I am sorry this is always how it goes

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-Lena?- vengo risvegliata dai miei pensieri.

-Si? Scusami Kara, ero distratta- rispondo cercando di simulare un sorriso.

Erano passati quattro mesi da quando avevo scoperto la tua vera identità, quattro mesi dove tu non mi hai detto niente su questa.

No, non solo quattro mesi... da quando ci siamo conosciute e da quando hai detto di fidarti di me che non mi hai mai detto niente.

Anni che ho passato pensando di conoscerti per poi scoprire che non ti conosco affatto.

Quattro mesi da quando ho ucciso Lex, quattro mesi da quando lui mi ha rivelato la tua vera identità, quattro mesi da quando cerco di farti capire che lo so e che di me puoi fidarti ma non accade niente.

Forse dopotutto anche tu la pensi come gli altri... sono una Luthor, perché dovresti fidarti di me?!

-Sicura che vada tutto bene? é da qualche settimana che sembri... stanca? é il nostro primo pranzo assieme da quando... è successo tutto- prova lei ed io scuoto la testa.

-Il lavoro, sto cercando di concludere un contratto molto importante con una compagnia e mi sta prosciugando le energie- rispondo sospirando cercando di trattenere la frustrazione e la rabbia che provo nei suoi confronti in questo periodo.

Pensavo che ormai si fidasse di me ma a quanto pare non ero abbastanza.

Prendo un respiro profondo cercando di calmarmi, lei poteva del resto sentire il mio battito cardiaco e intuire subito se qualcosa mi turbava.

-Sicura sia solo questo?- continua ed io stringo le mani in pugni sotto al tavolo e sorrido.

-Certo tranquilla, solo questo- rispondo per poi nascondere la mia rabbia il più a fondo possibile.

Un mese dopo...

-Alex, non riesco più a vederlo- dico cominciando a guardarmi attorno.

Era da una settimana che strani robot giravano e cercavano di attaccarmi, nessuno si capacitava del motivo.

Avevamo chiesto al presidente ma lui aveva detto di non saperne niente e se avessimo avuto bisogno di aiuto avrebbe mandato una squadra.

Avevamo provato ad indagare ma nessuno aveva una ragione valida per mettersi contro Supergirl.

Ieri sono riuscita a distruggerne uno ma non siamo riusciti a risalire al proprietario per il semplice fatto che sui pezzi non c'era nemmeno un marchio di fabbrica o simile, nessun indizio.

-Sotto di te, spostati!- dice Alex al mio auricolare, mi sposto per vedere il robot sfrecciare verso l'alto e fermarsi.

-Non riusciamo a rintracciare il segnale di chi lo sta comandando!- urla frustrata mia sorella all'auricolare.

-Potremmo provare a chiedere l'aiuto di Lena- dico contrastando il robot che mi aveva caricata e ora cercava di farmi impattare col suolo.

Mi sposto all'ultimo e quello che si schianta frantumandosi.

-Sicura sia pronta a tornare? Dopo che ha ucciso suo fratello?- chiede lei ed io sospiro.

-Sono preoccupata per lei, non lo nego, ma abbiamo bisogno del suo aiuto- rispondo sentendo sospirare mia sorella dall'altra parte.

-Okay, allora va da lei e vedi se è libera, parlare e chiedile se domani può venire al DEO per aiutarci- dice ed io volo subito verso la L-Corp.

La trovo seduta alla sua scrivania mentre lavora, atterro sul suo balcone e busso piano.

I am sorry this is always how it goesDove le storie prendono vita. Scoprilo ora