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L'ora di fisica é finita finalmente e io inizio ad incamminarsi con la mia migliore amica verso la mensa.

Parliamo del piú e del meno.
Una volta arrivate vedo James che mi viene incontro e mi abbraccia entusiasto.

"Hei mia piccola Layla come é andata la giornata?" Chiese con il suo solito sorriso raggiante.

"Bene a te?"

"Bha il solito, ho sentito che hai di nuovo distrutto Matt nell'ora di matematica"
Alzo gli occhi al cielo, stavo cercando di dimenticare che avrei dovuto passare insieme a lui 2 ore a settimana per un mese intero.

"Già e scommetto che tu sai già la mia fantastica punizione..." Chiedo sapendo già la risposta.

"Perché voi due vi odiate tanto?" Chiede quasi stufato del nostro comportamento...

Ci dirigiamo verso il bancone, io prendo semplicemente una pesca noce e dell'uva, oggi non ho tanta fame.

"Ah bho chiedilo a lui io non gli ho mai fatto nulla... Oltre a rispondergli male ogni volta che apre bocca per dire una cattiveria a qualcuno."
Dico innocente, mentre ci dirigiamo verso il nostro solito tavolo.

James alterna i giorni in cui sta con noi e i giorni in cui sta con il suo gruppo.
Oggi é il turno dei suoi amici il che rende ancora piú strana la sua presenza.

"La cosa divertente é che adoro vedere come gliele suoni durante le lezioni" dice ridendo.

"Sì ma ho deciso che non gli darò piú alcun peso, ormai facciamo cosí da 3 anni e non ha mai portato a niente tranne a delle discussioni inutili e la punizione di oggi, quella mi basta e avanza." 
La faccia di James muta in un espressione sorpresa e allo stesso tempo un po' delusa.

"Brava amica cosí si fa" mi dice T " grazie James per avermi calcolata oggi" dice mettendo il broncio.

"Scusami T ma la situa della piccola Layla é complicata come vedi" dice andando ad abbracciarla mentre le lascia un bacio sulla guancia. "Mi perdoni?"

"Non lo so... Certo stupido che ti perdono" dice ricambiando il bacio.

"Comunque domanda fondamentale"  mi intrometto io.

"Spara"i invita il mio amico.

"Perché sei qui?" Chiedo con un velo di curiosità.

"Che c'é non mi vuoi? Posso andarmene" dice con un sorriso stupido sulla faccia.

"No no no no no no resta pure ma il fatto è che mi incuriosiva, oggi è il turno dei tuoi amici no?"

"Sì ma il fatto che non potrò vederti oggi in treno mi ha portato ad essere qui" annuisco.

"Domanda ancora più fondamentale"

Alza gli occhi al cielo per poi farmi incitarmi a parlare.

"Ma se ora hai la macchina perché viene ancora in treno?"

"Che gusto ci sarebbe venire in macchina se non posso vedervi la mattina." Dice orgoglioso.

"Hai ragione senza di me non sopravvivresti qua scuola" gli spiego con un sorriso beffardo.

"va bene va bene ma ora abbiamo l'ora dice storia quindi andiamo."

Entriamo nell' aula, io, T e J ci sediamo vicini.

Entrano anche Hogan e Kyle.

"Hei, verginella tutto bene?" Lo fulmino con lo sguardo ma cerco di mantenere la promessa fatta a me stessa qualche minuto prima.
La cosa piú divertente é vedere le faccine dei miei compagni di classe perplesse e sorprese.
Persino Hogan sembrava quasi... deluso dalla mia indifferenza.
Ma si riprende subito.

"Smith non ribatto piú il gatto ti ha mangiato la lingua?"
Se gli sguardi potessero uccidere, Hogan sarebbe sepolto ormai da 4 anni.

Non ho mai capito perché mi odiasse tanto non ho mai fatto nulla ma... Se va bene a lui va bene a tutti.

La prof ormai sorpresa di poter fare lezione in santa pace, iniziò a spiegare la scoperta dell'America.
Argomento che abbiamo fatto in Texas media e anche l'anno scorso ma la prof. non sembra ricordarselo.

Finalmente la l'ultima campanella suona.

Sento il mio telefono squillare.

"Ciao mamma" dico sapendo già cosa vuole dirmi.

"Amore scusa ma oggi torno tardi perché ci sono molti pazienti urgenti e l'ospedale é..."  Ci avrei scommesso la vita che avrebbe fatto tardi.

"Mamma io però non posso andare a prendere Alex all'asilo".

"Perché?" Sento una nota di curiosità.

"Mi hanno messa in punizione."
Mia madre su zittisce per un momento, ma questo é solo la quiete prima della tempesta.

"LAYLA ALISON SMITH CHE COSA HAI FATTO" mi chiede infuriata.
Non posso vedere la sua faccia ma in questo avrà la ruga vicino all'occhio destro molto marcata e la bocca aperta perla sorpresa, lei non sapeva dei miei battibecchi con Hogan, perché il preside non l'aveva mai avvisata.

"Lunga storia te la racconto domani appena torno a scuola."
Cerco di liquidarla.

"Va bene ora mi rilasso e troviamo una soluzione." Mia madre é sempre stata molto comprensiva perché io in fondo non le avevo mai portato guai.

"Tuo fratello esce alle 16.30 e tu a che ora finisci la punizione"

"Alle 16"

"Ok prova a chiedere a James o a Taylor di accompagnati cosí Riesi ad arrivare almeno con poco ritardo."

"Ok ora provo a chiedere".

"Va bene poi vedremo cosa fare domani pomeriggio." Dice con un filo di irritazione.

Chiudo la chiamata, mi guardo intorno per cercare le teste di James o di Taylor.

Ad un certo punto scorgo i capelli biondi di James.

"Hei hei J" non mi ha sentito, dannazione.
Dopo qualche secondo scompare dalla mia vista.

' Perché non lo chiami al telefono stupida?'

"Cazzo é vero!" Dico sbattendomi la mano sulla fronte.

Uno squillo

Due squilli

"Hei piccola Layla, ti manco già cosí tanto?" Scommetto una mano che ha quel sorrisetto stupido sulla faccia.

"Certo J, lo sai che mi manchi ogni secondo, per questo mi farai un piccolo favore" cerco di avere il tono piú supplichevole che posso.

"Spara"

"Allora mia madre oggi fa ritardo, come al solito, comunque e devo andare a prendere il mio fratellino e se prendessi il treno arriverei troppo in ritardo quindi, mi puoi venire a prendere tu con la tua macchina per favore?"
Un attimo di silenzio.

"Fammici pensare... Certo va bene" involontariamente il sorriso mi esce.

"Grazie, grazie lo sai che ti amo" dico entusiasta.

"Oioioioi keep calm, lo sai che per me sei solo un'amica, niente di piú" dice ridacchiando.

"Lo sai cosa intendo, allora ci vediamo dopo."

"Ciao piccola Layla."

Chiudo la chiamata.

"Allora chi é lo sfortunato che ami cosí tanto?" Una voce familiare e non c'é bisogno che mi giri, la voce é talmente chiara che so chi é.

"Hogan, lascia che ti dica un paio di cose: uno non sono cazzo tuoi, e due finiamo queste 2 ore di punizione i pace." Già non sopporto di vederlo normalmente, ma vederlo anche dopo scuola mi fa salire l'istinto omicida.

Quindi iniziamo queste 2 ore infernali.

In un attimoDove le storie prendono vita. Scoprilo ora