One Shot #1

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>Inspired by OTP fluff generator

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[to _Bae_Ra_Ra_]

Jaemin stava tornando a casa da una lunga e stancante giornata di Universitá. Presto sarebbe arrivato a casa e si sarebbe rilassato tra le braccia del suo ragazzo, Jeno, che era il suo unico metodo per sbarazzarsi dello stress.
Mancavano pochi minuti per arrivare al cancello di casa quando, da un piccolo vicolo, spuntó un piccolo cagnolino, un cucciolo dal pelo bianco ma un pó sporco. 'Sembra sia stato abbandonato' pensó il ragazzo rattristandosi e abbassandosi per accarezzarlo quando questo si avvicinó. "Sarebbe bello poterti portare a casa.. ma a Jeno non piacerai" si fece comparire un piccolo broncio sul viso.
"Verró a trovarti se sarai ancora qua!" esclamó ad un tratto alzandosi e dirigendosi verso casa.
Fece alcuni passi, quando sentí dei piccoli ansiti dietro di lui, si giró, e vide di nuovo quel cane che lo stava innocentemente seguendo.
"Ahh quanto sei carino~" si abbassó ancora non resistendogli e accarezzandolo di nuovo, nonostante fosse tutto sporco. Poco dopo si alzó ancora una volta, anche se contro voglia, e si rimise sulla strada di casa. Non si voltó più a guardare indietro, avendo paura di vedere il piccolo cucciolo lasciato lí da solo, quella vista lo avrebbe impietosito tanto da auto-convincersi a portarlo a casa anche contro il volere del suo ragazzo. Non girandosi, non si accorse che, una volta arrivato a casa, il cagnolino lo aveva seguito. Quando lo notó con l'angolo dell'occhio, quasi si spaventó non aspettandoselo.
"Aishh- cucciolo non fare cosí, mi hai spaventato!" disse il ragazzo tenendosi una mano sul petto e sussurrando.
"Cosa ti ha spaventato, amore?" si udí una voce da lontano, era quella di Jeno, che spuntava con la testa dalla porta d'entrata di casa loro.
"O-oh, n-nulla!" gli sorrise. Quando Jaemin poggió la mano sul cancello per aprirlo, sentí chiaramente il cucciolo che piangeva, cosí Jaemin entró e si giró a guardarlo. "Cucciolo... cosa posso fare?? Non posso portarti a casa.. ma non posso neanche abbandonarti! Facciamo cosí-" Si guardó indietro, vedendo che il suo ragazzo era tornato dentro, e fece velocemente entrare il cagnolino nel giardino.
"Seguimi!" Sussurró andando nel loro magazzino e chiudendosi poi dentro con il cucciolo. Decise che per il momento l'avrebbe nascosto lì. Entró dalla porta principale, facendosi accogliere da Jeno che lo abbracció per i fianchi e gli lasció un veloce bacio sulle labbra.
"Com'è andata la giornata?" chiese con tono dolce Jeno.
"Bene, anche se è stata lunga, non vedevo l'ora di tornare a casa e stare con te" fece un piccolo broncio, al che il maggiore rispose sorridendo e baciandolo di nuovo.
"Ma con chi stavi parlando prima?" chiese Jeno allontanandosi per andare sul divano aspettandolo.
"Ah nessuno, era solo la nostra vicina di casa..." Solo che Jaemin lo disse in modo strano, si vedeva che stava mentendo, ma Jeno non ci diede troppo peso e lo accolse ancora una volta tra le sue braccia facendo stendere entrambi sul divano.
Era ormai ora di cena, ma nessuno dei due aveva voglia di alzarsi per fare da mangiare, quando d'un tratto si sentí baccano dal muro opposto al loro, quello che divideva la stanza dal magazzino.
"Hai sentito anche tu?!" Si alzó di scatto preoccupato Jeno.
"N-non so di cosa tu stia parlando" sorrise in modo nervoso Jaemin.
"F-forse è stata Yoomi" provó a giustificarsi usando il loro gatto.
"Si, puó essere ma... non ha mai fatto tutto questo baccano" appena finí la frase si udirono altri rumori, un gatto che soffiava e un cane che piangeva. Jeno si giró verso il suo ragazzo guardandolo storto.
"Jaemin, se hai qualcosa da dire, fallo prima che scopra qualcosa da solo" disse con tono serio.
"P-potrei o potrei n-non aver o-ospitato un piccolo cagnolino..." balbettó Jaemin giocando con il bordo della sua maglia quando venne interrotto da Jeno che si alzó e corse verso il magazzino aprendolo, ritrovandosi davanti un disastro, Yoomi che chiudeva in un angolo un cucciolo di cane. Jeno corse subito verso i due animali e prese in braccio il gatto allontanandolo mentre si guardava attorno per realizzare che disastro era avvenuto, la stanza era sotto sopra. "JAEMIN!!" Urló. Il ragazzo lo raggiunse subito impanicato, correndo a prendere a sua volta il cagnolino tra le braccia e tranquillizzandolo.
"Jaemin" ripetè con tono più calmo e fermo Jeno.
"S-si tesoro...?" alzó la testa dal cucciolo cercando di sembrare il più innocente possibile.
"Perchè c'è un cane nel nostro garage?" parló a denti stretti.
"S-stavo tornando dall'università, sai.. e-e lui è spuntato e ha i-iniziato a segurmi, quando sono arrivato a casa ha iniziato a-a piangere e io non sono riuscito a lasciarlo i-in strada cosí ho pensato di portarlo qui e tenerlo, g-giusto il tempo di trovargli una casa..." Jaemin era nervoso, il pensiero del suo ragazzo arrabbiato lo stava quasi per far piangere. Nel mentre, Jeno aveva posato Yoomi a terra, e lei si era semplicemente rannicchiata in un angolo della stanza iniziando a pulirsi.
"Avresti dovuto parlamene Jaemin... abbiamo Yoomi in casa, potevi almeno avvisarmi!" pian piano che parlava il suo tono si faceva sempre più alto, facendo scappare alcune lacrime a Jaemin per la paura e alcuni latrati al cucciolo.
"Amore.. n-non potevo lasciarlo in strada... lo sai che ho un debole per i cuccioli.. e poi lui è piccolo, e indifeso, guardalo..." tenne in mano il cucciolo sporgendolo verso il maggiore mentre tirava su con il naso.
"E-e va bene... smettila di piangere, su, vieni qui" Jeno si avvicinó a Jaemin abbracciando lui e il cane cercando di far calmare il minore, non volendolo far più piangere.
"Fa niente nana, non importa, è ok, non hai fatto nulla di male..." continuava a ripetere accarezzandogli la schiena mentre Jaemin pian piano smetteva di piangere. Nel mentre il cagnolino era stato posato a terra. Jeno ad un certo punto si staccó dall'abbraccio solo per posare le mani sulle spalle di Jaemin e guardarlo negli occhi.
"Hai fatto una bellissima azione nana, lui è carino e tutto, ma lo sai che non possiamo tenerlo, vero? Abbiamo giá Yoomi e come puoi vedere non vanno d'accordo..." cercó di dirgli nel modo più tranquillo e rassicurante possibile.
"S-sarebbe bello poterlo tenere, m-ma hai ragione... domani lo porteró al canile" tiró su con il naso un'ultima volta e si asciugó gli occhi con la manica della felpa.
"È la scelta giusta nana" gli sorrise e gli lasció un bacio sulla fronte.
"Solo per questa notte... vorresti dargli un nome?" cercó di dire in modo carino sorridendogli. "Mh" annuí sorridendo "Rocky". Il maggiore rise leggermente alla scena e gli accarezzo i capelli.
"Scusa" borbottó Jaemin.
"Fa niente tesoro, è ok" gli sorrise ancor più della prima volta.
"Ti amo" sussuró un pó più leggermente Jaemin.
"Anche io scemo" rispose Jeno che si stava girando per tornare in casa tenendo la mano del minore. Quando entrambi, sorridendo, stavano entrando mano nella mano, non notarono più i due animali e al loro posto, un silenzio tombale. Jeno si giró silenziosamente verso Jaemin e i due si guardarono quasi spaventati. Correndo rientrarono in casa per cercarli, Jaemin nelle camere e Jeno in cucina.
Ad un certo punto Jeno chiamó Jaemin. Quest'ultimo lo raggiunse quasi subito con il fiatone in salotto, davanti al divano, il maggiore gli cinse le spalle con un braccio sorridendo. Sul divano, ad occupare un posto intero, c'erano i due animali, il gatto rannicchiato su se stesso e il cane anche, che stava tra le zampe del gatto.
"Forse non c'è più bisogno di portarlo al canile" disse Jeno. I due si guardarono e si sorrisero dolcemente.
"Benvenuto in famiglia, Rocky".

Sweet Little Things | Nomin ITADove le storie prendono vita. Scoprilo ora