CAPITOLO 7

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Amy si svegliò di soprassalto con il pensiero di dover terminare il progetto. Aprì gli occhi di scatto e notò Josh sdraiato accanto a lei. Lo ammirò un attimo mentre dormiva sereno. Il suo volto perfetto era totalmente rilassato e i capelli erano leggermente scompigliati. Una strana voglia di accarezzarli la colse di sorpresa. Il suo sguardo poi andò ad indugiare sulle labbra leggermente schiuse. Voltò rapidamente il viso dall'altra parte come per scacciare i pensieri inopportuni che si stavano facendo strada nella sua mente. Una tenue luce filtrava dalle finestre. La ragazza si sollevò a sedere di scatto. «Cavolo! Il progetto!».

«Che succede?» mormorò Josh con la voce impastata dal sonno.

«è giorno! Non abbiamo terminato il progetto!».

Un leggero sorriso affiorò sulle labbra del ragazzo. «Sta tranquilla! Ho completato tutto io mentre dormivi. Piuttosto che ore sono?».

Amy controllò l'orario sull'orologio di Josh poggiato sul comodino. «Sono le 8,00».

«Allora temo che dovremo alzarci e prepararci» rispose cercando di trattenere uno sbadiglio.

La ragazza si recò allora nella propria camera per lavarsi e cambiarsi, dopo essersi accordata con il signor Harrison per incontrarsi nella hall dopo mezz'ora e raggiungere così insieme il signor Lacroix.

Stavolta Amy decise di mantenere il solito look, anche per poter fare più in fretta, e si recò rapidamente all'appuntamento. Josh la raggiunse alcuni minuti dopo. La ragazza lo osservò mentre avanzava con grazia ed eleganza verso di lei, con indosso un raffinato completo nero ed una cravatta rossa.

«Hai rifatto le trecce perché ne sentivo la mancanza?» chiese l'uomo con un sorrisetto divertito sulle labbra, afferrandole una treccia e tirandola delicatamente verso di sé.

«Si, certo! Proprio per questo. Lei è sempre così perspicace!».

«Lo so è un dono!»

La fanciulla si trattenne dal dargli uno schiaffo su quel viso che la guardava con un'espressione antipatica.

«Ormai ho convinto il signor Lacroix, oggi non ho bisogno di affascinarlo» commentò lei per chiarire che il suo look non aveva nulla a che vedere con le preferenze del suo accompagnatore.

«Vogliamo andare?» le chiese Josh porgendole il braccio destro.

La ragazza si rifiutò di attaccarsi al suo braccio e cominciò a camminare verso il giardino. L'uomo rise e scosse la testa, divertito dalla sua reazione.

Il signor Lacroix li attendeva seduto ad un tavolo. Non appena li vide fece loro un cenno e si alzò dalla sedia per salutarli. Diede a Josh una virile stretta di mano e come il giorno precedente salutò Amy con galanteria eseguendo un perfetto baciamano come un uomo d'altri tempi.

Dopo essersi accomodati, Josh porse i documenti a Lacroix che iniziò a leggerli con attenzione, poi li passò ad un suo legale che nel frattempo li aveva raggiunti. Senza accorgersene Amy trattenne il fiato per tutto il tempo, in preda all'ansia.

Notando la sua agitazione, quasi istintivamente Josh coprì la mano della ragazza con la sua per darle un po' di sostegno. O forse anche lui in quel momento ne aveva bisogno.

Dopo un'attenta lettura e dopo essersi scambiato un'occhiata indecifrabile con il legale, Jérôme rivolse un lieve sorriso di approvazione ad Amy. In quel momento la stretta della mano di Josh intorno alla sua si fece ancora più forte.

Il signor Lacroix e il signor Harrison cominciarono quindi a firmare i documenti dell'accordo. Amy si ritrovò persa nei suoi pensieri, annoiata dalla parte burocratica dell'incontro, finchè non si accorse che i due uomini cercavano di attirare la sua attenzione.

La grotta segretaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora