1 capitolo.

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Erano precisamente le ore 8:27 del mattino. Correvo -disperatamente- per i corridoi vuoti della Holy Child School, con la speranza di arrivare il più presto possibile davanti la porta della mia classe prima che potesse farsi e mezza.

L'unica cosa che odiavo della mia scuola, era che per salire alla mia classe avrei dovuto farmi due piani di scale; il fiato stava iniziando a mancare e più correvo, più il mio respiro diventava affannoso. -Non credo sia il massimo farsi una corsa del genere per un quarto d'ora dal quartiere di casa fino a scuola-.

Appena finii gli ultimi scalini, mi chinai con il busto verso le ginocchia, sentendo la gola seccarmi e le gambe iniziare a pesarmi. Presi un lungo respiro, prima di guardare nuovamente l'ora che tenevo al polso e molto probabilmente non ero neanche sicura che mi avrebbero permesso di entrare. Mancava esattamente un minuto prima di farsi e mezza, per cui presi l'ultimo sforzo di riniziare a correre lungo il corridoio sorpassando il mio armadietto.

Successivamente poco dopo, in quel breve istante, finalmente raggiunsi la mia classe bussando in modo cauto alla porta. Sentii un "avanti" pronunciato dalla professoressa di filosofia, e a quel punto aprii la porta facendo intravedere la mia figura davanti a tutta la classe. Come supponevo, stavano facendo il compito ma non ci misi niente ad attirare l'attenzione di tutti.

"Signorina Howard, si rende conto del ritardo che ha appena fatto?" disse la prof; spostando gli occhiali più giù alla punta del naso facendo ricadere lo sguardo su di me, da capo a piede.

Il silenzio iniziò a regnare per tutta l'aula, e facendo un passo avanti i miei occhi si incrociarono con quelli di Amber -la mia migliore amica dai primi tempi del liceo- intenta a mordicchiare il tappo della penna nera che teneva tra le dita. Successivamente appena spostai lo sguardo al banco dietro, mi venne spontaneo di incurvare l'angolo delle labbra.

Cody Dwayne - il nuovo compagno di classe, ci eravamo conosciuti quella ultima volta che non riuscii ad aprire il mio armadietto poichè era bloccato. All'improvviso sentii un pugno forte alla composizione dell'armadietto che fece, automaticamente esso sbloccarsi. Fu lì che conobbi il ragazzo più dolce al mondo dagli occhi color verde smeraldo e le punte dei capelli mori alzati all'indietro. Era bellissimo. - ricambiò dolcemente il sorriso, alzando il palmo della mano in cenno di saluto.

I secondi stavano passando a guardarlo, decisi immediatamente di distogliere lo sguardo attaccando bottone. "Mi scusi professoressa Torres, la sveglia aveva suonato più tardi del previsto." -La verità? mi ero dimenticata di impostare l'ora e se non fosse stato per la chiamata di Amber, probabilmente non mi sarei svegliata-.

Sentii la prof mugolare qualcosa, quasi impercettibilmente, guardando l'ora che teneva al polso. "Sono e mezza, non posso farti entrare senza il permesso della preside." Dichiarò, facendomi roteare gli occhi ormai rassegnata. -dannazione- "Si sbrighi, ha un compito da iniziare." Mi morsi l'interno guancia e girandomi ormai di spalle mormorai un "Subito." uscendo dalla classe a passo svelto.

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Appena entrai nel corridoio della presidenza feci scivolare le spalline dello zaino giù dalle mie spalle, posizionando esso all'angolo del muro. Posai entrambi i palmi delle mani all'interno delle tasche, ristringendomi le spalle alla felpa che indossavo. Socchiusi gli occhi, notanto la porta della presidenza socchiusa. Analizzai meglio verso l'interno senza però intravedere nulla; mi avvicinai ancor di più in modo cauto sentendo la preside dare determinate direzioni per quanto riguardavano le regole d'istituto.

La sua voce era alta, e a quanto pare era arrivata a toccare l'argomento "espulsione" facendomi corrugare la fronte. - Chi era che rischiava di essere espulso? - Cercai di sbirciare verso quel piccolo spazio, notando solo due ragazzi girati di spalle posizionati davanti alla scrivania. Sobalzai appena sentii qualcuno da lontano urlare un "Hey tu, che ci fai qui?!" voltai di scatto il volto, allontanandomi dalla porta della presidenza. - Fanculo, ci mancava il bidello. - "Sto aspettando il permesso della preside per entrare. Ho avuto un piccolo imprevisto." risposi al suo stesso tono, velocemente, allontanandomi ancor di più dalla porta. -Come ripararsi il culo?- Deglutii sperando non mi facesse ulteriori domande.

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