"Papà, non così!" Guardo Edin che sospira fissandomi con le braccia appoggiate sui fianchi ed accigliato, come sua madre ogni volta che qualcosa non andava secondo i suoi piani "Ah no? E come si fa?" - "Devi colorare dentro! Guarda me!" Gli sorrido e gli accarezzo i capelli, mentre lui inizia a colorare "Tra un paio di giorni io devo tornare al lavoro, ti andrebbe di venire con la mamma a trovarmi?" Appoggia il pennarello sul tavolo e mi guarda "E dove vai?" - "A Torino" si alza in piedi sulla sedia e si avvicina a me per sedersi sulle mie gambe "E dove è?" - "In Italia" aggrotta la fronte e pensieroso mi guarda stranito "Ma parlano strano?" Inizio a ridere e lui si imbroncia "Ok, non rido più! Se vuoi ti insegno qualche parola" ci pensa su un attimo ma poi cambia repentinamente espressione e mi guarda triste "Ma poi torni? Vieni a trovarmi? Non mi lasci da solo ancora?" - "Appena posso, io torno e se vuoi con la mamma venite ogni settimana, che dici?" Continua a guardarmi con gli occhi un po' tristi "E stai con me? Giochiamo?" - "Tutto quello che vuoi, per tutto il tempo che vuoi" Annuisce e sorridendo poi si gira verso il tavolo e ricomincia a colorare "Allora va bene, ma anche maman" sorrido e gli lascio un bacio tra i capelli mentre lo guardo continuare a colorare il suo disegno "Si, venite a Torino, state lì e giochiamo tutti e tre assieme"
—
DanielleCome va?
Tutto bene, non preoccuparti
Sicuro?
Dani, davvero, ora stiamo guardando Toy Story e fino a prima abbiamo giocato a calcio e disegnato
Ok, se succede qualcosa chiamami
Tranquilla
—"Ora cosa vuoi fare?" Spengo la televisione appena iniziano i titoli di coda, ma non ottenendo alcuna risposta guardo Edin, che però ha preso sonno avvinghiato al mio braccio, con la testa sulla mia spalla così lo prendo in braccio e lo porto in camera mia per farlo stare più comodo, disteso al centro del letto.
—
EminaMi ha chiamato papà
Davvero? 😍
Si, e boh è strano, no?
La prima volta è sempre così. Quando Enis mi ha chiamata mamma la prima volta, penso di essermi bloccata a fissarlo con gli occhi lucidi
Mi ha chiamato in quel modo per sgridarmi 😅
Cos'hai combinato? 😂
Potrei aver colorato fuori dai bordi 😂🙈
—Quando suona il campanello, prima guardo Edin, con le braghe sporche di erba e poi guardo l'orologio "Maman?" Annuisco e vado verso la porta seguito da Edin che appena aperta la porta mi sfugge fuori e finisce tra le braccia di Danielle "Ciao amore mio" li guardo mentre Edin l'abbraccia sorridendo e lei continua a baciargli il viso. "Com'è andata? Divertito?" - "Papà non sa colorare" Dani ride e poi mi fissa "Papà?" Annuisco guardando i due "Entrate?" Edin scende e corre dentro "Mi sa che devo" chiudo la porta dietro di noi e vedo Edin tornare verso di noi con dei fogli in mano "Guarda!" Lei si abbassa alla sua altezza e guarda il disegno attentamente "E qui?" Indica la parte che Edin mi aveva assegnato da colorare, e mi indica con l'indice "Colpa mia" - "Non sei mai stato bravo" alzo le spalle e le sorrido "Come mai sei tutto sporco?" - "Maman! Abbiamo giocato a calcio!" - "Dovevamo farci una doccia prima del tuo arrivo, solo che abbiamo perso la cognizione del tempo" mi passo una mano tra i capelli e le sorrido "Non importa, ora andiamo a casa e lo butto in doccia" si alza dal pavimento e recupera le cose di Edin sparse nel salotto "No, maman! Stiamo qui!" - "Preparo qualcosa per cena, mentre gli fai un bagno?" Tento di andare incontro ai desideri di Edin, senza impormi su Danielle che è ferma titubante in mezzo alla sala "Io.." Edin mi si avvicina e mi tira la maglia per farsi prendere in braccio e lo accontento, appoggia la testa sulla spalla continuando a guardare sua madre stringendomi la maglia "Ok, mi arrendo, restiamo qui a cena!" Edin esulta lasciandomi un bacio sulla guancia per poi protendersi verso Dani che ci si avvicina, lasciando cadere a terra la sua borsa, così il piccolo le lascia un bacio sulla guancia anche a lei e automaticamente i nostri sguardi si intrecciano.
"Edin, dobbiamo andare" - "No, no" continua a stringermi il collo con le braccia e le sue gambe sono ferme sui miei fianchi "Edin, devi andare a letto, dobbiamo andare a casa" - "No, stiamo qui. Con papà" guardo Dani che continua ad avere gli occhi puntati sulla schiena di nostro figlio "Edin, ci vediamo domani, ok?" - "Non mi vuoi?" Alza un po' la testa dalla mia spalla e mi fissa con gli occhi velati di lacrime "Ehi, no, piccolo. Ma cosa dici? -gli passo la mano sulla schiena per cercare di rassicurarlo un po'- Ora vai a casa con la mamma e domani mattina ci vediamo e stiamo assieme, se anche alla mamma va bene" sposto gli occhi su quelli chiari di Danielle che annuisce in risposta "E non vai via?" Gli bacio una tempia "Non subito, non ora. E quando andrò via ci continueremo a vedere. Ok? Verrò qui io, e verrete in Italia anche tu e la mamma" mi stringe ancora in un abbraccio, appoggiando la testa sulla mia spalla e nascondendo il viso contro il mio collo "Io però non voglio" lo sento sbuffare e guardo Danielle in cerca di aiuto, ma è ferma immobile davanti a me che ci guarda "Edin vuoi rimanere qui a dormire? Con papà?" Alza un po' la testa e la appoggia sulla mia, guancia a guancia, guardando la madre "Si, ma anche tu maman" allunga un braccio verso di lei che gli afferra la mano e gliela bacia "Non posso amore, devo andare a casa e sistemare un po' di cose" - "Anche tu, maman, dai, anche tu" sospiro e la guardo "Se ti sta bene, vengo io da voi, dormo sul divano" - "Si, papà si, ma con me" Edin sorride e anche a Dani gliene sfugge uno "Allora andiamo"
—
I commenti sono sempre ben accetti 😊
STAI LEGGENDO
Guardami negli occhi, e pensa solo a noi • Miralem Pjanic
FanfictionNon è mai stata rose e fiori tra Miralem e Danielle. Lo sa bene lui che, quando ha iniziato a giocare come calciatore professionista ha lasciato Lussemburgo e anche la sua ragazza senza una spiegazione e lo sa anche Danielle che ogni mattina, da qua...