Prima

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Prefazione
Evie non sapeva più che fare, ormai lo sapevano tutti. Come poteva farsi notare da uno come lui, certo lei non era tanto male, anzi era stata spesso reginetta dei balli, ma a lui non sembrava interessare. A volte Evie aveva il presentimento di piacere di più al suo migliore amico, che a lui. Lui era un anno più piccolo, lei frequentava la terza liceo, mentre lui era in seconda. Lei passava davanti alla sua classe sempre, cercava di farsi notare, lui la guardava, a volte anche a lungo, ma senza emozioni, cosa che faceva stare male Evie. Cosa ancora peggio di tutto ciò, era fidanzato con una ragazza del suo stesso anno. Lei a volte si chiedeva come aveva fatto uno come lui a innamorarsi di una come lei, non riusciva a capire. A volte voleva solo fermare il tempo e poter pensare a lungo a quella storia. Evie non voleva che le altre persone sapessero della sua cotta, lo aveva detto solo a tre persone, a Allie, la sua migliore amica, a Edith, sua amica dell'asilo e a Shelby, altra sua grande amica dell'infanzia. Sapeva che loro non l'avrebbero detto a nessuno. Sperava soltanto che lui si rendesse conto di lei. La sua occasione si presentò qualche giorno dopo l'inizio delle vacanze natalizie.
Capitolo primo
"Evie, forza dobbiamo andare, faremo tardi se non scendi!". Evie era in bagno, stava finendo di truccarsi, doveva solo finire di mettersi un po' di correttore e poi avrebbe finito. Non aveva voglia di andare con sua mamma al Centro Oreb, dovevano aiutare i ragazzi con le sceneggiature e con i balletti, lei avrebbe guardato in disparte senza dire niente. Finalmente era pronta, scese e si infilò le sue bellissime Huarache viola, nuove di zecca, che avrebbero fatto un figurone. Non sapeva chi ci sarebbe stato, forse Shelby, ma non ne era sicura. Uscì di casa e si avviò alla macchina. Dieci minuti dopo era in una stanza grande e luminosa con 3/4 ragazzi che non conosceva. Si sedette su una sedia e rimase zitta, e poi arrivò lui, era normale per i gusti di Evie, ma aveva qualcosa che la colpiva, forse la goffaggine che li accomunava oppure i suoi bellissimi occhi scuri. Le prove iniziarono e lei dovette smettere di fissarlo. " Di nuovo ragazzi, come è possibile che non riusciate a capire dei semplici passi? Ma perché deve sempre mancare della gente? Nessuno può sostituire Isabella che manca?" Urlò la coreografa, mettendosi le mani fra i capelli. "Bhe, ci sarei io se vuoi Katrina; so ballare e ormai è da un'ora che guardo i passi e penso di averli capiti" disse Evie, senza emozioni. Lei acconsentì e Evie si mise accanto a lui, che le rivelò il suo nome e la prese per mano per iniziare a ballare. Le ore passarono tra una prova e l'altra, Evie era al settimo cielo, lui era così carino, continuavano a ridere e considerava solo lei. Peccato che alle 6 lei dovesse tornare a casa. Salutò tutti e lui la seguì con lo sguardo, sorridendole tutto il tempo. La mattina dopo Evie non vedeva l'ora di andare a fare le prove per quel dannato spettacolo che nella sua testa aveva cominciato ad avere una certa importanza. Alle 10 di mattina Evie era già pronta, sua mamma me rimase colpita, ma non disse nulla e così partirono. Arrivate lei non vedeva l'ora di poterlo rivedere e a quella prova sarebbe stata presente anche Shelby. Mancava comunque Isabella quindi lei avrebbe dovuto ballare con lui, non vedeva l'ora. Lui giorno dopo giorno era sempre più simpatico e carino con lei, mancavano 1 giorno allo spettacolo e lei sapeva che lui avrebbe ballato con un'altra, ma lo vedeva sempre e lo faceva ridere, così diceva lui. Le ultime prove erano in corso e tutti erano un po' agitati, lui era spaventatissimo, anzi era "svenuto" anche un paio di volte e Evie era sempre lì per aiutarlo. Dopo lo spettacolo, che era stato un successone, lui andò da Evie e le disse "Senza di te non ce l'avrei mai fatta e comunque vedevo che ridevo per come ballavo" Lui e Evie rimase insieme fino a che lui non dovette andare. Gli altri giorni, dopo lo spettacolo passarono lenti e noiosi, finché non si ricominciò scuola.
Capitolo secondo
"Ma quanto ci mette?" chiese Evie a Christian, il suo vicino di casa. Stavano aspettando Allie, che come sempre era in ritardo, dovevano tornare a scuola, era io primo giorno dopo le vacanze natalizie. Evie non vedeva l'ora, avrebbe rivisto tutti e soprattutto avrebbe rivisto lui. Arrivati nei pressi della scuola, lei lo vide subito, insieme agli altri attori dello spettacolo, lei andò lì e gli occhi di lui si illuminarono. Poi suonò la campanella e dovettero lasciarsi ma si promisero di vedersi a ricreazione. Evie non riusciva a concentrarsi durante le lezioni, continuava a pensare a lui e ai suoi sorrisi e alle sue occhiate che le lanciava mentre andava in bagno. Suonata la ricreazione, Evie corse verso la classe di lui, la C, lui era già lì con i suoi amici, lei andò a salutarlo e insieme si misero a cantare la canzone che li faceva ridere per ore. Le cose andarono avanti nello stesso modo per un paio di giorni e poi lui cambiò, lei non sapeva molto della sua vita, ma le dissero che era fidanzato con una ragazza della A, una più piccola di lei, la ragazza perfetta per lui. Il mondo crollò sulle spalle di Evie, lui non le parlava più, anzi la vedeva e la oltrepassava con lo sguardo, e a lei faceva male, erano diventati amici in così poco tempo, lei aveva creduto di avere una chance con lui, ma non sapeva cosa fare, ogni tanto c'erano degli episodi in cui lui era carino con lei e Evie li annotava sul suo diario, come per ricordarsi un giorno o di quel bellissimo anno pazzesco della sua vita.
Capitolo terzo: DIARIO
Gennaio
20/01/19
A gennaio lui compie gli anni, anche se non l'ho mai detto lui ha un fratello, Sean, si sono gemelli anche se Sean è più grande di 15 minuti. La mattina del loro compleanno, io avevo un po' di timore, non volevo andare in mezzo ai suoi amici e fargli gli auguri, così li ho fatto solo a Sean di lui avevo troppa vergogna e così aspettai il suono della ricreazione. A ricreazione lui era insieme ai suoi amici e io era avevo timore di sembrare una senza scrupoli, così aspettai la fine della pausa e mi feci coraggio e gli dissi tanti auguri, lui sembrava sollevato che lo avessi detto, come se sapeva che l'avrei fatto e poi mi ha ringraziato e mi ha salutata. È stato uno dei giorni migliori della mia vita.
Febbraio
4/02/19
Dopo essere stato assente per molto, è tornato per la settimana del benessere, la mia classe trattava il cyberbullismo, e dovevamo intervistare 8 persone, io volevo chiederglielo però avevo vergogna, così mentre io ero in bagno Edith gli ha chiesto se voleva essere intervistato da me e lui con sicurezza ha risposto di sì, cosa che mi ha scombussolato molto, un giorno mi ami e quello dopo mi odi, che problemi hai? Allora quando sono uscita dal bagnome lo ha detto e co siamo accordati sull'ora in qui ci saremmo incontrati, anche perché lui quel giorno doveva fare i pomeriggi, quindi era perfetto. Alle 15.50 era fuori da scuola pro tanto per intervistare lui e Sean, quando sono usciti lui ha visto che c'era anche suo fratello e ci è rimasto male, pensava saremmo stati solo noi due. Che carino!
24/02/19
Si sono LASCIATI. Eravamo a un incontro di catechismo e lui era strano, lei gli aveva detto che dovevano parlare, durante la merenda lei ha detto che lo avrebbe lasciato per un un'altro, e che le dispiaceva ma i suoi sentimenti erano cambiati. Così è andata da lui e glielo ha detto, lui è diventato bordeaux, ma cosa poteva farci. Si un po' mi sento in colpa, però ora è libero
Marzo
18/03/19
Oggi è successo qualcosa di indescrivibile, a Shelby piace lui, è venuta da me a ricreazione e mi fa " Devo dirti una cosa che ti farà arrabbiare e che non ti piacerà. Mi piace il tuo stesso ragazzo" io ero esterrefatta, come era possibile, lei lo odiava, era un po' sconcertante. Sono rimasta un per un paio di settimane arrabbiata ma poi l'ho perdonata anche se non lo accetto tuttora.
Capitolo quarto
Le settimane andavano avanti un po' tutte uguali, sveglia, scuola, casa e compiti. Evie non ce la faceva più, voleva finire la scuola e godersi il Time Out, con le sue amiche e la sua crush, che forse era cambiata da lui al suo migliore amico Aaron, due occhi color nocciola e lunghe ciglia, molto carino e simpatico. Non sapeva chi scegliere, forse il non vederli più poteva aiutarla. Finì la scuola, finalmente, dopo gli esami che la distrussero fisicamente e mentalmente, poté rilassarsi. Per qualche giorno non fece altro che entrare e uscire dalla piscina, era sempre stanca e non voleva mai fare niente. Finalmente iniziò il Time Out, doveva ragazzi tra la seconda liceo e la quarta, potevano divertirsi, stando insieme. Voleva solo stare con le sue amiche, con le quali ovviamente non sarebbe mai stata. Alla domenica di inizio le venne dato un bigliettino sul quale c'era scritto il gruppo nel quale sarebbe stata per quelle tre settimane. Era un po' agitata, sperava solo di essere con una delle sue amiche, non faceva fatica ad ambientarsi, ma preferiva avere una persona con cui potersi confidare. Fortunatamente con lei c'era Lizzy, una sua amica dell'estate precedente, era più Gra de di lei, ma a volte la capiva meglio delle altre. Il loro gruppo era quello arancio, lui iera in quello blu, e ironia della sorta Evie attaccati allo zaino aveva due fiocchi uno arancio e uno blu! Per sua sfortuna era capitata in gruppo con Sean, certo non con lui ma con suo fratello, ma perché sempre a lei? Co.unque la sua squadra le piace, ma non le piaceva, cioè come compagnia andava bene, ma le mancavano i suoi amici negli altri gruppi, non poteva stare senza di loro troppo a lungo.
Capitoli quinto: DIARIO
24/06/19
Oggi abbiamo fatto un gioco bellissimo, Generale, io e lui eravamo insieme, il gioco consiste nella fortuna di avere un numero basso, per poter vincere, io avevo il 4 e lui il 5, così per vincere abbiamo giocato insieme, e quando dovevamo cambiare numero, lui è venuto lì e mi ha detto " Non è che che ci scambiamo i numeri a vicenda, così essendo basso il mio ed essendo basso il tuo, possiamo vincere" io ovviamente non potevi dire di no, così siamo stati insieme l'intero pomeriggio.
25/06/19
Oggi siamo andati a Montauk, una località marittima di Long Island, NY, la mia e la sua squadra erano nello stesso posto e al pomeriggio abbiamo fatto il bagno insieme, al ritorno mentre aspettavamo il treno, Aaron, mi ha passato il cappello di lui, così che potessimo fargli uno scherzo, io l'ho nascosto nel mio zaino e lui continuava a guardarmi e a parlarmi per poter riavere il suo cappello e io facevi finta di niente.Mi so o divertita troppo, spero faremo altre gite così.
SPAZIO AUTRICE
Ciao ragazzi, spero che la mia vita vi piaccia, perché si la mia storia è basata sulla mia vita. Vorrei solo dirvi che non ho mai messo il nome di lui perché voglio che ognuno di voi si immagini in Evie, così che lui abbia il nome della vostra crush, così da poter vivere la mia  vita in prima persona. Alla prossima🌷

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