Svoltai l'angolo, ma inutilmente dato che sentii una mano stringermi il braccio.
"Elisa ti prego fermati" urló, quasi supplicandomi.
Non avevo intenzione di farlo, ma la sua stretta sul mio braccio era troppo salda.
"spiegami almeno cos'hai" disse con voce più calma, ma con lo stesso tono implorante.
Mi girai di scatto e quasi lo feci cadere.
"davvero non lo capisci?" sbottai, alzando un po' il viso per fissarlo negli occhi.
Mi guardó con un luccichio di perplessità stampato in quei suoi occhi quasi neri ed io scoppiai in una risata, a metà tra l'ironico e l'isterico.
"sei così ingenuo?" insistetti.
Esitai qualche secondo."sono innamorata di te, Ermal" dissi fermamente, stupendo persino me stessa.
Restó come pietrificato.
Sul suo viso scorsi nitidamente lo stupore, allo stato puro."perché non me lo hai mai detto?" mi domandó con tono fermo, dopo svariati minuti di silenzio.
"e cosa sarebbe cambiato?" gli domandai fredda.
"avrei voluto dirtelo, la mattina in cui tu, entusiasta, mi hai parlato di Silvia.." fissai terra mentre pronuncio quel nome.
Mi sentivo quasi in imbarazzo ad essere riuscita a scoprire il suo nome, perché agli occhi di qualsiasi sconosciuto sarei sembrata quasi ossessionata da Ermal.
'Silvia' pensai 'Quel nome che mi era sempre piaciuto, ora riecheggiava costantemente nei miei pensieri'
Lui aprí leggermente la bocca, come per dire qualcosa ma la richiuse immediatamente.
Piuttosto che restare a fissarlo, facendomi ancor più del male, ricominciai a fuggire.
Questa volta peró non corsi, mi limitai ad allungare il passo e a malincuore notai che lui non era intenzionato a seguirmi.
'torna da lui' continuava a ripetermi una parte di me.
Intenta a cercare con tutte le forze di reprimere quella fastidiosa voce che era la mia coscienza, andai a sbattere contro qualcosa.
O per meglio dire, qualcuno.
Questo qualcuno si giró di scatto e sotto la fioca luce del lampione riuscii a scorgere il suo viso."oh scusami tanto" si affrettó a farfugliare, dopo avermi osservata per qualche istante.
Mentre i nostri volti erano a pochi centimetri di distanza, nonostante tutto, mi venne spontaneo abbozzare un sorriso.
Di tutta risposta anche quell'uomo, dall'aria familiare ed una voce confortante, mi rivolse un ammaliante sorriso.
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L'ombra di un respiro || Ermal Meta
FanfictionDa una forte amicizia, puó sempre nascere qualcosa di più. Un amore segreto puó portare al dolore, per via della paura. Ma quando si è stanchi, ci si arrende persino allo star male. Elisa, ragazza romana di ventisei anni, trasferitasi da qualche t...