Capitolo 13

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Vengo svegliata da un dolce profumo così stendo i muscoli ed apro gli occhi, la maglietta di Kara ancora stretta in una mano.

Mi alzo e scendo al piano di sotto dove trovo solo Lexa, Sam e Clarke.

-Gli altri?- chiedo stropicciandomi l'occhio destro.

-Sono già andati e hanno detto di lasciarti riposare visto che tanto si sveglierà nel pomeriggio- dice Lexa, guardo l'orologio e noto essere già le undici e un quarto.

-Mangiamo e andiamo?- chiedo e le altre annuiscono.

-Alex ci ha detto anche che hai preso una decisione per quanto riguarda il tuo rapporto con Kara- dice Sam alzando un sopracciglio e nascondendo il suo sorriso dietro alla tazza.

-Si, se non mi odierà glielo comunicherò- dico e loro sorridono annuendo.

Finita la colazione andiamo in ospedale e troviamo gli altri in sala d'attesa.

Passiamo il resto del tempo tra le chiacchiere, anche durante il pranzo, finché non vengono a dirci che Kara si è svegliata e per ora è tutto a posto.

Le hanno controllato le ossa e si sono già ricomposte, il tessuto dei polmoni è completamente riformato, la cicatrice che sarebbe dovuta rimanere della chirurgia è sparita probabilmente per il suo metabolismo ed ora era a fare la seduta con la psicologa.

-E sono solo le tre! Se tutto va bene riusciremo a tornare a casa per le sei- dice Alex.

-Perché non prima?- chiede Sam alzando un sopracciglio, erano sedute sul divano... o meglio, Alex era seduta mentre Sam era sdraiata con la testa poggiata sulle gambe di Alex.

-Dovranno farle sicuramente un sacco di raccomandazioni più altri controlli prima di dimetterla- spiega continuando a giocare coi capelli della mia amica.

Dopo un'ora e mezza Gayle e Leslie ci dicono che possiamo andare a farle visita ma non tutti assieme.

-Vuoi andare tu per prima?- chiede Alex ma io nego col capo.

-Andate prima voi, io vado a prendere una boccata d'aria- dico afferrando la mia giacca per poi uscire.

Aveva ripreso a nevicare a quanto pare, alzo il viso e lascio che alcuni fiocchi di neve cadano sul mio viso.

Le temperature si erano leggermente abbassate.

-é da mezz'ora che sei qui fuori, dopo dovresti andare tu, dentro ci sono Eliza e Jeremiah. Non fa altro che chiedere a tutti noi se tu stai bene Lena- dice Lexa avvicinandosi a me.

-Ho solo paura- rispondo dopo aver sospirato.

-Allora vincila e va da lei. Hanno detto che gli ematomi potrebbero passarle anche il 30 visto come sta migliorando. Non ha subito traumi e alle sei la dimettono, nel frattempo possiamo restare tutti con lei... ma lei sta aspettando te- risponde mettendosi davanti a me.

-Andiamo da lei- dice porgendomi la mano.

La afferro titubante e lei mi trascina di nuovo dentro l'ospedale per poi lasciarmi davanti alla sua camera.

Sento la mia lupa agitarsi e in poco tempo senza rendermene conto ho afferrato la maniglia e sto entrando nella stanza.

Una volta dentro riesco a vedere il suo sorriso senza la maschera ad intralciare la vista, ha ripreso colore anche se è sdraiata.

-Lena- sussurra ed io mi avvicino a lei.

-Kara- rispondo e una volta vicina lei si alza a sedere per abbracciarmi.

-Ho avuto paura che quella macchina potesse ferirti- sussurro ed io singhiozzo, non mi ero accorta di star piangendo.

-Ed io ho avuto paura di perderti, grazie per avermi salvato la vita- dico guardandola negli occhi e poi lo sento, al contrario delle parole che lei sta dicendo.

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