiori liberta', non possono pero' fare certe cose che qualcuno piu' in alto non vuole facciano. Ebbene alla tua morte devi presentarti all'ufficio anagrafe decessi, se non lo facessi non potresti accedere all'oltretomba, un altra maniera sarebbe non avere avuto funerale o sepoltura in camposanto. Devo avvertirti che tale mondo e' una giungla vige l'anarchia piu' assoluta, non vi sono ne capi ne leggi. I fantasmi fanno quello che gli pare e nessuno e' riuscito a contenerli o a dargli un freno." "Tu, dunque eri qualcuno prima di..." "Si mio caro ragazzo ero un comune ragazzo di undici anni, i miei ebbero in incidente d'auto io fui l'unico a non farcela, ricordo ancora l'incontro con la nera signora falciatrice. Si presento' a me facendomi una proposta inusuale, disse che sapeva ero un acuto osservatore e in vita guardavo la gente intorno a me, disse che i suoi tempi erano finiti, neccessitava di un successore e scelse me, mi chiese se accettavo l'incarico anche se gravoso, io accettai, ero troppo curioso per non farlo, lei mi insegno' tutto quello che c'era da sapere sul mestiere e disse che avrebbe finalmente potuto riposarsi. A me piace conversare, sapere di piu' sulla gente, amo il mio lavoro

dialogo con la morteDove le storie prendono vita. Scoprilo ora